cuori in contrasto//holden e sarah

Tra sguardi e sogni

Il giorno seguente tutti si ritrovarono a pranzo insieme dopo le lezioni svolte al mattino. Mentre discutevano sui brani assegnati e sulle coreografie per i ballerini, Holden annunciò che Rudy gli aveva assegnato "Bella d'estate". Marisol parlò un po' della sua coreografia "Sensual", descrivendo quanto fosse difficile, e infine Sarah menzionò il brano "I Wanna Be Yours" che le era stato assegnato. Mida scherzò chiedendo a Sarah chi fosse il suo "I Wanna Be Yours", e lei rispose ironicamente: "Ne ho troppi", scatenando qualche risata.

Dopo pranzo, mentre tutti si riposavano, Holden si diresse nella stanza di Sarah, trovandola da sola poiché Marisol era con Petit.

"E quali sarebbero questi tuoi 'I Wanna Be Yours'?" chiese Holden, ironico ma con un punto di gelosia.

"Che ti importa a te?" lo stuzzicò lei.

"Va bene, saretta," sorrise lui, avvicinandosi pericolosamente a lei e intrappolandola tra il muro e lui, mentre entrambi si guardavano intensamente negli occhi.

"Vorrei essere il tuo 'I Wanna Be Yours'," sussurrò Holden.

"Non penso sia possibile, maestro," rispose lei, scansandosi dalla sua presa, ma per poco, poiché lui la riattirò a sé.

"E come posso renderlo possibile?" tentò di baciarla, ma lei non glielo permise.

"Magari non facendo più lo stronzo con me, amore," disse lei ironicamente, spezzando quell'atmosfera creata.

"Quindi ora sono tuo?" scherzò lui.

"E io?" chiese lei, reciprocamente.

"Lo sei sempre stata, saretta," disse Holden, attirandola sempre più a sé, mentre i loro respiri si incrociavano e le loro bocche erano a un millimetro di distanza. Provò a baciarla, ma lei si scansò nuovamente, stuzzicandolo.

"Tutti sulle gradinate," vennero avvisati dai produttori.

"Dovremmo andare," disse Sarah.

"Aspetteranno un po'," ribatté Holden.

"Non penso proprio, Jo."

"Prima voglio un bacio," continuò lui.

"Ti è troppo difficile starmi distante?"

"Non dai quanto."

"Significa che soffrirai un altro po'," disse lei, andandosene. Lui rimase lì impalato, ma dopo la seguì.

Arrivati sulle gradinate, Mida chiese a Sarah dove fosse Holden, e lei rispose che era in bagno. Gli sguardi tra lei e Holden continuarono a non mancare, finché l'attenzione di lui non venne catturata da una sfida tra lui e Mida. Dovevano cantare "Mediterranea" di Irama, accompagnati da Francesca Tocca in un passo a due.

Petit prese in giro Holden perché quest'ultimo sembrava avere un debole per la professionista, e Sarah si irritò un po'.

Petit: "Bro, e ora come farai a nascondere la tua più grande cotta per lei?"

Holden: "Non fare lo scemo, Petit."

Petit: "Frate, tu svieni all'istante!" rise.

Holden: "Eddai, Petit."

Petit: "Ti immagino già durante la sfida, tu morto, un po' imbarazzato." Rise ancora di più e Holden scosse la testa per quanto fosse scemo l'amico.

Il pomeriggio, mentre tutti erano alle rispettive lezioni, Holden e Mida stavano provando il guanto di sfida con Francesca. Verso le 7, Holden cercava Sarah nelle varie sale finché non la trovò in una mentre provava una parte della canzone "I Wanna Be Yours".

Holden: "Disturbo?"

Sarah: "No, ho finito."

Holden: "Quindi che dici, posso essere il tuo 'I Wanna Be Yours'?"

Sarah: "Non penso, però puoi essere quello di Francesca."

Holden: "Dai, scema," rise lui prendendola da un fianco. "Prima a 10 anni in più a me, secondo è spostata e terzo scherzavamo." mai lei lo evitò

Holden: "Mamma mia, che pesante che sei? Lo sai che guardo solo te."

Sarah : "Lo vedremo nella sfida."

Holden: "Meglio se non guarderai durante il passo a due," scherzò lui.

Sarah: "Mh, non immagino quanto ti stia piacendo provarlo."

Holden: "No, sai, forse mi sarebbe piaciuto di più se fossi stata tu a farlo con me."

Sarah: "Va bene, sì sì, ci rifletterò," disse lei e lui le diede un bacio rubato sulle labbra che avrebbe voluto approfondire, ma lei non glielo permise.

Holden: "Eddai."

Sarah: "No, te lo darò quando te lo meriterai."

Holden: "Domani dobbiamo provare "tango", piccolì."

Sarah: "Va bene, so che non sarà mai come provare le coreografie con la tua amata Francesca, ma spero ti accontenterai del nostro duetto" disse ironicamente.

Holden: "Dai, scema," rise lui.

Dopo cena, Holden decise di trascorrere del tempo con Sarah. Si avvicinò a lei, con il telefono in mano, pronto a mostrare i video. "Guarda un po' cosa mi ha inviato mamma!" disse entusiasto .

Sarah prese il telefono e guardò attentamente il video. "Ma che carino che eri, Jo!" esclamò ridendo. "Sembri così bellinooo!"

"Hai visto? Avevo già il talento nel sangue fin da piccolo," disse Holden, scherzando. Poi iniziò a solleticarla leggermente sulle costole, facendola ridere.

"smettila, jo!" disse Sarah, cercando di trattenere le risate mentre tentava di difendersi dai solletichi di Holden.

"Davvero non sai quanto sia stato difficile resisterti" disse Holden, guardandola negli occhi con tenerezza.

Sarah sorrise teneramente e lo abbraccio. "Anche per me, Jo. Anche per me." Poi si lasciarono andare in un lungo bacio, entrambi desiderosi di quel momento.

Petit si avvicinò scherzando: "Ua, uagliù, dove eravate finiti?"

"Stavamo provando un po' la canzone, domani abbiamo le prove," rispose Holden.

"Sese," rise Petit. "Holden, tieni ancora gli occhi a cuoricino,"

Sarah rise e scappò da Holden, dirigendosi verso Mida. Questa cosa lo infastidiva un po', ma sapeva di potersi fidare di lei ora.

"Ja, bro, a me puoi dirmela la verità, avete fatto pace definitivamente?" chiese Petit a bassa voce.

Holden si sedette accanto a lui e scosse la testa, ridendo. "E jaaa," insisteva l'amico.

"Ma che c'è?" chiese Petit , seguendo lo sguardo di Holden che guardava fisso Mida.

"T'fa asci pazz chella uaglion," disse Petit, con il suo accento napoletano che sfuggiva ogni tanto e Holden annuì, sorridendo.

Con un sorriso, Holden osservò Mida e Sarah scherzare insieme, sentendosi finalmente in pace. Anche se c'erano ancora ostacoli da affrontare, sapeva di poter contare sull'appoggio dei suoi amici. La serata proseguì con risate e scherzi, mentre tutti si preparavano per le prove del giorno successivo. E così, tra sguardi complici e momenti di intimità, Holden si sentì grato per avere accanto le persone che davvero gli importavano.