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"È stato tutto molto strano. Mentre eravamo in macchina gli ho raccontato quello che abbiamo fatto il giorno della festa. E lui mi ha parlato di Cara,mi ha detto che quel giorno aveva la febbre. Poi è diventato strano, freddo, ha alzato la musica. Come se si stesse ricordando qualcosa. Ma... non credo... il bacio..."
Ellen ha una faccia turbata, Chris un espressione mista fra spavento e comprensione. Ma cosa succede a tutti?
"Beh, forse... forse voleva solo dirti... non lo so."
"Oh. Va bene. Grazie, eh. Ora vado a casa. Ciao."

Salgo in macchina velocemente e accendo la radio a un volume molto alto, per scacciare via molti pensieri.

Diario
Era mai successo? Era mai successa, una cosa del genere? Amber, Amber Tomlinson che si innamora.
Fin dalla prima media i ragazzi non mi importavano. Volevo essere serena, senza pensieri. Anche alle scuole superiori è successo. Ero praticamente l'unica che se ne stava da sola a leggere libri d'avventura, mentre le altre erano con dei ragazzi.
E adesso, proprio a vent'anni, sono qui a pensare ad un ragazzo biondo, bello, divertente, simpatico. Cosa? Sono davvero io?

.

"Allora? Dai, ti passiamo a prendere alle dieci."

"E va bene. A dopo."

Cavolo, alla fine ho ceduto. Andrò a un'altra festa. Ma forse adesso che sono più a mio agio riuscirò a divertirmi come la volta scorsa. Prima che...

Scaccio via il pensiero delle labbra di Niall sulle mie e, anche se sono solo le quattro, comincio a pensare cosa mettermi.

Apro l'anta dell'armadio, e mi viene in mente un'idea. L'altro giorno, prima di uscire, mia madre mi aveva detto "Dovrei andare a comprarti qualcosa di più stretto". Beh, magari potremmo andare a fare shopping insieme. Mamma e figlia. Come alle scuole medie.

Apro di scatto la porta della mia stanza e fiondo sotto in salotto, dove mia madre è appisolata sul divano.

Senza nemmeno pensarci, le scuoto la spalla.

"Mamma, hey mamma! Svegliati!"

Apre gli occhi di scatto e mi guarda.

"Cosa, cosa è successo?"

"Oh... scusa, non volevo farti spaventare... solo che..."

Si ricompone velocemente, abbozzando un sorriso.

"Dimmi pure, non mi sono spaventata"

"Beh... volevo solo uscire un pò con te per comprare qualcosa da mettermi stasera."

Continua a guardarmi, con gli occhi socchiusi. Poi li apre tutto d'un tratto e salta giù dal divano, facendomi
arretrare di qualche centimetro.

"Ma certo! Dai, andiamo! Vado a farmi una doccia e sono subito da te! Dove andiamo, al centro commerciale o alla boutique qui vicino? Oh, che bello!"

Rido con gusto.

"Oh, va bene anche al centro commerciale. Vado a vestirmi."

Non vedevo mia madre così felice da un pò di tempo.

Mentre salgo le scale incontro Louis, che si stropiccia gli occhi e mi chiede: "Ma cos'è questo baccano? Stavo dormendo."

"Louis... sono le quattro e dieci del pomeriggio."

"Lo so, ma ieri ser... ieri... stamattina erano le cinque, insomma."

Sorrido e mi avvio nella mia stanza.

Chiudo la porta e vado subito verso l'armadio.

Scelgo semplicemente un paio di skinny jeans, una canottiera bianca molto larga, e le Converse nere.

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora