Parte Prima - Capitolo Secondo

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Parte prima

Capitolo secondo

Everybody's doing everything they can

Some will count on luck and some will make a plan.

If you want to get it, got to get it done,

Everybody's waiting for a day in the sun

§ Hilary Duff - A day in the sun

Maranello, Italia

Gennaio 2013

La prima settimana di lavoro era stata incredibilmente intensa, decisamente oltre qualunque aspettativa. Michelle era stata più che disponibile, aiutandola in qualunque situazione senza mai farle pesare l'inesperienza, e di questo Alba era felice – sapeva quanto potesse essere spietato il mondo del lavoro, perciò apprezzava ogni particolare come il migliore dei regali. Tuttavia sapeva che era ora di cominciare a camminare con le sue gambe, iniziando a dimostrare il proprio valore. Fu con questa convinzione che si alzò quel lunedì mattina, decisa a entrare in ufficio con le migliori intenzioni – soprattutto perché quel pomeriggio avrebbe incontrato per la prima volta i piloti. Durante l'intera settimana Michelle le aveva parlato molto di loro, ma sapeva che incontrarli faccia a faccia sarebbe stato ben diverso – soprattutto perché di entrambi era sempre stata una grande ammiratrice. Dai racconti di Michelle, Felipe era emerso come un ragazzo molto tranquillo, uno disposto a mettersi completamente a disposizione degli altri e molto propenso a collaborare – un tipo facile, insomma. Fernando era tutto un altro paio di maniche, invece. Secondo Michelle era il miglior genere di pilota con il quale lavorare, estremamente intelligente ma cocciuto come un mulo. È il genere di uomo che ti fa uscire dai gangheri, ma che soddisfazione quando riesci a vincere, era stato uno dei commenti della responsabile. La più grande paura di Alba era di non riuscire a tenergli testa, non tanto per il suo proverbiale carattere duro, quanto per l'incredibile cotta che provava per lui.

Aveva iniziato ad ammirarlo almeno dieci anni prima, quando si era affacciato in Formula Uno alla guida della Renault. Si era appassionata sin dall'inizio all'incredibile scalata del giovane spagnolo, che nonostante il non eccellente livello della propria vettura aveva iniziato da subito a realizzare buoni risultati. Ricordava di aver seguito ogni intervista con estrema attenzione, rendendosi da subito conto di quanto fosse tatticamente e tecnicamente intelligente, e pensandoci bene riusciva ancora a sentire la stessa emozione provata nel vederlo sollevare al cielo ogni trofeo vinto, fino alla conquista del titolo mondiale. Certo, da ragazzina a intrigarla non era stato solo il suo valore agonistico, quanto il fascino che sembrava emanare. Ricordava ancora chiaramente le prese in giro delle amiche, che non si capacitavano del fatto che le potesse piacere un ragazzo così bruttino: sapeva che i più affascinanti erano altri, come il virile Mark Webber, il nobile Jenson Button, il ribelle Nico Rosberg... non che lei non li trovasse attraenti, certo, ma fin dall'inizio era rimasta stregata da Fernando e dai suoi occhi scuri. E ora lo avrebbe conosciuto. Già da qualche anno aveva smesso di sospirare davanti alle sue foto, eppure l'idea di poterlo finalmente conoscere e lavorare a stretto contatto con lui la agitava come quando era una ragazzina. È così insensato, Alba. Datti un contegno, si ordinò mentre con Michelle si preparava all'incontro.

«Allora, sei pronta?» le domandò la collega mentre si sistemavano in sala riunioni, attendendo l'arrivo dei due piloti. «Qualunque cosa succeda, ricordati che sei tu ad avere il potere» aggiunse. «Felipe sarà molto gentile e disponibile, Fernando probabilmente cercherà subito di prendersi il comando e metterti sotto. Non lasciarglielo fare, devi essere tu a mettere sotto lui.» Alba visualizzò le parole di Michelle, rendendosi subito conto di quanto fosse poco professionale indulgere in simili pensieri appena prima di una riunione tanto importante. «Non intendevo in quel senso, naturalmente» precisò l'altra donna, quasi avesse colto i pensieri della ragazza. «Poi per carità, se la cosa ti fa piacere...»

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