Ethan
Che festa ragazzi! Sì, uno schifo. Io, Ethan detto anche il più figo del mondo, non sono riuscito a combinare nulla con nessuna di quelle belle pollastrelle che ballavano e scuotevano il sedere. Diamine! Il mio maledettissimo fascino sta scadendo? Impossibile. Cioè non può abbandonarmi nel momento del bisogno.
Salgo in macchina scocciato, sono appena le dieci e mezza e mi sono dovuto svegliare dieci minuti fa per andare da Brandon; il mio amico vuole comprarsi una moto e io, Diego e Bryan siamo gli unici in grado di consigliarlo bene. Diego ieri sera ha fatto conquiste, grazie a me s'intende; io invece ho passato la serata a sorseggiare un po' di alcol ma senza riuscire a sballarmi veramente. Che vita ingiusta!
Suono il campanello e mi viene ad aprire la piccola Susan, quella bimba è un mostro. Ancora rabbrividisco al pensiero di come mi ha rovinato il pranzo qualche giorno fa salandolo e poi facendomi bere dell'aceto.
Le sorrido ma il mio sguardo e vigile, per quanto ne so potrebbe sferrarmi un colpo mortale seduta stante. Sono sicura che un demone si sia impossessato del suo corpo, basta vedere il modo in cui mi fissa arcigna. Metterebbe paura anche a John Cina.
Io, alla mia veneranda età, devo avere paura di una nanerottola di otto anni. Che preso male, ma non me ne vergogno più di tanto. Sfiderei chiunque a tenere testa a questa -cosetta- indemoniata.
A proposito, ho promesso a Laugh di portarla a vedere un incontro di Wrestling! Accidenti devo inventarmi qualcosa, se le tirassi pacco sono sicuro che mi sguinzaglierebbe la sorellina alle calcagna e non posso rischiare. In più, una dei miei innumerevoli pregi è che mantengo le promesse, è una cosa più forte di me, ne va del mio orgoglio, della mia dignità ecc.
"Ehi, Susan." Mi arrischio a dire. "Posso entrare?"
Mi fissa in faccia con le manine sui fianchi e una caparbia espressione di sfida.
"No." Risponde.
"Eddai, piccoletta. Devo vedere BD!"
"Non chiamarmi piccoletta, razza di Blobfish bacato! Altrimenti ti faccio attaccare dal mio Dino!" mi minaccia lei assumendo un colorito rossastro.
Sarebbe adorabile con quel suo visino perfetto, se non fosse che ha un caratteraccio da scaricatore di porto. Sono sicuro di averla sentita imprecare qualche volta.
"Blobfish?" chiedo confuso mentre cerco di superarla.
Le si afferra ad una mia gamba e si siede sopra il mio piede nel tentativo di fermarmi. Scrollo la gamba cercando di farle allentare la presa, ma diavolo è come avere una morsa di ferro attaccata allo stinco.
"E' l'animale più brutto del mondo!" spiega lei aumentando la presa e tirandomi i peli delle gambe. Vi assicuro che è doloroso. "Ma non mi sorprende che tu lo sappia.." ha un tono di voce quasi sprezzante. Ma la cattiveria da dove deriva? In teoria non è una brutta famiglia la sua, allora perché si comporta così. E' vero che lo fa solo con me, ma che cavolo!
Sbuffo e passo all'azione. In fin dei conti sono il triplo di lei, per cui senza difficoltà la afferro per le braccia e la stacco. Susan inizia ad urlare come un ossessa mentre io la tengo sollevata il più lontano possibile da me.
"Piccolo mostriciattolo, non farmi arrabbiare!" le intimo.
"Ethan, ti conviene che lei non si arrabbi ulteriormente, credimi." Mi giro verso la voce e mi trovo davanti Anna.
Lei e Susan sono completamente opposte, se una mi odia e vorrebbe tagliarmi a pezzetti sul mio letto mentre dormo, l'altra mi ama e vorrebbe fare qualcos'altro con me nel mio letto.
STAI LEGGENDO
Laugh, ridi! (In Revisione)
Short Story"Mi chiamo Laetitia...ok, smettetela subito di ridere! Non è affatto divertente! Tutti mi chiamano Laugh perchè faccio ridere, inconsapevolmente vorrei precisare. Ora se volete scusarmi devo andare ad aiutare mio fratello che si è tirato un pug...