14.

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Sono seduta sul divano a sgranocchiare delle patatine, quando la porta d'ingresso si apre e si chiude velocemente.

Sobbalzo, e vedo mio padre entrare nella stanza.

"Oh."

"Ciao, Amber.", si gratta la nuca.

"Cosa vuoi?"

"La mamma è dentro?"

"No, è andata dalla parrucchiera. Ha anche lei il diritto di rilassarsi."

"Già."

C'è un minuto di silenzio. Poi ricordo quella scena al bar.

"Perchè???"

"Perchè... cosa?"

"Perchè eri al bar con quella donna? Chi è? Non capisci che così fai solo soffrire la mamma? Cos'ha fatto per meritarsi questo???"

Mi guarda sorpreso, poi cerca di parlare, ma io scappo via.

Nelle scale spunta Louis.

"Che c'è, Amber? Perchè piangi?"

"Non ho niente. C'è papà, sotto."

"Che ti ha fatto?"

"Niente, a me."

Senza dargli il tempo di rispondere, vado in camera mia.

Diario

In questi giorni sono scappata troppe volte.

Non sono delusa da Niall. Lui non mi ha fatto niente. Ma non ci sentiamo da circa una settimana e mezza, e devo ammettere che mi manca.

Ore 19.30

"Amber? Posso entrare?", è Louis.

"Si, entra."

Entra nella stanza e si viene a sedere accanto a me sul letto.

"Perchè da una settimana a questa parte sei così strana?"

"Non è niente, sono solo un pò stanca."

"Non è vero. Cos'è successo? Dai, dimmelo."

Non mi va proprio di raccontargli che amo il suo migliore amico ma lui è il ragazzo di Cara Smith.

"L'altro giorno... ero con la mamma, e stavamo andando al bar. Prima di entrare, però... ho visto papà seduto ad un tavolo con una donna. Ho mentito alla mamma e ce ne siamo andate. Ma mi sento in colpa. Non ci dormo la notte. Avrei dovuto dirglielo."

"Papà è proprio un cretino. Che miracolo, però! Siamo nati noi che siamo troppo intelligenti.", fa una faccia buffa cercando di farmi ridere.

Cerco di sorridere, invano.

Ciao :3

Volevo solo dirvi che da adesso non aggiornerò piú solo mercoledí, ma quando mi va, LOL.

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora