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Ore 10:20

"Amber, potrei parlarti?", Ally si avvicina a me, sorridendo.
"Si, certo"
"Ho notato una cosa"
"Cioè?"
"Amber, in questi ultimi due mesi sei cambiata un sacco. Stai superando quel problema, e lo stai facendo bene."
...
DIARIO
Credo che poche persone sappiano veramente del mio "piccolo problemino" .
Una di queste è Ally, le ho detto questo quando ho iniziato a lavorare, il penultimo anno delle superiori.
In realtá... lo sanno solo Ally, Louis, e i miei genitori. Oh, ed ho accennato solo qualcosa a Niall, quella sera.
Non mi va che tutte le persone del mondo sappiano che la mia vita è cambiata drasticamente dopo il penultimo anno di scuola. Tutto questo è una parte cupa della mia vita, molto delicata. In effetti non ne parlo mai e cerco di dimenticarmelo.
...
"In che senso lo sto superando?"
"Non so cosa ti sia successo, cosa ti abbia fatto cambiare drasticamente. Ma sei cambiata in meglio. Sei diventata la ragazza di prima. E sono molto felice. Forse ancora non sei riuscita a guarire completamente
ma lo stai facendo piano e senza aiuto. Ti stimo."
"Sai che la mia psicologa si è presa una vacanza dopo avermi vista la prima volta, no?", cerco di ridere al posto di piangere.
Sorride.
"Sei forte."
...
DIARIO
Non so cosa mi sia preso, ma sono finalmente felice. Oggi, dopo lavoro, sono andata a fare shopping. Non lo facevo da circa due anni e mezzo, ci pensava a tutto mia madre. Ma ora no, c'è qualcosa che mi ha fatta cambiare in meglio, e qualunque essa sia, gliene sono grata.

Sai, Caro Diario, da quando ti scrivo non ti ho ancora raccontato cosa è veramente successo. Ed adesso che mi sento meglio, ho preso coraggio.
Circa tre anni fa, Cara, Addison, Lindsay e Lucy erano le mie amiche. Frequentavo la scuola insieme a loro, e condividevamo tutto. Un giorno vidi Cara fumare, e le chiesi perchè lo stava facendo, e soprattutto le ricordai che non era una buona cosa. Lei mi disse che sua madre era morta un mese prima, e lei non si poteva sfogare con nessuno, perciò decise di comprare un pacco di sigarette. E così cominciò a fumare più di un pacchetto di sigarette al giorno. Io ero molto scossa, e le chiesi perché non si era confidata con me o con le altre ragazze. Lei mi rispose che le cose cambiano. Non capivo molto bene. Il giorno dopo raccontai l'accaduto alle altre. Loro mi dissero solo che dovevo farmi gli affari miei e che se lei voleva uccidersi erano solo affari suoi. Non capivo proprio. Cara si staccò dal gruppo, e io soffrii molto, mentre alle altre non gliene importava niente. Cercavo di riallacciare i rapporti con lei coinvolgendo le altre, ma loro non volevano darmi ragione.
In quelle settimane vedevo loro che si allontanavo sempre di più da me, ma non ci facevo troppo caso. Un giorno Lucy mi chiese di andare a rubare il diario di Margot,la piú intelligente della classe. Le chiesi spiegazioni, e lei mi disse che quelle col diario erano persone che non avevano amici, e poi voleva vedere cosa scriveva. Io rifiutai. Ricordo quel momento come se fosse ieri. Lei mi guardò e mi gridò in faccia che ero solo una nullafacente e non servivo a niente. Ero così tanto in confusione che rimasi a bocca aperta. Naturalmente non parlai più con loro, ma... il giorno dopo le vidi tutte e quattro (compresa Cara) sedute sul muretto della scuola a fumare. Le guardai. In quel momento dietro di me si avvicinò Margot. Queste sono le parole che mi disse: "Le cose cambiano." , era la stessa cosa che mi avevano detto loro quando Cara si era allontanata da noi. Poi continuò a parlare: "Sappi solo che si fingono amiche tue da poco dopo averti conosciuta"
In quel momento la rabbia mi assalì. Margot andò via, ed io ero ancora lí a fissare quelle quattro stronze sedute sul muretto. Le lacrime scendevano da sole, facevano a gara. Corsi via. Il giorno dopo feci tutto ciò che non volevo fare. Ero così tanto presa dalla rabbia che uscii di casa e andai a comprare un pacco di sigarette, visto che non mi potevo sfogare con nessuno. La stessa cosa che aveva detto Cara. Subito dopo cominciai a scrivere il diario. Perchè quelle col diario sono persone che non hanno amici.
Feci l'ultimo anno delle scuole superiori in un altra scuola. Ma non riuscii a fare amicizia con nessuno, perché le mie vecchie amiche si erano anche prese l'impegno di far girare brutte voci su di me. Mi ero ricoperta di una corazza dura, che non si poteva rompere. Mia madre mi portò dalla psicologa, ma non ci fu niente da fare.
E chi lo avrebbe mai detto che questa corazza si sarebbe spezzata proprio quando meno me lo aspettavo? E soprattutto, chi lo avrebbe detto che questa corazza si sarebbe rotta senza un motivo?
...
Ore 23:55

