BERNOCCOLI, GHIACCIO, SHOPPING E SOGNI CHE SEMBRANO MUSICAL

650 70 20
                                    

"Mamma, guarda che sono arrivati i miei amici." vedo la testa di Brandon sbucare dalla porta. Mi volto dall'altra parte. Sono ancora molto arrabbiata con lui.

"Ok." risponde mia mamma con le mani sui fianchi. "Falli entrare, adesso sgombero la cucina così vi potete mettere comodamente."

"Grazie mammina, sei la migliore!"

Leccapiedi che non è altro! Se la mammina sapesse quello che mi ha detto ieri non sarebbe altrettanto gentile.

Mi gratto un caviglia, pensierosa. Perché sgombera la cucina? Non mi ricordo più. Deve venire qualcuno?

"Ehi, bambola. Cosa fai li per terra?"

Ok, ho capito. Ma io dico e lo ripeto, un po' di pace a casa mia non si può avere? Che ne è stata della mia amata privacy? Com'è che adesso devo avere sempre e continuamente Ethan tra i piedi?

"Nulla, Ethan." rispondo tranquillamente anche se non sopporto che mi chiami bambola, per carità! Io odio le bambole e non ci assomiglio per niente. Ma non me la sento di puntualizzare perché sono ancora nella fase –Appena sveglia-

"Il genio ha dormito in giardino stanotte!" interviene Brandon appoggiandosi allo stipite della porta.

Vedo spuntare la faccia di Bryan e arrossisco. Spero non ci sia anche Nicolas, sarebbe terribilmente imbarazzante. Uffa! Sto pensando ad un metodo per sfuggire dal giardino, ma l'unica soluzione è andare in cucina e scappare in camera, però vorrei evitare di farmi vedere troppo. Tra l'altro sono in camicia da notte rossa e bianca. E' un po' imbarazzante.

"Perchè hai dormito fuori?" mi chiede Bryan scrutandomi come fossi un alieno, in via di estinzione con una passione per le mucche bianche.

"Beh, quando Brandy si mette d'impegno, le fa terribili." Mi tappo il naso e sospiro tragicamente. "Era impossibile dormire entro, ha impestato la casa di puzza. Questa notte abbiamo dovuto chiamare la squadra di disinfestazione perchè siamo stati sommersi dalle mosche!" invento in pochi secondi gesticolando animatamente con le mani. Eh no, caro mio. tu non la passi liscia!

"Che cavolo dici?!" sbotta mio fratello imbarazzato mentre Ethan, Bryan e anche Diego si sbellicano dalle risate.

"Invece sì, dovevate vederlo mentre scappava dalle mosche che lo inseguivano! Una scena epica, da film premio Oscar!" rincaro la dose. "Ammettilo che ti piaceva sentirti desiderato da quelle mosche." Abbasso la voce e dico con tono circospetto e grave "Penso che Brandy soffra di carenza d'affetto."

Mi alzo in piedi e cerco di togliermi l'erba e la terra attaccati al pigiama. Ho una voglia matta di farmi una doccia.

"Mangiate qua?" domando curiosa e loro annuiscono.

"Spero che la torta in forno sia per me!" interviene Ethan. Immaginavo che la scoprisse anche se avrei preferito che ciò non accadesse. Adesso mi tocca condividerla con tutti, il che significa che non ne avrò che un minuscolo pezzetto. Sembra un discorso da egoisti, ma so di avere perfettamente ragione. I maschi, specie questi maschi, mangiano un sacco e non si fanno problemi ad impossessarsi di qualsiasi cosa che abbia anche solo un vago sentore di commestibilità. Se potessero mangerebbero gli alberi, i dischi, le televisioni, le sedie, i vestiti. Voraci!

"Naturalmente Ethan" ironizzo incrociando le braccia al petto e spostando il peso su una gamba."Tutto quello che faccio è solo per te!"

"Ragazzi imparate da me, ho domato la tigre!" si pavoneggia rivolgendosi ai miei fratelli, a Bryan e, oh porca paletta! C'è Nicolas.

E io ho addosso questa ridicola camicia da notte. Non rispondo nemmeno alla provocazione di Ethan, troppo intenta a pensare a come reagire. Nicolas mi sta fissando. Non saprei interpretare il suo sguardo. Mi ci vorrebbe uno di quelli che capiscono tutto attraverso il linguaggio del corpo. Ma non so dove trovarlo, quindi devo cercare di arrivarci da sola.

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora