"Chi si alza presto trova l'oro".
Questo era ciò che aveva affermato Peter quando alle 7.00 precise del mattino, il primo giorno delle vacanze primaverili, aveva buttato giù dal letto sua moglie Margaret e Emily.
L'uomo, impaziente di partire e speranzoso nel non trovare traffico, aveva lasciato alla moglie a mala pena il tempo per mangiare un biscotto e assicuratosi che le valigie fossero tutte nel porta bagagli, uscii di casa portando in braccio Emily che poverina si era di nuovo addormentata.
Alle 8.15, mentre tutto il quartiere ancora dormiva, godendosi l'inizio delle vacanze, era uscito dal vialetto di casa con la sua automobile.
Io, che quella mattina proprio non riuscivo a dormire, ne avevo approfittato per farmi dare uno strappo in città dove avrei dovuto fare delle compere.
L'auto di Peter si posteggiò fuori dalla libreria.
Prima di scendere salutai Emily, che nel frattempo aveva riaperto i piccoli occhi, con un tenero bacio sulla guancia facendole promettere di chiamarmi ogni sera durante i giorni che avrebbe trascorso a casa dei suoi nonni.
Salutai, a voce, anche Margaret e Peter e ferma sul marciapiede aspettai che la macchina si allontanasse.
Il sole splendeva nel cielo azzurro.
L'aria era fresa e piacevole, tipica della stagione, con una leggera brezza.
Le strade erano insolitamente tranquille, con poche persone in giro.
Molti dei cittadini avevano sicuramente deciso di trascorrere le vacanze fuori città, proprio come i Miller.
Quando aprii la porta della libreria il sonoro suono di un campanello avvertii chi si trovava dietro al bancone delle informazioni della mia presenza.
L'anziana donna infatti mi guardò da sotto gli occhiali a montatura rotonda salutandomi con un cordiale sorriso.
Non persi tempo, mi immersi tra le enormi file di scaffali che contenevano libri con copertine di ogni colore possibile ed immaginabile.
Tutti quei colori sembravano formare un arcobaleno.
Esaminai uno ad uno i libri, scorrevo con il dito i titoli e di quelli che mi incuriosivano di più leggevo la trama.
Adoravo passare il mio tempo immersa tra i libri, il profumo di libri, per quanto possa sembrare strano, mi riempiva il cuore di gioia.
Alla fine, dopo quasi un ora trascorsa con la testa tra i libri, scelsi di acquistarne due.
Li portai alla cassa dove la signora che mi aveva accolta al mio arrivo, me li fece pagare e li sistemò accuratamente all' interno di una busta.
Troppo incuriosita dal contenuto non attesi neanche di essere fuori in strada che già avevo estratto uno dei due libri e incamminandomi verso la fermata del pullman avevo iniziato a leggere il prologo.
Avrei potuto chiamare Noah per tornare a casa se non fosse stato che quel pigrone stava ancora sicuramente dormendo.
Così, con gli occhi puntati sulle pagine, mi incamminai.
Il libro che avevo deciso di acquistare era stupendo, lo avevo capito già dalla prima pagina, mi aveva subito presa e mi stava tenendo incollata alle pagine riga dopo riga.
Di tanto in tanto tiravo un occhio alla strada così da accorgermi se stavo andando nella giusta direzione.
Immersa tra quelle stupende parole non mi accorsi che un ragazzo, anch'esso distratto nel guardare il cellulare, stava venendo nella mia stessa direzione.
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Teach me to dream
Romance"ʟᴇɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ʟᴜɪ" "ʟᴜɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ʟᴇɪ" "ᴇɴᴛʀᴀᴍʙɪ ᴀᴠᴇᴠᴀɴᴏ ꜱᴏʟᴏ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ꜱᴀᴘᴇʀʟᴏ" ⚜️ 🅃🅁🄾🄿🄴 ⚜️ 🥀ᴇɴᴇᴍɪᴇꜱ ᴛᴏ ʟᴏᴠᴇʀꜱ 🥀 ʙʀᴏᴛʜᴇʀ'ꜱ ʙᴇꜱᴛ ꜰʀɪᴇɴᴅ 🥀ʙᴜʟʟʏ ʀᴏᴍᴀɴᴄᴇ