Ho fatto un sogno strano stanotte.
C'era una donna sopra di me, mi cavalcava come una dannata, alle sue spalle Edoardo che mi guardava con disprezzo.
Non so quanto sia durato quel sogno, fatto sta che mi sono svegliato con l'alzabandiera.
Sbuffando mi dirigo in bagno per occuparmene, ficcandomi dentro la doccia con ancora i boxer infilati -mio unico pigiama-"Questa storia delle seghe deve finire, cazzo" Dirlo ad alta voce magari mi aiuta a rendermi conto che diventare braccio di ferro sarà il mio futuro se non trovo alternativa.
Ora mi prendo in giro anche da solo, è patetico.
Cerco di fare un fretta ma mi ritornano in mente i flashback del sogno e solo in quel momento comincio a pompare più forte il mio sesso congestionato e riesco a svuotarmi.È uno schifo vivere così, davvero.
Non ho più il controllo su niente, nemmeno sul mio corpo.Mi lavo velocemente e mentre mi strofino i capelli con l'asciugamano mi guardo allo specchio, il mio sguardo è proprio spento, non so come faccia la gente a non notarlo, ma del resto, sono tutti impegnati a curare le loro ferite per vedere quelle altrui.
Mancano due giorni alla vigilia di Natale e l'ansia mi sta mangiando, non so davvero come cazzo comportarmi.Posso salutarlo o mi scaccerà?
Posso parlarci o mi manderà a fanculo?
E perché poi dovrebbe farlo?Potrei continuare tutto il giorno, aggiungendo le seghe mentali a quelle fisiche, ma decido che non è il caso di torturare me stesso, ci pensa già Edoardo per quello.
Da quando ci siamo lasciati l'unica persona che è riuscita ad attirare la mia attenzione è la tettona del locale, l'altra sera. Il suo sguardo ancora mi è impresso nella testa, spocchiosa del cazzo.
Prendo il telefono e compongo l'ultimo numero femminile digitato, non ricordo nemmeno il suo nome, voglio solo dimenticare la miseria della mia vita, la tettona, Edoardo, tutti.
"Pronto?" Voce sottile e leggermente assonnata, Pamela? Penelope? Come cazzo si chiamava?"Ciao... Cara, sono Elia"
Comincia a dirmi di essere felice di sentire la mia voce, che da quando l'ho scopata non fa altro che toccarsi e pensare a me.Sapessi, bella mia.
"Allora, quando ci vediamo?" La mia voce da stronzo la convince subito.
Due ore dopo sono ficcato dentro di lei.
Mi ha ripetuto il suo nome nell'ascensore dell'hotel che ha scelto e anche tra un bacio e un altro sulla porta della stanza ma è come se il mio cervello non riuscisse a memorizzare informazioni tanto inutili.Non riesco nemmeno a venire come vorrei.
"Più forte Elia!" Mi urla nell'orecchio, così le tappo la bocca perché la sua voce squillante mi urta i nervi.
Vorrei solo poter avere una scopata normale, senza dover pensare a Edoardo per riuscire a svuotarmi, tuttavia sembra impossibile perché sono costretto nuovamente a riaprire il cassetto dei ricordi..."Oh, dai vieni che facciamo tardi!"
Lo vedo uscire dal bagno in una nuvola di vapore, Edo adora fare la doccia bollente, anche se spesso la fa così calda da far diventare la pelle della sua schiena rosso acceso.
"Lo sai che il cesso è il mio momento di relax, perché devi rovinare la mia pace?"
Mette un broncio talmente bambinesco che scoppio a ridere. Non mi interessa essere già vestito come un damerino per quello stupido evento di beneficenza a cui suo padre mi costringe a partecipare, mi avvicino comunque a lui, ancora bagnato fradicio e con solo un asciugamano in vita e uno a frizionargli i capelli.Lui indietreggia, forse ha letto il desiderio nel mio sguardo.
"Tu hai rovinato la mia pace dal giorno uno" Gli confesso.
In effetti da quando l'ho conosciuto non c'è stato giorno in cui la mia vita non sia un vero casino.
Il mio cuore poi, lasciamo perdere."Non ci provare!" Mi intima, con una mano sul petto.
"Ti bagnerai i vestiti" Mi fa notare, ma francamente non me ne frega proprio un cazzo."Sei nudo davanti a me, che pretendi?"
Ho la voce arrochita dal desiderio, cerco di schiarirmela ma con lui davanti tutto nudo e bagnato è davvero difficile.Difficile anche solo respirare, in verità.
"Non potevo fare la doccia vestito" Gli sorrido, il suo tono mi fa intuire che sta per cedere, lo conosco troppo bene.
Mi avvicino più lentamente, infilando l'indice nell'asciugamano che tiene appuntato in vita.
Non lo tiro via, semplicemente lascio vagare il dito come se non lo stessi provocando."Cazzo Elì" abbassa la testa sul mio petto, il suo profumo mi fotte il cervello.
"Sei troppo bello Edo, sto impazzendo"
I suoi capelli bagnati inzuppano la mia camicia immacolata e stirata da poco, adoro vedere quanto gli sforzi del padre vadano a puttane proprio grazie al figlio, mi provoca un perverso piacere.
Mi bacia il collo e mi rendo conto di aver vinto anche questa battaglia, l'asciugamano non basta a coprire la sua erezione evidente, so cosa prova perché lo sto provando anch'io.
"Bello, bello" Continuo a ripetergli nell'orecchio, mentre il mio indice viene affiancato da tutto il palmo, che piano scende giù e gli afferra il cazzo."Devi smetterla di provocarmi" È un sussurro roco quello che mi rivolge, siamo ormai troppo oltre per poter tornare indietro.
Gli strattono via l'asciugamano, affiancandolo all'altro già sul pavimento.
Lui mi sbottona la camicia, frenetico, lasciando baci umidi su tutto il mio petto.Se lo prendessi in questo momento probabilmente finirebbe in rianimazione.
Prendo due respiri profondi, gli tiro i capelli dietro la nuca portando il suo viso di fronte al mio. Gli lecco le labbra e gli vedo la lussuria chiaramente nelle iridi.
"Ti amo, bastardo" Mi dice.
Gli sorrido sulla bocca e poi lo divoro di baci.Un acuto che non c'entra niente con i miei ricordi mi riscuote, vedo la realtà per quella che è: la tipa sotto di me sfatta e sfinita, io che sono venuto senza nemmeno rendermene conto, solo perché pensavo di toccare e baciare il mio uomo.
Odio tutto questo, sto cominciando a odiare anche me stesso perché senza di lui non riesce a fare nemmeno le cose basilari, come avere un orgasmo decente.
Mi tiro via da lei e mi stendo a pancia in su, mi affiorano le lacrime agli occhi e non riesco a fermare dei singhiozzi che mi partono direttamente dal petto.
"Ehy, stai bene?"
Porto un avambraccio sul viso, cercando di coprire la mia debolezza.Ho voglia di urlare, ho voglia di vomitare, ho seriamente voglia di andare a prenderlo a pugni fino a rompermi le nocche delle dita.
La ragazza mi sfiora un braccio e le dico di non toccarmi, poi mi chiudo in bagno, sconfitto per l'ennesima volta da ricordi troppo felici e che non riavrò mai più."Se solo sapessi il male che mi stai facendo, smetteresti di farlo?"
Chiedo ad alta voce, ma lui non c'è e la stanza è tristemente vuota, proprio come me.
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Con te o con nessuno.
RomanceL'amore supera ogni ostacolo, così ci raccontano sempre, tuttavia a Elia sembra una gran stronzata. L'amore della sua vita decide di mollarlo perché non riesce ad affrontare più gli ostacoli della loro relazione proibita. Edoardo è fermamente convin...