7 ANNI DOPO

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"Carved my name into your leather seat!!" grido più forte che posso mentre prendo a sprangate la sua maledetta macchina. " And maybe next time he thinks before he cheats!!"

Le lacrime scendono lungo le mie guance ma sono troppo occupata per asciugarla. Troppo presa dalla voglia di prendere a bastonate anche la sua testa vuota.

Da sette anni stavamo assieme e lui ... lui mi stava tradendo!

Ma meglio spiegare bene questa faccenda.

Nicolas era in bagno che si faceva una doccia riscaldante, era la vigilia di Natale e ci stavamo preparando per tornare a casa dalla nostra vacanza. Eravamo partiti Io, il mio ragazzo, Bryan e Erica, Ethan e Francesca e Martina e mio fratello Brandy. Diego e Sabrina erano dovuti rimanere a casa perchè mio fratello, il genio si era rotto la clavicola, mentre cercava di arrampicarsi su un albero.  Doveva salvare uno scoiattolo, che poi si è rivelato un topo di campagna e gli aveva morso un dito, sentendosi attaccato e intimidito dal mio povero e stupido fratellone.

In ogni caso stavo cercando i miei asciugamani, ma non li trovavo. probabilmente li aveva accidentalmente presi Nico per asciugarsi, per cui ho iniziato a frugare nella sua valigia alla ricerca dei suoi e sapete cos'ho trovato?!

Due biglietti dell'aereo per Londra.

Uno intestato a lui e uno ... ad una certa Carla Vattelapesca (non è il cognome, quello non me lo ricordo!) 

Il punto è che ho sempre desiderato andare a Londra! ma a parte questo, ero io la sua ragazza per quale dannatissima, oscura ragione quel biglietto non era intestato a me? In quel momento capii che forse Nicolas, nonostante fosse impensabile, non mi era fedele.

Al momento volevo entrare in bagno e affogarlo sotto la doccia. Ma mi costrinsi a calmarmi e a pensarci su, forse c'era una spiegazione. 

Chiusi la valigia mentre una sensazione di panico mi imperversava le viscere. Avevo una maledetta voglia di piangere e picchiare qualcuno. Com'era possibile che dopo tutti questi anni passati assieme lui avesse potuto farmi una cosa del genere?

Aveva detto che mi amava giusto sei anni fa e con i nostri alti e bassi eravamo durati fino a...a quando? 

Da quanto tempo andava avanti questa storia con Carla? Solo il nome mi disgustava, probabilmente era bellissima ma sicuramente una zoccola che aveva portato il mio Nicolas al peccato. Non volevo giustificarlo, non l'avrei perdonato e avrebbe subito la mia vendetta. 

"Piccola" per un attimo mi persi nel suono della sua voce che da un po' di anni era maturato del tutto, assumendo un tono caldo e ruvido che mi faceva impazzire, soprattutto quando mi sussurrava nell'orecchio. Ma la rabbia per il presunto e probabile tradimento presero il sopravvento e gli risposi male.

Nico ignorò il mio tono seccato "Hai fatto la valigia?"

"Se tu ti muovessi a lavarti potrei finirla!" replicai stizzita battendo i piedi per terra. Lo sentii sospirare e uscire dalla doccia.

La porta del bagno si spalancò e lui uscì avvolto solo di un asciugamano, mio tra l'altro.

"Si può sapere che succede?" mi chiese con un sopracciglio sollevato e squadrandomi alla ricerca di un particolare che gli facesse comprendere cosa avesse fatto.

Certo, figurarsi se si aspettava che lo avessi scoperto.

Avrei voluto sputargli addosso tutte le cattiverie che avevo in mente, ma la voglia di una vendetta premeditata mi costrinse ad attendere. Ok, anche la vista di lui mezzo nudo aveva fatto la sua parte; minima s'intende.

"nulla" risposi senza guardarlo "Ho bisogno di una doccia e sono stanca! Devo ancora preparare un sacco di cose per la festa di fine anno della scuola materna!"

"Ma la festa è a giugno!" ribattè lui scettico, trattenendo un sorrisetto che mi fece innervosire ulteriormente.

"Forse non conosci il concetto, ma a me piace prendermi per tempo!" lo attaccai pur consapevole della baggianata che mi ero lasciata uscire.

"Come vuoi. Se vuoi ti aiuto io con il cartellone. Me la cavo a dipingere" cercò di essere accondiscendente alimentando ulteriormente la mia rabbia.

"Non ti conviene avvicinarti al pennello o lo intingo nel marrone e te lo infilo nel ..."

"Si può sapere cos'hai?"  mi interruppe lui avvicinandosi a me e cercando di prendermi le mani. 

"Niente che ti possa interessare!"

"Piaci ai vampiri?"

"NON HO IL CICLO! " gridai mentre lo spingevo lontano.

Come diavolo si permetteva di fingere di preoccuparsi per me? Pensava di potere tenere i piedi in due staffe?

"Come vuoi!" sbottò lui vestendosi e poi lasciandomi da sola nella camera. 









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