PISCINAAAAA!!! TUFFI, ACQUA, RISATE!

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Prima di entrare in piscina chiedo a Nicolas un piccolo favore.

"Ti prego, non fare parola con nessuno della mia piccola disavventura."

"La nostra piccola disavventura!" mi risponde lui facendomi l'occhiolino "Mi tratterrò, anche se sarà dura."

"Grazie."

Siamo ancora mano nella mano e io continuo a ripensare al fatto che ha detto nostra piccola disavventura, cioè mi fa semplicemente piacere che si senta coinvolto. Nulla di più.

L'entrata della piscina è costituita da un arco di legno intrecciato a cui si aggrappa una lunga piante di edera, verde e rigogliosa. E' davvero un'idea geniale perchè hai l'impressione, quando l'attraversi, di entrare in un piccolo paradiso.

Io e Nicolas avanziamo lentamente guardandoci attorno. Lui per ambientarsi, io per trovare Martina. Alla nostra destra e davanti a noi ci sono due piscine, una piccola per i bambini ed una grande, fonda e dotata di getti d'acqua di diverso tipo in un angolo. A sinistra c'è il bar, formato da una casetta con il tetto di canne di bambù. Il perimetro dello spazio dedicato alla piscina è delimitato da enormi salici piangenti. Oltre ad essi c'è il piccolo giardino laterale dell'hotel con i giochi per i bambini.

L'acqua azzurra mi attira tantissimo, non vedo l'ora di mettermi in costume e di entraci dentro; ma prima devo scoprire con chi starà qua Nicolas.

"Nico!" attiro la sua attenzione "Ma con chi devi trovarti?"

"Con Bryan e BD, non lo sapevi?"

Ma guarda te quei bugiardi! Mi avevano detto che oggi uscivano, ma non avevo inteso che sarebbero venuti qua.

"No, non lo sapevo. Evidentemente si sono scordati di dirmelo." sbotto stizzita mentre lui ride.

"Nemmeno a me avevano detto che ci saresti stata tu."

"Si, ma io sono loro sorella, tu no!" replico. Finalmente noto Martina, così tiro Nicolas per la mano e mi accingo a raggiungerla.

Mi accorgo a malapena delle occhiate che le ragazze negli sdrai ci stanno lanciano, o meglio, che stanno lanciando a Nicolas. Quello che vorrebbero lanciare a me, più probabilmente sono bombe di carta.

"Ehi, Nico!"

Mi giro con lui e vedo una ragazza avvicinarsi. E' Carolina.

"Anche tu, qua?!" esordisce senza degnarmi di un'occhiata, Nicolas, da brav'uomo qual è , specifica subito "Anche noi, qua!"

"Ah, ciao Laura!" Carolina mi lancia un'occhiata veloce. Scommetto che l'ha fatto apposta. Laura un corno!

"Ciao, Carolina." Rispondo gentilmente "Mi chiamo Laugh, ricordi? " le sorrido gentilmente e continuo "Ma capisco che sia un nome difficile da ricordare, non come il tuo. Ho un metodo infallibile per non dimenticarlo!"

"Ovvero?" mi chiede altezzosa.

"Beh, hai presente la mucca Carolina?! Ecco, quando ti vedo mi viene in mente quella vac..."

"Vacanza." Mi interrompe Nicolas "Le viene in mente quella vacanza dove aveva incontrato una signora di nome Carolina che aveva una mucca."

Lo fulmino con un'occhiataccia, ma lui mi ignora. Carolina intanto sembra molto impegnata a osservargli gli addominali, come la capisco. Questo non vuol dire che mi vada bene, però.

"Nico, ho visto Martina, andiamo da lei, prima che ci scappi." Squadro malevola Carolina e le dico superandola e trascinandomi dietro Nicolas. "Con permesso!"

"Se non ti conoscessi, avrei pensato che tu fossi gelosa!" mi fa lui sorridendo.

"Eh, già. Ma mi conosci, quindi..." replico cercando di scacciare il rossore che mi colora le guance. Lui ride e poi torna serio.

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora