AVVENTURE NOTTURNE E ANNA VERSIONE PSICOLOGA

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Mi sveglio di colpo e sento un forte dolore alla testa. Ma cosa cavolo succede? Tasto con le mani attorno a me e mi rendo conto di essere distesa, anzi spalmata sul pavimento. Mi tocco il punto dolente e reprimo un gemito. Come ho fatto a cadere dal letto, non lo so. Iniziamo male. Presumo sia mattina, ho un orologio incorporato che è fenomenale. Mi alzo dal pavimento facendo forza sulle braccia e appoggio il viso sul materasso. Se qualcuno mi vedesse in questo momento potrebbe pensare che sto meditando, ridacchio all'idea. Mi immagino di essere un Wrestler appena messo K.O., come fanno ogni volta a rialzarsi non lo so. Diamine, io mi sono fatta male da sola, cadendo dal letto e non sono nemmeno in grado di sedermi composta. Che schiappa, sarebbe ora che mi mettessi a fare un po' di sport. Perché qui la ciccia inizia a farsi sentire! I miei muscoli sono in letargo da troppi inverni ormai. Tecnicamente dovrei risvegliarli, ma sono consapevole che è rischioso. Non ho idea di quello che potrebbe accadere se, un giorno, mi decidessi di correre un po'. Le gambe si rivolterebbero contro di me e correrebbero nella direzione sbagliata, lasciando il resto del corpo in mezzo alla strada. Sarebbe brutta come situazione, preferisco non rischiare.

E' il caso che vada a darmi una rinfrescata, giusto per schiarirmi le idee e smetterla di sparare baggianate a raffica. E' incredibile la quantità di pensieri insensati che mi attraversano il cervello. A volte mi domando se sono normale. Di solito mi rispondo di no. Almeno in una cosa ho ragione.

Dopo essermi resa conto che stanno ancora tutti dormendo, stabilisco che è un po', non tanto, più presto rispetto all'orario che il mio orologio interno aveva stimato. No problem, ho avuto un'idea geniale! Oggi sento di avere il potere di poter cambiare il corso di questa giornata, che sembra prospettarsi terrificante. Cioè sono caduta dal letto, come può non essere il segno di una giornata sbagliata. Perlomeno non mi sono alzata con il piede sbagliato, non so se mi spiego.

Potrei fare la comica, me lo sento. Le battute mi escono così, come se facessero parte di me. Se non è una vocazione questa!

In ogni caso, la mia idea geniale consiste nel preparare la colazione ai miei familiari. Mi metto d'impegno e cucino un dolce, preparo il caffè, apparecchio la tavola in maniera spettacolare e li stupisco. Questo sì che vuol dire prendere in mano la situazione. Mi batto una mano sulla spalla da sola, fiera della mia pensata.

Chi non vorrebbe una figlia come me?!

Tiro fuori gli ingredienti e decido, per passare il tempo, di impersonare una cuoca famosa. E' stimolante fingere perché, a mio parere, ti permette di fare le cose meglio.

Mi spiego, ora io voglio cucinare, per farlo meglio –se possibile- di quanto non farei, rimanendo me stessa, impersono il personaggio di una cuoca. In questo modo metto in funzione non solo la parte razionale del mio cervello che mi da gli impulsi che mi permettono di mescolare, aggiungere ingredienti, assaggiare e il resto; posso anche stimolare l'emisfero destro, il mio inconscio, in maniera che l'interpretazione mi aiuti a rendere tutto migliore. Il dolce fatto da Laugh e basta è sicuramente meno buono di quello preparato da Laugh, versione cuoca, semplicemente perché non c'è l'etichetta che mi rende una professionista in questo campo.

"Sì, ho imparato da sola a cucinare" sussurro sottovoce mentre mescolo vigorosamente l'impasto. "E' una passione che non ha limiti, la mia specialità è la ciambella. Come? No, non è così difficile, basta metterci la giusta dose di ingredienti e naturalmente un pizzico d'amore. E quello, cari telespettatori, non si può comprare: lo troverete solo dentro di voi!"

Adotto un timbro più stridulo per interpretare la presentatrice. "Che perle di saggezza, Chef Laugh! Milioni di persona hanno lei come idolo, ha qualcosa da consigliare a questi aspiranti cuochi?"

Torno alla mia voce normale e mi schermisco "vi ringrazio tanto, io faccio del mio meglio." Impugno il mestolo e lo agito davanti all'ipotetica telecamera. "Non smettete mai di provare, non importa quanto male vadano le prime volte che cucinate, piano piano migliorerete e un giorno poterete essere al mio posto!"

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora