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"Arrivo, mamma!"
"Ti prendo al volo!"
"Corro!"
La bambina dai capelli lunghi e castani ride rumorosamente correndo verso la giovane donna.
A qualche centimetro dalla madre rallenta per troppa paura di "schiantarsi", ma la donna la alza in aria di pochi centimetri.
"Non devi rallentare quando sei vicina alla mamma, devi solo chiudere gli occhi e continuare a correre, così il salto sarà più alto!", si avvicina il padre dai capelli neri e corti.
"Riprovo", dice la bambina, decisa.
.
Apro gli occhi di scatto.
"Amber, stiamo arrivando.", mi sento dire.
Ma...
Ah, già. Stiamo andando a Londra.
Ho sognato me da bambina, per questo mi sento così tanto strana.
E mi mancano tanto quei tempi, per questo mi capita di sognare molto spesso momenti di me da bambina che mi sono rimasti impressi nella mente.
.
A Niall:
"Sono arrivata"
Da Niall:
"Davvero? Com'è la casa? Fa freddo?"
A Niall:
"Niall, non sono in Alaska. E comunque si, la casa è carina. La mia stanza è anche molto grande."
Da Niall:
"Stai dicendo che qui non ti manca per niente?"
A Niall:
"No, non sto dicendo niente. Comunque, cosa stai facendo?"
Da Niall:
"Sono in giro con Harry, Chris e Ellen"
Prima che io possa rispondere, mi arriva una nota vocale.
Sorrido e schiaccio il tasto "play"

"Ciao, ci manchi tanto già da adesso, ciao.
Che fai? Ciao.
Heey, mi sa che tra un po prendo il treno e vengo lì.
Ciao
Ciao!"

Le loro voci si intrecciano, e fanno sembrare tutto più buffo. Poi, la risata di Niall alla fine è la ciliegina sulla torta.

A Niall:
"Mi mancate anche voi, ragazzi"
Visualizzato alle 18:30.

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora