Parte Seconda - Capitolo Primo

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Parte seconda

Capitolo primo

Something in your eyes makes me wanna lose myself,

makes me wanna lose myself in your arms.

There's something in your voice makes my heart beat fast,

hope this feeling lasts the rest of my life.

§ Chantal Kreviazuk – Feels like home

Barcellona, Spagna

Maggio 2013

Michelle le aveva anticipato che il Gran Premio di Spagna sarebbe stato una bolgia infernale, ma Alba non le aveva creduto fino a quando non era scese dall'aereo, trovando una vera e propria folla ad accogliere la squadra all'aeroporto. La gara di Barcellona era una delle corse storiche del campionato, molto sentita dai tifosi spagnoli, soprattutto dai sostenitori di Fernando. Alba sapeva che non sarebbe stato facile gestire gli interventi né gli animi: Nando aveva iniziato la stagione a tutto gas, ottenendo risultati importanti e restituendo per l'ennesima volta alla Ferrari l'illusione di poter mettere le mani sul titolo costruttori. Le aspettative di tutti erano alle stelle, perciò sarebbe stato fondamentale riuscire a gestire in maniera efficace la comunicazione – impresa non semplice, considerando anche il suo coinvolgimento personale con il pilota.

«Benvenuta a casa mia» le sussurrò mentre dividevano un taxi verso l'albergo. «Non ho voluto dirtelo prima per non spaventarti, ma questo fine settimana conoscerai la mia famiglia.» Sorrise divertito nel vedere l'espressione di puro terrore comparsa sul suo volto. «Non mi dirai che riesci ad affrontare decine di giornalisti assatanati ma che ti fanno paura i miei genitori, vero?»

«Diciamo che mi sento messa leggermente sotto pressione» replicò la ragazza, tornando a guardare fuori dal finestrino. «I tuoi sanno qualcosa?»

«Mia sorella sì. Praticamente è stata lei a convincermi a venire da te dopo il disastro che ho combinato in Malesia. Mamma e papà invece non sanno ancora niente. Non siamo obbligati a dire nulla, se non vuoi. Dovrò solo avvisare Lorena di tenere la bocca chiusa» aggiunse con aria pensierosa. «Sempre che non si sia già lasciata scappare qualcosa, mia madre quando ci si mette è più testarda del tenente Colombo.»

«Quanto tempo ho per decidere?»

«Un paio di giorni. Arriveranno venerdì, in tempo per le prove libere. Mi prometti che ci penserai?»

«Prometto che ci penserò.»

«L'hai detto anche quando ti ho invitata a raggiungermi a Montecarlo, però non ti ho mai vista gironzolare per il mio salotto» la prese in giro.

*

Una volta giunti in albergo non ebbero molto tempo per sistemarsi e riprendere fiato, dato il programma stringente e denso di appuntamenti: Fernando era atteso al circuito per uno shooting fotografico insieme agli altri piloti, mentre Alba avrebbe partecipato a un incontro conoscitivo con i giornalisti invitati all'evento. Approfittando di una solitaria corsa in ascensore, i due si scambiarono un bacio di buona fortuna, consapevoli che probabilmente fino a sera non avrebbero più avuto occasioni di stare insieme.

«Spero che tu abbia preso dei calmanti, perché sarà una settimana da infarto» la salutò Michelle, accogliendola nella hall. «Non so che ci fa qui, ma ho visto anche Jerome» aggiunse con una smorfia disgustata.

«Chi è Jerome?»

«Jerome è una viscida serpe, un lurido figlio di... Jerome, che immenso piacere vederti! Che ci fai qui?»

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