LAUGH VERSIONE EROINA! (CON LA COLLABORAZIONE DI SPRAY AL PEPERONCINO)

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Laugh, non puoi assolutamente, per nessun motivo presentarti a casa di Carolina. Non sai dove abita e dubito che un'accusa di tentato omicidio possa fare pena alla tua fedina penale.

Lo so, coscienza! E' inutile che lo ripeti, ma vorrei vedere te. Ho un nervoso attorno che è una cosa assurda.

Sono sicura, certa che Nicolas non farà niente con quella ragazza di facili costumi; non è quello che mi scoccia.. o meglio sì, mi scoccia, però quella scocciatura è un problema mio e della mia gelosia. Il punto è che Nicolas, il mio bravo, fidato, perfetto Nicolas, mi ha mentito! 

Perchè ? Non avrebbe dovuto farlo, punto e basta. 

E ora aspetto che venga ad implorare il mio perdono in ginocchio. 

Sì, ho tutta l'intenzione di perdonarlo ma non prima che mi abbia chiesto scusa. 

Penso che gli farò firmare un giuramento dove promette di non mentirmi mai più. Non potrei sopportare un altro affronto del genere! 

Ora mi limito a stare distesa sul letto e cercare di far diventare la mia furia cieca in rabbia razionale e controllata. Cosa alquanto difficile, ho un carattere troppo emotivo per riuscire a mantenere il controllo, l'equilibrio di fronte ad un atto simile!

Mi precipito a casa di Carolina e spalanco la porta facendo un casino bestiale. Infatti lei ha uno specchio attaccato al muro e io, con la mia forza sovrumana, ho fatto sbattere la porta di legno massiccio contro il suo adorato specchio adornato di diamanti.

Seguo con lo sguardo i frammenti di vetro riversarsi sul pavimento e reprimo un sorriso pieno di amarezza.

La casa è stranamente  silenziosa per cui, insospettita, tiro fuori la mia arma e furtivamente mi accingo a salire le scale. 

Sento dei rumori provenire dal secondo piano, cauta arrivo fino alla porta da cui trapela una lama di luce in basso. Prendo un respiro profondo e poi comincio a colpire la porta con la mia spada in acciaio fino a quando non la riduco in una moltitudine di pezzettini. 

Sarebbe stato più comodo usare la maniglia, ma vuoi mettere scassare una porta con una spada? E' sempre stato il mio sogno più grande. 

Carolina si gira di colpo e i suoi occhi mi fulminano. Indossa un lungo vestito nero e ha un cappello in testa. Noto che sulla mano destra tiene una boccetta. Probabilmente contiene il filtro d'amore per far cadere il mio Nicolas ai suoi piedi.

"Brutta mucca! Lascia stare Nicolas!" esclamo brandendo la spada verso di lei.

"Mai!" risponde lei con la sua odiosa voce.

"Laugh, attenta! Ti potrebbe fare del male! E' una dannata squilibrata!" cerca di mettermi in guardia Nicolas, ha gli occhi puntati su di me e posso leggere la preoccupazione e la paura.

"Ci ero arrivata!" esclamo alzando gli occhi al cielo. Ma mi prende per scema? Lo so che Carolina non è normale, l'ho sempre detto. E comunque devo ancora perdonarlo del tutto. Penso ad una strategia vincente per liberarmi della mucca pazza. Mi guardo attorno velocemente e poi riporto la mia attenzione su Carolina.

"Non ce la farai mai! Ora arriveranno i miei scagnozzi!" ride lei isterica, muovendosi verso di me. Ma inciampa sull'orlo del vestito e cade malamente a terra.

Uffa, si è messa K.O. da sola!

Spicco un balzo e la supero, riuscendo ad arrivare alla sedia dove Nicolas si agita cercando di liberarsi dalle corde che lo tengono imprigionato.

"Fermo." gli dico un po' spazientita. "Ti scortichi i polsi!"

Con un colpo di spada recido i legacci, Nicolas balza in piedi e mi abbraccia forte. "Scusa, piccola. Non ti mentirò mai più!"

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora