Parte Seconda - Capitolo Quarto

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Parte seconda

Capitolo quarto

Non sei di nessun altro

e di nessuna io.

§ Tananai - Tango

Barcellona, Spagna

Maggio 2013

Nonostante le giornate precedenti fossero state piuttosto calde, al calar del sole l'aria su Barcellona era piuttosto fresca. Pochi minuti dopo essere usciti sulla terrazza e aver preso posto su un paio di poltroncine, Nico si accorse che Alba aveva cominciato a stringersi nelle spalle, avvertendo evidentemente qualche brivido di freddo. Senza pensarci due volte si sfilò la giacca, sporgendosi verso di lei per drappeggiargliela sulle spalle. «Non vorrai prenderti un malanno.»

«Meglio di no, sto finendo adesso di curarmi la bronchite» sorrise la ragazza, prendendo un lungo sorso del proprio drink. «Com'è tranquillo qui fuori» osservò, fissando lo sguardo sul panorama del mare illuminato dalle luci della città.

«Barcellona è una delle città più belle che abbia mai visto, e ne ho viste tante» commentò lui, senza staccare lo sguardo dalla ragazza. «Allora, vuoi parlarne?»

«Di cosa?»

«Del ragazzo che ti fa soffrire. Per essere una bellissima giovane donna che sta vivendo una grande storia d'amore, non mi sembri molto felice.»

Alba sospirò, sforzandosi di sorridere. «La nostra è una storia complicata» sussurrò. «Lavoriamo insieme, ma per adesso abbiamo deciso di non rendere pubblico il nostro rapporto. Ci frequentiamo solo da un paio di mesi, non vogliamo affrettare le cose. Stiamo ancora cercando di conoscerci. Sono in pochi a sapere che stiamo insieme, solo gli amici più intimi.»

«Ok, questo lo posso capire. In un ambiente come il nostro non è facile creare dei legami, c'è sempre il rischio di mandare tutto a rotoli.»

«In realtà sono io quella che morde il freno» specificò. «Se dipendesse da lui, probabilmente avremmo già fatto le pubblicazioni di matrimonio» scherzò. «Lui è molto più sicuro di me, più... deciso. È sicuro che la nostra sia una storia seria, che niente la possa scalfire. Evidentemente sa qualcosa che io ancora ignoro.»

«Forse è solo molto innamorato. Questo non stento a crederlo.»

Alba si accorse che non aveva ancora smesso di guardarla, e il pensiero di quei grandi occhi chiari fissi su di lei la agitò ancora di più. «Il mio passato mi insegna che non basta essere innamorati per avere un lieto fine. Ci vuole molto più di questo per costruire una relazione. Io sento che potremmo farcela, ma solo se andiamo per gradi. Non sono pronta a dare tutto in pasto al mondo, non ancora.»

«E questo a lui lo hai detto?»

«Sì, e incredibilmente lo rispetta.»

Nico si piegò in avanti, appoggiando i gomiti sulle ginocchia. «Allora non capisco il problema. Se siete innamorati e se lui rispetta la tua voglia di fare le cose con calma, perché i tuoi occhi sono pieni di lacrime?» Alba incrociò il suo sguardo per un istante e lo distolse immediatamente, vergognandosi di non essere in grado di nascondere i sentimenti che provava. «Scusa, non volevo essere così brutale. È solo che... è solo che io ti osservo, Alba. Io ti osservo un sacco» aggiunse con una risata. «Ormai sono due mesi che ti conosco, e so com'è il tuo viso quando sei felice. Stasera non lo sei.»

Alba sollevò lo sguardo in alto, cercando qualche stella nel cielo buio. «L'ho visto con un'altra ragazza, poco fa» ammise. «Non stava facendo niente, anzi, sembrava che stesse cercando in tutti i modi di tenerla a distanza. Però mi dà fastidio il pensiero che altre donne possano sentirsi autorizzate a girargli intorno e provarci.»

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