48.

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Mi sveglio.
Resto un po scioccata, all'inizio, ma quando mi ricordo che sono venuta proprio io a casa di Niall mi tranquillizzo.
"Dov'è Niall?", mi chiedo.
Controllo il telefono sul comodino e noto che ho una miriade di chiamate perse.
Mi rendo conto solo adesso che forse sono stata una stronza a lasciare i miei genitori senza avvisarli.
Esco dalla stanza da letto e trovo Niall in bagno che si asciuga i capelli.
"Niall, credo proprio che i miei genitori siano preoccupati."
"Ho risposto io al telefono."
"Cosa?"
"Sì, suonava interrottamente, quindi ho deciso di rispondere. Ho detto a tua madre che stanotte sei venuta qui. Avresti dovuto sentire il suo tono di voce, sembrava troppo spaventata. Forse non è stata una una buona idea non avvisarli"
"Hai ragione", dico, lasciandogli un bacio, ricordando tutto quello che ci siamo detti ieri sera da quando non ci vedevamo. Mi mancava un sacco.
Sto per telefonare a mia madre, quando Niall mi interrompe.
"C'era anche un altro numero fra le chiamate perse. Chi è Dave?"
Mi stupisco del suo tono un po confuso.
"Ma perché mi controlli il telefono?"
"Non ho controllato il telefono, ho solo notato il numero. E poi comunque non potrei? C'è qualcosa che non posso sapere?"
"Ma cosa dici? Non c'è proprio niente da sapere. Dave è un ragazzo che sta a Londra e lavora come commesso nel negozio in cui ho comprato le tue magliette, quando mi sono persa mi ha riportata a casa, quindi ci siamo scambiati i numeri di telefono. So solo questo di lui."
"Ah, per questo mi hai staccato il telefono in faccia quando ti sei persa."
"Niall, ti stai comportando di merda. Non ti riconosco più."
Ma cosa succede?

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora