Rinascita

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Era una giornata pesante per Holden. La tensione accumulata durante la giornata sembrava esplodere una volta tornato a casa. La convocazione di Rudy lo aveva lasciato irritato e frustrato. Senza dire una parola a nessuno, si ritirò nella sua stanza, saltando il pranzo.

Uscito fuori nel giardino, il fumo della sigaretta si mescolava con il silenzio carico di tensione. Petit e Marisol tentarono di avvicinarsi, ma la furia di Holden era palpabile, impedendo ogni tentativo di comunicare.

"Che cosa è successo, Holden?" chiese
Petit, notando la sua agitazione.
Holden, senza girarsi, rispose con voce cupa: "Mi sono rotto il cazzo."

Petit rimase per un attimo senza parole, colto di sorpresa dalla franchezza di Holden. Era evidente che qualcosa lo tormentava profondamente, ma Holden non sembrava incline a parlare di ciò che lo tormentava.

Sarah, preoccupata per Holden, decise di avvicinarsi. Entrò con delicatezza nella sua stanza, trovandolo seduto sul letto,
visibilmente scosso.
"Jo.." lo chiamò dolcemente, avvicinandosi con cautela.

Holden alzò lo sguardo, gli occhi arrossati tradivano la sua angoscia. Non
disse nulla, ma il suo silenzio parlava.

Holden: "Perché mi guardi così? Che c'è?"

Sarah: "Cos'è successo con Rudy?"

Holden: "Non voglio parlarne."

Holden soffocava il suo pianto nel cuscino, cercando di nascondere la sua vulnerabilità.

Sarah: "Non devi nascondere questa parte, Jo. Capita a tutti questi momenti di vulnerabilità, non vuol dire essere deboli."

Sarah lo abbracciò, cercando di confortarlo mentre lui si lasciava andare alle lacrime.

Sarah: "Sai, sei più bello quando piangi."

Holden: "Sce."

Sarah: "Perché stai così?"

Holden: "Rudy ha detto che mi vede assente, poco partecipe alle attività, che interagisco poco e creo litigi. Inoltre, devo pulire di più e aiutare in casa, ma io già faccio tutto questo."

Sarah cercò di rassicurarlo: "La nostra situazione ha influito molto, e non voglio che accada tutto questo. Quindi, ti prego, fai tutto quello che devi fare e continua il tuo percorso al massimo."

Holden: "Non centri tu, sono io il problema. Non sto dando il massimo di me."

Sarah: "Devi farlo perché meriti di essere qui e meriti quella vittoria."

Holden rimase in silenzio, ma i suoi occhi mostravano un barlume di speranza nel poter superare le difficoltà insieme.

Sarah: "lo ci sarò sempre per te, Jo, nonostante tutto."

Lo riabbracciò e Holden si rilassò sul letto accanto a lei. Mentre si guardavano negli occhi, Holden la attirò di più verso di sé e la baciò di nuovo, questa volta con più intensità. Sarah non si staccò dal bacio.

Holden: "Non riesco proprio a starti lontano, piccolì."
Sarah: "Neanch'io."

Sarah: "Ora dirai ancora che voglio
Mida? Come devo fartelo capire che voglio solo te, scemo?"
Holden sorrise e lo ribaciò.
Holden: "Così."

Holden: "Quindi mi stai dando una seconda possibilità?"
Sarah: "Facciamo che questo bacio resta tra noi, poi vedremo."

Si ribaciarono, lasciandosi trasportare dal momento, con la speranza di un nuovo inizio. Sarah, dopo il bacio, guardò Holden con dolcezza.

"Sai, non ti ho mai visto piangere," disse con gentilezza. "Questo lato di te sensibile lo devi mostrare più spesso."

Holden restò per un istante in silenzio, riflettendo sulle parole di Sarah. "Non mi piace mostrarmi debole davanti a tutti," ammise finalmente.

"Non è una debolezza, Jo," ribatté Sarah con convinzione. "Solo tu puoi vedere questa parte di me e solo con te sono riuscito a mostrarla," disse attirandola di più a sé e ribaciandola.

Poco dopo, Sarah si alzò per andare a lezione. "Dai, resta un altro po' qui," disse Holden prendendola per un fianco.

"Devo andare, Jo," rispose lei con un sorriso, ma prima che potesse uscire, Holden la attirò nuovamente a sé e le diede un ultimo bacio.

Usciti dalla stanza, il clima sembrava più leggero. Petit non riuscì a trattenere un sorrisetto mentre guardava Holden e Sarah.

"Avete fatto pace?" chiese con un tono giocoso.

"No, bro, ma siamo in buoni rapporti," rispose Holden, cercando di nascondere il suo imbarazzo.

"Sì, direi buonissimi," continuò Petit ridendo.

Holden, diede a Petit uno schiaffetto sulla nuca. "Sì, esatto." concluse.

Il sole splendeva fuori, e dentro di loro, una nuova speranza iniziava a germogliare. Holden e Sarah si guardarono negli occhi, consapevoli che, nonostante le difficoltà, c'erano sempre uno per l'altro.

Mentre Petit ridacchiava, la tensione si dissolveva, lasciando spazio a un senso di pace e comprensione reciproca.

"Chissà cosa riserverà il futuro," pensò Holden.

Ma per ora, erano pronti ad affrontare tutto insieme.

cuori in contrasto//holden e sarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora