Siamo a casa di Elia.
Questa calma è strana, non ci sono abituato. Gli scontri, gli insulti, quello sì, ma un Elia tranquillo mi spiazza completamente.
Aurora è sul suo divano a gambe incrociate, sta organizzando il nuovo progetto per il ristorante. L'ho aiutata un po' con i conti e riaprire il ristorante sembra fattibile, tuttavia la soluzione più economica è trovare un nuovo locale. La vedo smanettare al PC, con gli occhiali è ancora più bella, se possibile.
Elia sta cucinando, abbiamo deciso di passare la serata insieme, una specie di esperimento per capire se possiamo funzionare.
Sono nervoso, spero di non deluderli mai più.Mi avvicino a Elia, lo stringo da dietro. All'inizio si irrigidisce, so che non si fida più di me, e fa un male cane, tuttavia non posso biasimarlo perché l'ho ferito troppe volte. Magari con il tempo riuscirò a dimostrargli che loro due sono tutto per me, ma per il momento non mi resta che sperare.
"È quasi pronto" Gli bacio la schiena nuda, i suoi muscoli si tendono.
Mi volto verso Aurora quando la sento smettere di picchiettare sulla tastiera del computer, ci sta guardando in modo talmente triste...
"Amore, stai bene?"
"Cazzo, devi davvero smetterla con questa frase"
Elia si volta e osserva Aurora, incrociando le braccia al petto."Che hai che non va, nana con le tette?"
Un sorriso malinconico si affaccia sul volto di lei, c'è qualcosa che non va, qualcosa che fino un attimo fa non c'era, ne sono certo.
"È che voi siete così uniti, mi sento un po' il terzo incomodo"
Uniti? È già tanto se sono riuscito a mettere piede qui dentro, e lo devo solo a te."Ma che cazzo stai dicendo" Elia si spazientisce, arriva di fronte a lei e la tira su dal divano.
"Guardami, questa cosa -indica noi tre- non potrebbe esistere senza di te"
Lei non sembra convinta.
"Sono l'ultima arrivata" Sussurra, ma la sentiamo benissimo entrambi.
"Noi ti amiamo" Dico semplicemente, anche se in parte posso capire come si senta. Il fatto che io ed Elia ci conosciamo da tutta la vita e che lei non ci conosca ancora del tutto la fa sentire indietro e una relazione come la nostra non può funzionare se non siamo tutti alla pari.
Guarda Elia, poi abbassa la testa e annuisce. È appena successo qualcosa, ma non capisco cosa."Seriamente, è colpa mia?" Mi avvicino a loro e cerco di capire, Elia si passa una mano nei capelli.
"Mi dispiace" Dice lei.
"Sei una vera idiota, è ovvio che ti amo, ti servono davvero queste due parole del cazzo per convincerti?"
Ah ecco, quell'idiota non le aveva mai detto che l'amava.
Questo è un altro pezzo del puzzle che Aurora ancora non conosce del tutto, Elia non è bravo con i sentimenti, davvero, è un emerito coglione.
"Non è solo questo, comunque. Ogni volta che vi guardo è come se vedessi un meraviglioso quadro... Di cui sono solo la cornice" Le spuntano le lacrime agli occhi, Elia perde completamente il controllo."Vai a spegnere il fuoco" Me lo ordina proprio, prima di spingere Aurora sul divano. Quando torno a girarmi lui la sta sovrastando, sembra incazzato nero.
"Ti devo fare un disegnino? Voi siete miei, non puoi decidere di mollare ogni volta che hai paura o che le tue insicurezze di merda ti esplodono in testa. In una relazione si parla e si risolve"
Mi sento colpito nel vivo.
Mi avvicino, mi siedo sul divano, Aurora sta piangendo.
"Non so se posso farlo"
"Con te, o con nessuno"
Elia non ammette repliche e onestamente lo capisco. Questa sensazione di impotenza, mentre lei dice che non può farlo, mi fa capire in parte quanto dolore ho causato a lui.
Quanto deve essersi sentito distrutto ogni volta che decidevo di mollare?"Amore, lo stupido ha ragione. Questo quadro non esiste senza di te. Lui non si fida più di me, e ha ragione, e io senza di te non ho la forza per combatterlo. Con te, o con nessuno" Ripeto le parole di Elia, sperando che le comprenda seriamente.
Lui si tuffa sulle sue labbra, la divora letteralmente.
"N-non riesco... A respirare"
"Non me ne frega un cazzo"
Tiro via Elia, che altrimenti non si staccherebbe più. È per questo che ci completiamo solo in tre, l'uno arriva dove non lo fa l'altro.
Aurora si tira su, è un pasticcio di lacrime e saliva.
"Devi smetterla di essere così irruento" Rimprovero quel testone sempre troppo impulsivo.
"Non la devi spaventare"
Solo ora si rende conto, con il suo passato poi, so esattamente dove bloccarlo.
"Mi dispiace, non volevo farti paura" Si siede accanto a me, con la testa tra le mani."Ho fatto un casino, scusatemi" Lei è mortificata, ma io riesco a vedere il quadro generale.
Tutti qui abbiamo paure e desideri, tutti e tre un carattere particolare, non sarà facile gestire tutto, ma l'amore c'è, ed è immensamente forte."Siete due teste di cazzo" Mi esce fuori, manco avessi il vocabolario delle volgarità di Elia tra le mani.
Mi guardano entrambi stupiti, come se fossi un chierichetto che ha detto una brutta parola.
"Che c'è?" Scoppiano a ridere e in qualche modo riesco a sedare la situazione.Per fortuna divina riusciamo a mangiare senza scannarci a vicenda e alla fine decidiamo di dormire tutti insieme da Elia. Stiamo parecchio stretti perché lui prende quasi tutto lo spazio nel letto, con il suo metro e ottanta pieno di muscoli.
Mi fa strano tornare in questa stanza, in questo letto. Mi viene in mente quando abbiamo scelto insieme i mobili, quando abbiamo dipinto le pareti, delle giornate trascorse con niente in casa ma con tantissimo amore.
Mi mancano terribilmente quei momenti, ma so che non posso correre troppo, devo ricostruire la fiducia un passo alla volta."Domani devo andare in palestra" È buio pesto, la voce di Elia riempie la stanza.
"Posso venire con te? Tanto sono disoccupata al momento"
Sta cercando di fare pace, in un modo talmente goffo che la trovo tenerissima.
"Io domani sono in azienda, ma ad Aurora farebbe bene fare un giro con te"
Lancio la pietra, sperando che Elia non sia troppo di pessimo umore.
"Perché vuoi venire?"
E no, non molla il bastardo.
Sento Aurora sospirare e cercare di voltarsi, siamo un groviglio di gambe e braccia.
"Perché voglio sapere tutto di te"
Giuro che se non cede nemmeno ora lo pesto a morte.
"E va bene, cazzo. Riesco a vedere gli occhioni dolci che mi stai facendo anche al buio"
Stringo Aurora da dietro, che è giusto al centro tra di noi.
"Vi amo più di tutto"Il mio cuore ormai non è più mio da un pezzo.
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Con te o con nessuno.
RomanceL'amore supera ogni ostacolo, così ci raccontano sempre, tuttavia a Elia sembra una gran stronzata. L'amore della sua vita decide di mollarlo perché non riesce ad affrontare più gli ostacoli della loro relazione proibita. Edoardo è fermamente convin...