A VOLTE RITORNANO E NUOVI ACQUISTI (DOPPIO SENSO CHE CAPIRETE PIU' AVANTI)

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                  "Laugh!" mi alzo dal letto e vado ad aprire la porta della camera.

"Cosa vuoi Anna?" le grido dietro stiracchiandomi. Mi stavo guardando un film prima di venire interrotta da mia sorella. Fatalità mi sono dovuta fermare nel momento più bello, quando finalmente hanno trovato l'assassino e gli stanno riempiendo il cervello di pallottole. 

Odio le coincidenze! Sono cose inutili e che ti fanno credere che ci sia un destino, quando in realtà non c'è. 

Ok, non ho capito questo pensiero. Forse devo chiedere alla mia coscienza di rispiegarmelo, ma non ho voglia... poteva essere più chiara al primo colpo. Non è che posso sottostare sempre ai suoi comodi!

"C'è Nicolas, ti vuole vedere!" mi risponde di rimando Anna e io prendo un colpo. 

Guardo l'ora e mi rendo conto di aver perso la cognizione del tempo. Devo prepararmi perchè dobbiamo uscire assieme.

"Fallo accomodare, arrivo in cinque minuti!" grido in crisi.

"Fai con calma, Laugh!" ride Nicolas dal salotto.

Oh, cavolo! E' già dentro! ma cosa aspettava Anna a dirmelo? 

Vado in bagno e inorridisco all'immagine che mi si presenta davanti allo specchio!

Aspettate, ma sono io! Cerco di spazzolarmi i capelli, lavarmi i denti e truccarmi leggermente contemporaneamente, ma il risultato è disastroso e mi ritrovo con il dentifricio sugli occhi, la matita nera spalmata sui denti e la spazzola mi ha reso i capelli elettrici.

Lancio un gridolino strozzato di frustrazione e cerco di rimediare. 

Mi lavo i denti di nuovo e cerco di farli tornare bianchi. Decido che non vale la pena truccarsi con il caldo, mi limito a pizzicare le guance per dargli un po' di colore, ho letto su un libro che le dame dell'ottocento lo facevano spesso, solo che l'effetto su di loro doveva essere migliore del mio. Diamine, sembra che mi abbiano presa a sberle in faccia!

Mi sciacquo il viso dolorante e poi mi spazzolo i capelli, naturalmente non vogliono stare per cui li raccolgo con un mollettone e spero che Nicolas sia talmente innamorato di me da non fare caso al mio aspetto!Ho un'idea, faccio in modo che non mi guardi!

Mi fiondo nell'armadio e tiro fuori un cappellino bianco a fiori, me lo calco in testa e cerco qualcosa da mettere. Opto per i soliti jeans corti e una canottiera rossa. Tecnicamente il rosso mi sta bene, per cui forse sono riuscita a limitare il danno. 

Evito di controllarmi allo specchio per paura di quello che potrei vedere e scendo le scale di corsa.

Mossa totalmente inappropriata in quanto, all'ultimo scalino perdo l'equilibrio e finisco dritta tra le braccia di Nicolas che mi stava attendendo alla fine degli scalini.

"Piano, piccola!" mi dice indietreggiando leggermente e tenendomi per le braccia.

Mi stacco e lo guardo imbarazzata, ma distolgo subito lo sguardo e lo tengo puntato in basso.

"Mi metto i sandali." lo informo andando in garage e prendendo le calzature che infilo in fretta.

Nicolas mi osserva con un mezzo sorriso dipinto sulle labbra e io cerco di non incrociare il suo sguardo.

"Anna, esco con Nicolas, se tornano BD digli che sono con Carina per favore!" dico a mia sorella e lei sbuffa.

"Sì, Laugh!" acconsente. So che poi dovrò raccontarle tutto in dettaglio.

"Dove vai con il mio ragazzo?" mi giro e mi ritrovo Susan che mi fissa accigliata.

"Susina, vado a fare una camminata." rispondo pregando che non rompa le scatole.

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora