Riflessioni Notturni

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La sera era calata e tutti erano riuniti insieme, tranne Holden. Sarah notò la sua assenza e chiese a Petit se sapeva dov'era, ma lui rispose che aveva cercato di parlargli senza successo.

Sarah: "Dove è Holden? Non l'ho visto in giro."

Petit: "Ho provato a parlargli, ma sembra che non volesse. Forse potrebbe aprirsi di più con te, dato il vostro rapporto."

Sarah si sentì titubante, ma decise di tentare comunque.

Sarah: "Va bene, proverò a cercarlo."

Si alzò e si diresse verso la sua stanza, dove immaginava che Holden potesse essere. Lo trovò seduto sul letto , con lo sguardo perso nel vuoto.

Sarah trovò Holden nella sua camera, immerso nei suoi pensieri.

Sarah: "Holden, posso parlarti?"

Holden: "Non ora, Sarah. Sto pensando."

Ma subito dopo la afferrò per un fianco trascinandola su letto con lui.

Sarah: "Stessa situazione di oggi che si ripete."

Holden sorrise leggermente.

Sarah: "Che succede, piccolo Jo?"

Holden: "Rudy e i pezzi da portare in puntata."

"Mi ha segnato questo pezzo da fare insieme a Petit." aggiunse

Sarah: "Quale?"

Holden: "Brivido di Guè."

Sarah: "Oddio, bellissima! Uno dei miei preferiti. Tu che parte fai, quella di Guè o di Marracash?"

Holden: "Marracash."

Sarah: "Immaginavo, è più da te."

Holden rise.

Holden: "Cosa vuol dire 'più da te'?"

Sarah: "Boh, ti rivedo un po' in lui."

Holden: "Sai, in particolare in questa canzone c'è una parte che dice 'un brivido che faccia breccia nella mia apatia'. Tu sei stata quel brivido, sai?"

"dopo la mia ultima relazione non pensavo che potessi riprovare queste sensazioni, ma con te ci sono riuscito sei stata una boccata di vento e io sono stato uno scemo a lasciarti andare"

Sarah non rispose, ma lo abbracciò.

Sarah: "Non meritavi tutto questo jo"

Si guardarono negli occhi, a un centimetro di distanza, lui alterna lo sguardo tra la bocca e gli occhi di Sarah.

Lei così nasconde la sua faccia nell'incavo del collo di Holden

Holden: "Non possiamo proprio stare così vicini, vicini."

Sarah: "Mi sa di no."

Sarah si alzò, ma Holden la fermò tirandola per la gamba.

Sarah : "La smetti? Prima o poi cadrò."

Lui rise.

Holden: "Ti sei dimenticata di darmi il bacio della buonanotte."

Sarah: "Ah, piccolo Jo."

Sarah gli diede una serie di bacini sulla guancia.

Sarah: "Chissà perché io e te parliamo solo di notte."

Holden: "Perché la notte è silenziosa e fa ritornare a galla tutte le mancanze e tutte le oscure verità, che possono essere pensieri belli come pensieri brutti."

Sarah: "Sì, la notte è un momento di verità."

Lei si alzò dal letto, ma Holden la trattenne ancora per un istante.

Holden: "Mi dispiace per tutto, Sarah. Spero che un giorno possiamo risolvere tutto."

Sarah sorrise, toccata dalle parole di Holden.

Sarah: "Anche io spero lo stesso, Holden."

Con un ultimo sguardo, Sarah lasciò la camera di Holden, lasciandolo solo con i suoi pensieri.

Holden si distese sul letto, pensando al passato e al futuro incerto, ma per un istante, sentì che, nonostante tutto, c'era ancora una speranza.

Petit raggiunse la stanza per andare a dormire.

Petit: "Che succede?"

Holden: "Niente di particolare." Rispose, alzandosi per sistemare le varie cose sparse nella stanza.

Dopo un po', anche Mida entrò e iniziò a raccontare una cosa su Sarah. Appena sentì il suo nome, Holden si sedette e ascoltò attentamente. Poi guardò Petit e notò che sorrideva scuotendo la testa.

Mida: «No niente, quella ragazza mi fa morire» disse Mida.

Petit: «Che ha fatto?» chiese Petit.

Mida: «No nulla, stavamo parlando e nel mentre è uscito un argomento di lei e la sorella quando erano piccole.»

«Tu invece?» disse Mida, rivolgendosi a Holden.

Holden: «Cosa?» chiese, continuando a sistemare la stanza.

Petit, sorridendo, osservò Holden: «Appena hai sentito il nome di Sarah, subito sei scattato.»

Mida si rivolse a Holden con serietà: «Ti farò questa domanda, Jo, anche se già so la risposta. Ti piace ancora Sarah?»

Holden rimase in silenzio per un istante, riflettendo sulla domanda di Mida. Poi, con sincerità, rispose: "Sì, lo ammetto. Mi piace ancora."

Holden: "E a te interessa?"

Mida: "Io e Sarah siamo amici e lo sai perfettamente, ci tengo molto a lei. È come una sorellina per me, per questo ti faccio questa domanda e anche perché ho notato tutti i vostri riavvicinamenti. E dopo tutto quello che è successo tra voi, non vorrei che qualcun altro la facesse soffrire."

Holden: "Ti preoccupi per cosa? Pensi che sto a giocare con lei perché è più piccola? Lo sai bene che mi è sempre piaciuta."

Mida: "Infatti lo so, ti confidavi con me fino a qualche settimana fa, poi sei impazzito con lei e un po' con tutti."

Holden: "Mida, lo sai bene che sono stato in un periodo no, ma comunque non rinnego il mio pensiero. Secondo me, Sarah ti piace un po' ma non vuoi ammetterlo."

Mida rimase in silenzio, lasciando che le parole di Holden si depositassero nell'aria.

Holden si rivolse a Petit: "Davvero faccio tutte queste cose quando sto con lei?"

Petit rise: "Avvoja, bro."

Petit: "Ma pure se vedi che si abbraccia con uno di noi, la tua faccia cambia completamente."

Petit: "Dalle un po' di tempo, vedi che tutto ritornerà come prima se non meglio."

Holden annuì, riflettendo sulle parole degli amici. Forse era giunto il momento di affrontare i suoi sentimenti per Sarah e di chiarire una volta per tutte la situazione.

cuori in contrasto//holden e sarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora