QUASI CONQUISTE ALLA FESTA E SERATA PSEUDO ROMANTICA

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Diego

Un po' mi dispiaceva aver lasciato a casa mia sorella, immagino ci tenesse tanto a venire. Ma forse è meglio così, non vorrei mai che qui ci fosse qualche mal intenzionato che potrebbe romperle le scatole. Non sono ai livelli di Brandy per gelosia da fratello, però nemmeno a me piace molto l'idea che ci sia qualcuno che la faccia soffrire, perché poi va finire così. Ogni storia d'amore finisce male e io lo so bene. Per quanto tu ti possa impegnare a far sentire l'altro o l'altra, nel mio caso, speciale tutto va a farsi benedire.

Bah, che cinico che sono! Dovrei solo pensare a divertirmi, eppure.. Diego! Finiscila immediatamente di farti problemi, sei un uomo ormai!

Ottimo, mi sto rimproverando da solo.

Qui in macchina si sta stretti e ho troppo caldo, spero solo di arrivare presto, perché, per quanto possa essere piacevole ritrovarsi schiacciato tra due ragazze come Martina e Carolina, in questo momento mi sento come una sardina dentro una scatoletta di alluminio. Almeno non puzzo di pesce.

Sì, ok. Lo so che ho detto che mi piace avere accanto Carolina, però preferirei che evitasse di tenermi la mano sulla coscia, mi fa sentire in imbarazzo e io da lei non voglio niente. Lungi da me l'idea di provarci con questa sottospecie di calzascarpe, è un ottimo paragone tenendo conto che quell'oggetto viene usato da tutti, ma nessuno se lo porta a casa. E questo vale anche per Carolina.

Sono certo che le mie sorelle la odino e, se fossi una femmina, proverei anche io questo sentimento nei suoi confronti. Ma avendo il testosterone posso solo dichiararmi infastidito, anche se magari..

No, Diego! Lo sai anche tu che poi ti si attacca come una sanguisuga. Laugh dice che si comporta così perché ha avuto una brutta infanzia.

Secondo me è nata ragazza facile e lo rimarrà per tutta la vita, non ci sono soluzioni.

Povera lei, ma se la fa sentire bene.

Oddio, ma questi sono pensieri assurdi!

Sbuffo da solo e Brandy mi lancia un'occhiata incuriosita. Io e lui, essendo gemelli, ci capiamo al volo. Abbiamo dei caratteri fondamentalmente diversi ma c'è un sorta di legame che ci unisce.

Adesso non dico che se lui sta male io lo capisco anche essendo a chilometri di distanza, non abbiamo superpoteri, semplicemente un po' di telepatia. Non ho idea da cosa dipenda e in realtà non mi interessa più di tanto.

Ethan come al solito, non è capace di tenere le mani sul volante. Sta ballando a ritmo della musica nella radio e canta come un deficiente. Invidio la sua spensieratezza, anche se a volte mi da' sui nervi. Però probabilmente la felicità è una buona caratteristica.

Finalmente arriviamo a destinazione e posso prendere un po' d'aria. Mi sgranchisco le gambe e mi accodo ai miei amici che stanno entrando. Fin da subito mi rendo conto che questa festa rimarrà nella storia. La musica alta, i ragazzi in giardino che giocano a calcetto con le lattine di birra, le ragazze che fanno il tifo, l'atmosfera agitata, l'arietta estiva, non c'è nulla di meglio a mio parere.

E' concentrata all'esterno della casa, probabilmente la padrona non vuole che succeda nulla ai suoi mobili perché si capisce che diventerà una fantastica festa distruttiva, composta da ragazzi e ragazze ubriache.

Il giardino è enorme e ai lati sono stati piazzati dei fari enormi che lo illuminano, come quelli degli stadi; che esagerazione di energia elettrica. Probabilmente sono stati messi per non permettere agli invitati di appartarsi.

Saluto con un cenno tutti quanti che a prescindere da se mi conoscono o meno, ricambiano sorridendo. Scorgo mio fratello tenere per mano la sua ragazza che ha la faccia impaurita. E' molto timida e infatti non penso si divertirà molto questa sera. Spero solo che Brandon non l'abbandoni. Quando beve tende ad essere imprevedibile.

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora