9.

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DIARIO
Ero come pietrificata. Lo stesso momento che ci staccammo, non ebbi neanche il coraggio di parlare. Credevo che le persone ubriache capissero almeno qualcosa. Invece no, era ubriaco fradicio.
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Ore 16:20

Sono sdraiata sul mio letto da circa venti minuti, ho sprecato praticamente venti minuti della mia vita.
Sto per alzarmi, quando il mio telefono suona.
Sulla schermata compare "Niall".
Oddio. Oddio. Oddio.

"Pronto?"
"Amber!"
"Ciao, Niall"
"Stavo andando a fare un giro, volevo comprare un paio di scarpe! Che ne dici di venire?"
"Oh. Si, certo."
"Perfetto, passo da te fra mezz'ora"
E riattacca.
Cosa cavolo faccio adesso? Dovrò dirgli del bacio? Ma così lo metterò sicuramente in imbarazzo!
.
"Mamma... sto uscendo."
"Davvero? Dove vai? Con chi?"
Tutte le volte che le dico che sto uscendo le si illuminano gli occhi.
"Ehm... con Niall."
Il suo sorriso si espande di più.
"Ed esci conciata in questo modo? Dovrei andare a comprarti qualcosa di più stretto."
"Non c'è bisogno."
Restiamo qualche secondo in silenzio, poi decido di parlare.
"Bene, mi aspetta fuori. A dopo mamma."
Chiudo la porta alle mie spalle. La macchina di Niall è parcheggiata dall'altro lato della strada.
Non ho idea se sará un bel pomeriggio o meno.

Spazio me

Okay, ciao. Lo so che questa storia non sta avendo furore fra i lettori, ma io continuo a scriverla lo stesso. Il capitolo è corto, perchè non ho avuto ne voglia ne tempo.
Ciaociao

A Life In A Diary || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora