A VOLTE PRENDERE UN GELATO PUO' ESSERE RISCHIOSO

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"Nicolas.."

Non risponde ma continua a camminare dritto per la sua strada. ok, lo sapevo! Si è arrabbiato! tutta colpa di mio papà e del suo spettacolino volto a intimidirlo. Sono sicura che mi odia, penserà che siamo una famiglia di squilibrati mentali, il che è vero, ma io non voglio che mi molli perchè mio papà ha problemi mentali.

"Nico.." lo imploro di girarsi ma lui, a passo deciso, varca il cancello lasciandomi indietro. Fatico a tenergli il passo perchè non mi sono resa conto di non aver indossato le scarpe per cui sono scalza sul marciapiede e i miei piedi sono ultra sensibili. Maledetti, li ho abituati troppo bene con quelle babucce enormi a forma di cervo o balena che indossavo tutto l'inverno. E ora, per colpa della mia sconsideratezza, non riesco a raggiungere il mio ragazzo che marci imperioso verso.. non ho idea di dove stia andando. Sembra voglia allontanarsi il più possibile dalla mia dimora.

Sopporto il dolore, stringo i denti e accenno una corsetta per raggiungerlo. Giustamente non guardo dove metto i piedi, quindi perchè dovrei stupirmi se sento un dolore lancinante alla pianta del piede?!

"Nico, mi dispiace!" esclamo sicura di morire perchè il dolore è troppo forte per essere causato da un semplice ed innocuo taglietto. "So che mi odi, ma non abbandonarmi qui!" grido più forte e finalmente lo vedo girarsi.

ha un'espressione stupita dipinta in faccia e non sembra arrabbiato ma solo confuso.

"Perchè dovrei odiarti?" mi domanda tranquillamente trattenendo una risata. "Stavo semplicemente scappando perchè pensavo fosse offensivo scoppiare a ridere dopo la sceneggiata che mi ha fatto tuo papà!" mi spiega tornando indietro.

Ma chi vogliamo prendere in giro? Nicolas è troppo perfetto per arrabbiarsi per una cosa simile, ho proprio una grandissima fiducia in lui, insomma.

"Ti sei fatta male?" improvvisamente, grazie al cielo, si rende conto che sono seduta per terra con un piede tra le mani. Si china verso di me e guarda cos'ho che mi punge.

"Laugh, sei una persona impressionabile?" mi domanda con la faccia corrucciata in una smorfia di preoccupazione.

"Abbastanza." rispondo sinceramente. Cioè spero di aver risposto in maniera decente ma il dolore mi deforma le parole per cui non sono sicura di cosa abbiano prodotto le mie corde vocali.

"Allora è meglio che non ti guardi il piede, perchè hai un chiodo infilato nel bel mezzo della pianta." risponde un po' agitato.

"COSA?" grido come una pazza. Il mio povero piccolo piedino, infilzato da un brutto chiodo cattivo? Ma spiegatemi che è il genio che non ha altro da fare che seminare chiodi su un cavolo di marciapiede. Qui ci camminano i bambini!

Si, ma loro indossano le scarpe!

"Calmati, agitarsi non serve a nulla piccola.Respira su!" mi cerca di tranquillizzare Nicolas mentre prende il telefono.

"STAI CALMA?! MA MI PRENDI IN GIRO? HO UN CAVOLO DI CHIODO GRANDE QUANTO LA TUA GAMBA INFILATO SUL MIO DOLCISSIMO ED ESILE PIEDE. COME DIAMINE FACCIO A  STARE TRANQUILLA?"

Nicolas mi fa segno di stare zitta mentre chiama un'ambulanza.

"Ti fa male?" mi domanda tenendomi il piede sollevato.

"No, anzi: se mi fai un favore vai a cercare un altro chiodo e infilamelo sull'altro piede. Non vedo l'ora di avere questi piercing innovativi! Sarò invidiata da tutti!" sbotto sarcastica e irritata.

Nicolas scoppia a ridere "Dai, piccola. Adesso arriva l'ambulanza e togliamo il chiodo."

Metto il broncio e incrocio le braccia al petto. Il piede mi fa davvero un male boia.

Laugh, ridi! (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora