Parte Prima - Capitolo Decimo

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Parte prima

Capitolo decimo

Non è così che passa in fretta

questa dolce malattia,

mi butterei da quella stella

spenta di malinconia.

§ Gianna Nannini – Notti senza cuore

Melbourne, Australia

Marzo 2013

Michelle trascorse il resto del fine settimana osservando con estrema attenzione il comportamento di Alba e Fernando. La sorprese il modo in cui entrambi riuscivano a mantenere un perfetto distacco nonostante l'enorme portata di quanto accaduto tra di loro – riuscivano a starsene l'uno accanto all'altra in maniera estremamente professionale, senza dare adito ad alcun dubbio circa la natura del loro legame. Dopo la confessione di Fernando aveva avuto l'istinto di parlare anche con Alba, più che altro per accertarsi della sua condizione psicologica, ma alla fine aveva deciso di rinunciare, sicura che se ce ne fosse stato bisogno sarebbe stata la ragazza a cercarla. Era felice che il loro avvicinamento non avesse dato problemi – Fernando era stato praticamente perfetto in ogni intervista e confronto con la stampa –, tuttavia le era capitato più volte di cogliere una certa tristezza nei loro sguardi, come se il peso della grande questione li stesse mangiando vivi nel profondo.

Poi arrivò la domenica, il giorno del grande spettacolo. Alba e Michelle avrebbero seguito la corsa dall'interno del box, insieme agli ospiti della scuderia. Quando entrarono nel garage incontrarono subito Raffaella, la moglie di Felipe. Michelle si prodigò subito per fare le presentazioni. «Non penso che vi siate già incontrate. Lei è Raffaella, la moglie di Felipe. Raffaella, questa è Alba, la mia nuova collega.»

«Ho sentito parlare molto di te» sorrise la donna, tendendole la mano. «Felipe dice che sei subito riuscita a mettere in riga Fernando. Devi essere in gamba, non è facile averci a che fare.»

«Michelle mi ha insegnato un paio di trucchi» scherzò la ragazza, ricambiando la stretta. «La sua esperienza è preziosa, è un bene che ami condividerla.»

«Per essere bravi insegnanti occorre avere buoni allievi. Credo di esprimere il pensiero di molti dicendo che spero ti fermerai anche l'anno prossimo.»

«Vedremo» minimizzò Alba. «Purtroppo la scelta non dipende da me.»

Michelle le passò un braccio intorno alle spalle, dandole una stretta di incoraggiamento. «Per quanto mi riguarda, metterò tutte le buone parole possibili. Ma dov'è Felipe Jr?» aggiunse, guardandosi attorno in cerca del figlio di Raffaella. «Non dirmi che l'hai lasciato a casa.»

«Un viaggio troppo lungo, ha solo quattro anni. È rimasto a casa con i nonni, guarderà la corsa in tv mentre lo rimpinzano di patatine e cioccolato. Sicuramente starà bene.»

«A chi lo dici, farei volentieri a cambio» sospirò Michelle, alzando gli occhi al cielo fantasticando di ritrovarsi sommersa di dolciumi. «Manca pochissimo allo schieramento in griglia» aggiunse guardando l'ora. «Vado a prendere delle cuffie, tra poco qui dentro sarà un casino. Nessuna di noi è abbastanza vecchia per diventare già sorda.»

«Io andrò a cercare un bagno» replicò Alba. «Non voglio perdermi nemmeno un secondo di gara. Torno subito» aggiunse, dirigendosi verso uno dei corridoi di servizio. Una volta chiusasi la porta alle spalle, i rumori del paddock sembrarono attenuarsi fin quasi a sparire, lasciandola nel silenzio. Cominciò a camminare lungo il corridoio, diretta verso la toilette che aveva adocchiato poco prima, quando a un tratto all'altro capo del tunnel comparve una figura. Riconobbe la camminata di Fernando e si fermò, osservandolo mentre continuava ad avanzare verso di lei. Non era la prima volta che lo vedeva con addosso la tuta da gara, ma in quel momento pensò che fosse terribilmente affascinante. Il rosso gli donava, non c'era che dire. Quando fu a un paio di metri di lei si accorse della sua presenza, sollevando la testa e rallentando il passo. Percorse l'ultima distanza in un tempo insolitamente lungo, forse pensando a che cosa le avrebbe detto quando si fossero trovati faccia a faccia. «Non so cosa si dice in questi casi» gli sussurrò nel momento in cui si fermò di fronte a lei. «Michelle non mi ha preparata su questa parte.»

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