Non mi ero mai sentita serena e in pace con me stessa come in questo momento.
Mi ero appena svegliata, e ancora con gli occhi chiusi, tastai il letto per verificare se Abel fosse ancora al mio fianco.
Il lato del letto era però vuoto e ahimè già freddo.
Abel doveva essere in piedi da diverso tempo.
Sorrisi come una stupida al nostro ricordo.
I nostri corpi così vicini, i suoi baci, le sue mani lungo il mio corpo, i nostri respiri, i gemiti di piacere...
Avevo appena trascorso una delle notti più belle della mia vita, ero felice e lo sapevo.
Fuori dalla finestra notai persino essere una bella giornata, il cielo era sereno e splendeva un brillante sole.
Me lo sentivo, niente sarebbe potuto andare storto.
Poggiai a terra i piedi scalzi, un brivido mi percosse la testa tent’erà freddo.
Aprii lentamente la porta ed in punta di piedi, senza fare rumore, uscii dalla stanza.
Mi bloccai sui miei stessi passi, rimanendo senza respiro.
Abel, in tutta la sua bellezza e privo di maglietta mi dava le spalle, intento nel cucinare qualcosa.
Nella stanza c'era infatti un buon profumino.
"Buongiorno.." cinguettai, nella speranza che si accorgesse della mia presenza.
"Buongiorno" .
La sua risposta mi sbalordii, era freddo e distaccato.
Il sorriso a trentadue denti che avevo stampato in volto scomparve.
Che cazzo gli passava per la testa?
Lasciai perdere, prendendo posto a tavola.
Qualche minuto dopo, stando ben attento ad evitare il mio sguardo, mi porse un fumante piatto contenente uova e bacon.
Sembrava tutto squisito.
Peccato che il mio stomaco si fosse chiuso.
Perché dopo stanotte mi trattava così?
Abel non si sedette, anzi, pur di evitarmi prese a rassettare la cucina in totale silenzio.
Il mio stomaco brontolò, la zuppa di ieri non mi aveva saziata un granché, peccato che non mi andasse proprio di mangiare.
Respinsi infastidita il piatto.
"Ho chiamato un taxi, sarà qui tra mezz'ora, ti porterà a casa" parlò ancora dandomi le spalle.
Stavo veramente per infuriarmi.
"Ho scritto a Noah dal tuo telefono, sa che hai passato la notte da Olivia".
Speravo di aver sentito male, come cazzo si era permesso di usare il mio cellulare?
Feci rumorosamente stridere la sedia contro al pavimento.
Finalmente riuscii ad attirare la sua attenzione.
"Mi spieghi cosa ti prende?".
Mi avvicinai pericolosamente a lui.
Essendo due volte più alto di me mi guardò dall’alto verso il basso.
"Finisci di fare colazione, il taxi sarà qui a momenti" pronunciò con superiorità.
Fece per andarsene, ma lo afferrai per un braccio, costringendolo a restare.
"Che vuoi?" chiese in tono duro.
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Teach me to dream
Romance"ʟᴇɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ʟᴜɪ" "ʟᴜɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ʟᴇɪ" "ᴇɴᴛʀᴀᴍʙɪ ᴀᴠᴇᴠᴀɴᴏ ꜱᴏʟᴏ ʙɪꜱᴏɢɴᴏ ᴅɪ ꜱᴀᴘᴇʀʟᴏ" ⚜️ 🅃🅁🄾🄿🄴 ⚜️ 🥀ᴇɴᴇᴍɪᴇꜱ ᴛᴏ ʟᴏᴠᴇʀꜱ 🥀 ʙʀᴏᴛʜᴇʀ'ꜱ ʙᴇꜱᴛ ꜰʀɪᴇɴᴅ 🥀ʙᴜʟʟʏ ʀᴏᴍᴀɴᴄᴇ