Parte Terza - Capitolo Primo

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Capitolo primo

Gone are the days of rainbow

and gone are the nights of swinging from the stars.

For the sea will swallow up the mountains

and the sky will throw thunderbolts and sparks

straight at you, but I'll come a-running,

straight to you, but I'll come a-running

one more time.

§ Nick Cave & The Bad Seeds – Straight to you

Melbourne, Australia

Marzo 2014

Appesa alla ringhiera del muretto, Michelle stava masticando piuttosto rumorosamente una rotella di liquirizia, seguendo le prove di Fernando sui piccoli monitor a disposizione degli ingegneri. «Puoi fare un po' più piano?» la ammonì Andrea Stella, voltandosi mentre sollevava una cuffia. «Fai così tanto casino che non riesco a sentire cosa mi sta dicendo Nando.»

«Scusa» rispose lei, allontanandosi la caramella dalla bocca. «Sono un po' nervosa, è la prima gara della stagione.»

«Siamo tutti nervosi... lui più di tutti» aggiunse l'uomo dopo essersi assicurato che il microfono fosse disattivato. «Non so che cazzo gli sia successo l'anno scorso, da metà campionato in poi è come se avesse spento un interruttore. Quest'anno non deve succedere» concluse, gettandole un'occhiata piuttosto eloquente, sapendo che Michelle era probabilmente l'unica persona al mondo in grado di tenere a freno il brutto carattere del pilota spagnolo.

«Io ci provo a tenerlo lontano dai guai, lo sai. Ormai riesco a fiutare le cazzate a un chilometro di distanza. Però è un uomo adulto, non posso tenerlo legato e imbavagliato in uno sgabuzzino e tirarlo fuori solo per le gare.»

«Potrebbe non essere una cattiva idea.» Andrea tornò a controllare le strumentazioni, rilevando che i tempi di Fernando erano di gran lunga i migliori registrati fino a quel momento. «Mi hanno detto che ieri sera hai di nuovo fatto irruzione in camera sua» aggiunse con un sorrisetto beffardo.

«Una delle solite sciacquette che sperano di fare il grande salto» tagliò corto Michelle, facendo un vago gesto con la mano. «Quest'anno la parte più difficile del lavoro sarà impedirgli di fare comunella con Kimi. Penso che insieme potrebbero far esplodere qualcosa.» Avvertendo un tocco sulla spalla si voltò per vedere di chi si trattasse, incontrando il viso sempre sorridente di Nico, che si era già spogliato della tuta per rimettersi in abiti civili. «Ehi, ciao!» lo salutò con un sorriso. «Sei venuto a rubare segreti aziendali?»

«No, veramente volevo solo rosicare un po'» rispose il ragazzo con un'alzata di spalle. Dopo il Gran Premio d'Italia della stagione precedente, quando Massa aveva annunciato di aver firmato con la Williams, Nico era stata una delle ipotesi più accreditate per la sostituzione del brasiliano – peccato che poi la dirigenza avesse scelto di insistere per il ritorno di Raikkonen, che in rosso aveva vinto il titolo qualche anno prima. «Io ho già finito i miei giri, posso offrirti un caffè? Mi piacerebbe fare due chiacchiere con te, se hai qualche minuto.»

«Vai tranquilla» intervenne Andrea senza smettere di guardare i monitor. «Ho intenzione di tenere questo cabrón in pista almeno per un'altra mezz'ora.»

«Mi dispiace che ai piani alti abbiano preferito insistere per riavere Kimi» commentò Michelle, mescolando pigramente il proprio caffè. «Non mi sarebbe dispiaciuto vederti in rosso. Sei un bravo pilota, meriti qualcosa di meglio di un team satellite. Insomma, la Force India non è male, però...»

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