Parte Prima - Capitolo Quinto

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Parte prima

Capitolo quinto

Precipitare ti insegna a volare

domani

§ Pooh

Maranello, Italia

Gennaio 2013

Alba aprì gli occhi a fatica, stiracchiando a fatica i muscoli. Si guardò attorno, riconoscendo il salotto di Michelle. Alzò la testa dal cuscino, trovando l'amica già seduta a tavola intenta a fare colazione. «Buongiorno» biascicò, passandosi una mano sul volto. «Dimmi che non mi sono ubriacata, ti prego.»

«Potrei farlo, ma sarebbe una bugia» rispose l'altra con un sorriso prima di addentare un biscotto. «Hai dormito bene?»

«Penso più che altro di essere svenuta.» Si mise lentamente a sedere, notando che indossava i vestiti della sera prima. «L'ultima cosa che ricordo è che stavamo ballando insieme, poi... più niente. Come diavolo hai fatto a portarmi a casa?»

«Mi ha aiutata un amico» rispose Michelle con un'alzata di spalle, sperando di evitare altre domande. Notando lo sguardo dubbioso di Alba, però, seppe di doverle qualche dettaglio in più. «Mi ha aiutata Fernando. Ti ha portata fuori in braccio, poi ci ha seguite in macchina e ti ha portata qui in casa.»

«Ah» commentò la ragazza, stropicciandosi gli occhi. «Suppongo che lo dovrò ringraziare, quindi.» Si scostò di dosso la coperta e si alzò, premendosi una mano sulla fronte per scacciare la fastidiosa sensazione che le attanagliava le tempie. Si avvicinò al tavolo della cucina, sorridendo alla vista della scatola di analgesici. «Pensi sempre a tutto, eh?»

«Conosco i rischi del mestiere. Vuoi mangiare qualcosa? Un po' di tè?» le domandò, indicando il bollitore.

«Un po' di tè mi farà bene, credo. Dicono che dopo una sbornia bisogna idratarsi molto.» Osservò l'altra donna alzarsi e versare l'acqua calda in una tazza, rendendosi conto una volta di più di aver trovato una vera amica. «Grazie per esserti presa cura di me» sussurrò, accettando la bevanda. «Mi vergogno del mio comportamento, di solito non faccio questo genere di cose. Credo di non essermi mai ubriacata a una festa. Com'è che Fernando ti ha aiutata a portarmi a casa?»

«In realtà stavo cercando Claudio, ma ho incontrato prima lui. Si è offerto volontario e non ho potuto rifiutare.» Michelle notò che Alba stava rimuginando su qualcosa, e pensando di indovinare il suo pensiero aggiunse: «Aveva lasciato perdere la bionda e stava girovagando per la sala, penso che ti stesse cercando.»

Alba non rispose subito, impegnata a togliersi un grumo di mascara dall'angolo dell'occhio. «Non stavo assolutamente pensando a Fernando e alle sue conquiste.»

«Però sei contenta di sapere che non ha combinato niente con un'altra.» Alba sospirò, grattando il bordo della tazza con l'unghia del pollice. Non aveva ricordi molto nitidi della serata precedente, tuttavia la sensazione provata nel vederlo ballare con un'altra le stava tornando alla memoria così nitidamente da portarla a pensare che non fossero passati che pochi minuti. Se non si fosse conosciuta più che bene, avrebbe pensato di essere gelosa. Ma come si può essere gelosi di qualcuno con cui non si ha nemmeno una relazione? «Penserai che non sono affari miei» continuò Michelle, notando bene il modo in cui lo sguardo dell'amica si era rabbuiato, «ma una cosa devo chiedertela: a te Fernando piace?»

Alba si passò distrattamente una mano tra i capelli, tentando di nascondere un sorriso. «Fernando è stato uno degli idoli della mia adolescenza» ammise. «Ovvio che come ogni ragazzina del mondo ho sognato di incontrarlo e che lui si innamorasse perdutamente di me. Ma la realtà è un po' diversa, e difficilmente i sogni che hai a quindici anni si avverano» aggiunse in tono più sommesso. «La verità è che a volte provo la sensazione che mi giri intorno solo per provare a portarmi a letto. Da un lato mi dico che è normale, che qualsiasi personaggio della sua fama lo farebbe, ma dall'altro lato voglio continuare a credere che sia diverso. Perché se credessi che è solo un donnaiolo come tanti altri, cadrebbe l'immagine che ho costruito di lui in questi anni.» Colse lo sguardo interessato di Michelle e decise di stemperare la tensione con una smorfia. «Dopo la conferenza stampa abbiamo passato qualche minuto insieme, e anche ieri sera lui... cielo, è così sexy!» esclamò. «Ieri sera mentre ballavamo ho pensato di cedergli. Ma è stato solo per un momento, quando mi sono resa conto che sarebbe stato un terribile errore mi sono allontanata. Devo essere fuori di testa, eh?»

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