Sono sul letto della mia stanza, con i piedi appoggiati al muro. Sorrido, giocherellando con il pezzettino di carta di Niall. Ho letto così tante volte il messaggio sotto il numero che ormai lo so a memoria. Sono passati circa dieci minuti da quando cerco di mandargli un messaggio, ma non so cosa scrivere, e non so se forse lo disturberei visto che è quasi mezzanotte.
"Ciao Niall, sono il capo alieno!", alla fine scrivo questo e mando il messaggio prima di pentirmene.
Aspetto cinque minuti col fiato sospeso, visto che lui è online ma non ha ancora visto il messaggio. Poi la spunta diventa blu, questo significa che ha visto il mio messaggio.
"Hey, Amber! O almeno spero"
"Si, sono io"
"Oh, bene. Ti va di venire ad una festa?"
Sbarro gli occhi. Cosa ho appena letto?
"Una festa?"
"Dai, potresti portare un amica! Viene anche Louis"
Una mia amica? STA SCHERZANDO?
"Niall, non è che ci possiamo vedere?Devo dirti una cosa"
"Quando?"
"Adesso"
"Adesso?"
"Adesso."
"Ma è quasi mezzanotte"
"Se fosse stato tardi tu giá staresti dormendo, e poi quando tu e Louis andare alle feste tornate molto piú tardi."
"Giá, hai ragione."
"Vediamoci al parco, é vicino a casa di tutte e due, ed è raggiungibile a piedi."
"Adoro fare cavolate, ci vediamo lá!"
Peccato che non è proprio una cavolata, diciamo che vorrei raccontargli la mia storia e dirgli che io alla festa non posso andare, visto che un amica non ce l'ho.

Ore 00:12

Lo vedo arrivare in lontananza, con le mani in tasca.
"Eccoti!"
"Allora? Cosa devi dirmi?"
"Beh..."
Comincio a raccontargli tutto, per filo e per segno, compresi i dialoghi, le espressioni con cui parlava Cara, il punto esatto dell'occhio dove il trucco colava mentre piangevo. Tutto. T-u-t-t-o.
Lui ascolta curioso cambiando espressione ogni volta che dico qualcosa di diverso, passandosi una mano fra i capelli sistematicamente ogni dieci minuti, non parlando per paura di interrompermi. Diciamo che lui è l'amico perfetto, ed ora che lo conosco da circa due mesi mi sembra di sentirmi a casa quando parlo con lui. E mi pento di averlo fatto aspettare tanto prima di scrivergli un fottuto messaggio, ma lui non ha detto niente, aspettava solo il momento giusto, il momento in cui io avrei deciso di mandargli un messaggio. O magari pensava che quel misero bigliettino era stato perso, buttato, mai aperto. Ma la veritá è che io quel bigliettino lo tengo come la cosa più importante del mondo. Perchè la veritá è che Niall è la persona che quando ti entra in testa non se ne va più.

Spazio me
Ma ciao!
Grazie per i like che mettete ad ogni capitolo, e ringrazio anche le ragazze che commentano (le ringrazio qui perchè mi sembrava monotono scrivere grazie ad ogni commento), siete adorabili!
Comuuuuunque ... Che ve ne pare della storia? Se vi piace lasciate una stellina e magari un commento, se non vi piace scrivetelo, gne.
Shiaaaao a mercoledí! :333

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora