Aurora🔴

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Ho fatto un casino con Elia, sono una vera idiota.
Vedere la delusione nei suoi occhi mi ha spezzato il cuore, voglio rimediare a ogni costo.
Edoardo è già andato via, sono le sette e trenta del mattino. Ha dato un bacio a entrambi ed è scappato a lavoro. Non ho potuto non notare il suo sguardo malinconico quando ha posato le labbra su Elia, che tutt'ora ancora dorme.
Questo testone è troppo orgoglioso, ma so che ha le sue ragioni.
Vedere Edoardo in quello stato ha stretto una morsa sul mio cuore, odio vederlo ferito.

Mi stiracchio, prendendo finalmente spazio nel letto. La luce del mattino invade la stanza dalla finestra sul lato di Elia. Ha le ciglia lunghe, un neo nell'incavo tra il naso e la guancia. Divoro con gli occhi ogni singolo centimetro scoperto che vedo, vorrei davvero conoscerlo più profondamente.
Il mio sconforto è nato proprio da questo, ieri sera. Vederli abbracciati, in un momento tanto intimo, mi ha fatto sentire di troppo, come se fossi la spettatrice e non parte attiva della faccenda.
Voglio conoscerli, scoprirli, voglio recuperare il tempo in cui non li conoscevo.
Accarezzo il volto di Elia, che alla luce del mattino sembra un dio greco. Mi piacerebbe tanto disegnarlo, un giorno.

Il mio tocco lo sveglia, i suoi occhi blu si aprono verso di me.
Bello, bello da morire.
"Buongiorno"
Mi risponde con un mugugno non ben definito, che mi fa sorridere.
"Sei il tipo che odia la gente che parla al mattino?"
Un altro mugugno, penso di assenso.
Smetto di parlare, voltandomi a pancia in su, lui si stranisce e mi trascina al suo fianco. È caldissimo.
Struscia il naso sul mio collo, ci lascia un bacio.
"Sei perfetto per l'inverno, sei bollente" Mi accuccio voltandomi verso di lui, è talmente buono il profumo della sua pelle.

Gli lascio tanti piccoli baci sul petto nudo e con le dita gli faccio i grattini sulla schiena, i suoi muscoli rispondono a ogni singolo tocco.
"Non lo sai che non bisogna toccare così un uomo di prima mattina?" Ha la voce roca, profonda.
Sento l'eccitazione correre lungo tutta la mia spina dorsale e fermarsi giusto in mezzo alle cosce.
"Quanto cazzo sei bello Elì"
Non posso trattenermi, semplicemente non posso. Chi ci riuscirebbe al posto mio?
Lui infila una mano sotto il piumone e mi tocca il culo, sento chiaramente la sua erezione attraverso i boxer.
Non posso fare a meno di ansimare nel suo orecchio.

"Cazzo, cristo" Infila una mano nelle mie mutande e mi penetra subito con un dito, è irruento ma lo amo anche per questo.
Comincio a muovere il bacino avanti e indietro, toccando il suo dito prima, la sua erezione poi.
Anche lui comincia ad ansimare.

"Ti voglio così tanto" Gli confesso, anche se non so bene come gestire questo momento. L'ultima volta che ho fatto sesso è stata due anni fa.
Penso che se glielo dicessi si metterebbe a ridere.

Mi sale addosso, buttando per aria qualsiasi cosa ci impedisca di vederci, vestiti e coperte.
Resto nuda di fronte a lui, per la prima volta senza vergogna. In lui non c'è niente che mi porti a pensare che il mio corpo non vada bene, mi guarda come se stesse per mangiarmi.
"Ho bisogno di entrare dentro di te" La sua voce di primo mattino è davvero diversa, scura e roca, non riesco a dirgli di no.
Afferra dei preservativi dal comò nel suo lato e ne indossa uno con scioltezza. È inevitabile chiedermi quante donne - o uomini- abbia avuto, ma scaccio questo pensiero perché di certo la risposta non mi piacerebbe.

Entra in me all'improvviso, senza troppe cerimonie. Mi scappa un urlo incontrollato, lui stringe i miei capelli tra le mani.
"Cazzo, così stretta"
Ovvio coglione, non scopo da secoli.
Cerco di rilassarmi sotto il suo assalto perché so che se non lo faccio mi farà male, anche se involontariamente.
Porto una mano al suo petto, la faccio scorrere verso il suo collo. Lui è immobile, penso per trattenersi o per farmi abituare a quel mostro che ha tra le gambe.
"Stai bene?" Mi viene da sorridere.
"Sembri Edo adesso" Mi guarda sorpreso, poi ridacchia.
"Merda, sto inguaiato" Lo bacio allungandomi verso di lui, i suoi occhi blu sono magnetici.
Comincia a muoversi e il piacere mi invade, è una sensazione potentissima.

"Più forte, vai più forte"
Non l'avessi mai detto. Comincia a pompare come un dannato, dentro di me, ansimando sul mio seno.
"Queste tette sono giganti"
Gli tiro i capelli, comincio a muovere il bacino verso di lui.
"Ancora" Lo sfido e lui accetta subito la mia provocazione.
Mentre si spinge verso di me come un dannato afferra il cellulare e fa partire una videochiamata verso Edoardo, che risponde al terzo squillo.
"Cazzo, questa è tortura però" Ribalto gli occhi all'indietro quando sento le sue dita fare piccoli cerchi attorno al mio ano, senza però fermarsi un secondo dal martellare la mia vulva.

"Toccati" Elia comanda a Edo.
"Ho una riunione tra dieci minuti"
"Ti bastano, lo sai benissimo"
"Che pezzo di merda che sei"

Mi metto a ridere ed Elia mi zittisce con una stoccata più forte delle altre.
Mi afferra per la nuca e comincia a leccarmi la bocca.
"Questa nana tentatrice si è strusciata su di me" vedo Edoardo slacciarsi i pantaloni e cominciare a toccarsi, penso di stare per morire.
Elia mi volta a pancia in giù e mi penetra nuovamente, ogni affondo mi fa strusciare contro le coperte, mi manca l'ossigeno nei polmoni.
"Più forte" Stavolta è Edoardo a chiederlo.
Elia esegue immediatamente, sento le mie viscere in fiamme.
Mi tira per i capelli e mi infila la lingua in bocca, prima di voltarmi verso il cellulare.

"Guardalo"

È talmente passionale, mi sta facendo impazzire. Le sue provocazioni sporche mi fanno bagnare come mai prima d'ora.
Guardo Edoardo, sembra nella stessa situazione, è evidente quanto Elia riesca a infuocarci entrambi.
Per pura provocazione spingo indietro il sedere, assecondando le sue spinte.

"Dio"

Non dice altro, ma spinge come se ne valesse della sua vita.
Edoardo continua a toccarsi, aumentando la velocità.
Strozza il suo sesso fino a congestionarlo, mi viene subito voglia di assaggiarlo.
"Ti voglio Edo" Lui ribalta la testa indietro e viene in modo convulso.

"Te l'avevo detto che non duravi un cazzo" Elia se la ride, Edo gli fa il medio.

Con te o con nessuno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora