Parte Terza - Capitolo Terzo

37 3 3
                                    

Capitolo terzo

All of these lines across my face tell you the story of who I am,

all of these stories of where I've been,

and how I got to where I am,

but these stories don't mean anything

when you've got no one to tell them to.

§ Brandi Carlile – The story

Interlagos, Brasile

Novembre 2018

Al termine della gara Fernando rientrò al box e attese che i meccanici spostassero la macchina al riparo del garage. Di solito era molto veloce nell'alzarsi per uscire dall'abitacolo, ma in quel momento si sentiva completamente svuotato, come se le energie lo avessero improvvisamente abbandonato. Diciassettesimo, pensò. Il pensiero di quel risultato, l'ennesimo pessimo risultato da quando era tornato in McLaren, pesava sul suo cuore come un macigno. Dieci anni prima, all'epoca della sua prima esperienza con il team di Woking, le performance erano ben diverse: a quel tempo il suo compagno di squadra era Hamilton, con il quale lottava costantemente per le prime posizioni. Erano trascorsi undici anni, e mentre Lewis continuava ad aggiungere premi e record al suo palmares, lui se ne stava seduto a festeggiare il semplice fatto di aver portato a termine una corsa. Sollevò la visiera del casco e incontrò lo sguardo di Andrea, che aveva fatto cenno ai meccanici di allontanarsi e si era accucciato accanto all'auto, pronto ad accogliere le sue rimostranze. «Mi dispiace, Nando» sussurrò in tono triste. «Mi dispiace di non averti saputo dare l'auto che meriti.»

Fernando si sfilò il casco, appoggiandolo sul cofano insieme ai guanti. Accennando un sorriso si passò una mano tra i capelli sudati. «Dal prossimo anno cambieranno tante cose. Se vuoi dare una mano a quelli che verranno dopo di me, sarà meglio che inizi ad ascoltarmi quando parlo.»

«Lo sai che io ti ho sempre ascoltato» rispose Andrea. «Purtroppo non sempre ho la libertà di fare quello che mi pare.» Allungò una mano per accarezzare la carrozzeria lucida, traendo un respiro profondo. «Hai già deciso quando lo dirai?»

«Oggi» rispose il pilota senza alcuna esitazione. «Inutile aspettare ancora, il cerotto va strappato via.»

«Allora esci di lì e vai a darti una sistemata. La conferenza stampa inizia tra mezz'ora. E se hai bisogno di me, sai dove trovarmi.»

*

Per tutta la durata della conferenza stampa Fernando si sentì nervoso, come in attesa di essere interrogato dal professore più temuto del liceo. Rispose alle domande dei giornalisti e ascoltò le dichiarazioni dei colleghi, attendendo la fine del raduno per dare l'annuncio. Quando comprese che i cronisti avevano terminato, chiese nuovamente la parola al moderatore. «Se poteste concedermi ancora un paio di minuti, avrei un annuncio da fare a tutti voi» iniziò, attirando senza sforzo l'attenzione dell'intera sala. «Come tutti sapete, il mio contratto con la McLaren è in scadenza al termine di questa stagione. Ho sentito molte voci in questi mesi a proposito del mio futuro, e penso che giunti a questo punto sia giusto farvi sapere quale sia la verità.» Prese fiato, notando che gli occhi di tutti i presenti erano fissi su di lui. «Tra due settimane, sul circuito di Yas Marina, correrò la mia ultima gara in Formula Uno. Questa è stata la mia ultima stagione come pilota.» Un mormorio incredulo percorse la sala. «Sono sceso in pista per la prima volta diciassette anni fa, e anche se amo questo sport con ogni fibra del mio essere, sono convinto che a un certo punto si debba avere il coraggio di dire basta. Non abbandonerò del tutto le corse, comunque: il prossimo anno resterò in McLaren come consulente e collaudatore, oltre a portare avanti alcuni altri progetti che ho sempre accantonato. Ringrazio tutti voi per il sostegno che mi avete dato in questi anni. Grazie, grazie davvero.»

Senza tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora