Edoardo

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Ho fatto un casino, un grosso casino.
Avevo troppa voglia di stringere Aurora, mi sono fatto prendere dal momento, senza pensare minimamente che quel coglione mi avrebbe spiato.
Lo rintraccio subito, vedo la furia nel suo sguardo.

"Che cazzo pensavi di fare, eh? Hai un cuore nel petto, bastardo?"
Non posso dargli torto, a parti inverse starei una merda anche io.

"Mi dispiace, io non ho pensato che..."

"Già, non hai pensato, tu non pensi mai a un cazzo!" Comincia a urlare e alcune teste si girano nella nostra direzione, lo prendo per un braccio e con non poca fatica lo trascino nei corridoi della villa, spero che da qui le urla non siano udibili.

"Te la sei scopata?" Sospiro, so che ormai è partito per la tangente e finché non avrà le risposte che vuole non la smetterà. Non posso permettere che rovini le festività a tutti, Aurora compresa.

"No, non ancora" Cerco di essere il più sincero possibile, perché so quanto Elia detesti le bugie.

"Non ancora..." È un sussurro, ma lo sento benissimo. So che gli sto facendo del male in questo momento, ma prima o poi sarebbe successo, perché ad Aurora non posso rinunciare.

"Da quanto la conosci, otto secondi? E già la tratti come se fosse la tua fidanzatina. Ora capisco perché di notte non tornavi, perché eri così concentrato con questo catering di merda, che schifo, cazzo"

Si passa una mano sulla faccia, cominciando a camminare avanti e indietro.

"Lo sa almeno che ti piace il cazzo?"
Vuole ferirmi, è la sua autodifesa. Siamo cresciuti in simbiosi, so esattamente quali armi ha intenzione di usare contro di me. Malgrado questo non riesco a non sentirmi ferito.

Scuoto la testa, lui si mette a ridere.

"Cosa sono, il tuo sporco segreto?"
Abbasso la testa, guardandomi le scarpe, per un secondo, un solo secondo, vorrei che capisse come mi sento, ma so che non succederà mai.

"Io ti amo Elia, questo non cambierà mai, ma sento qualcosa di forte per lei" Rialzo la testa, sono estremamente convinto delle mie parole e voglio che gli entrino un testa una volta e per tutte.

"Ma ti senti? Che puttanate stai dicendo? Ci ami entrambi?" È sconvolto, non so quanto tempo riuscirà a trattenersi prima di prendermi a pugni, ma ormai la frittata è fatta, non si torna più indietro.

"Non è qualcosa che posso controllare, mi dispiace"
Sto sfidando il suo autocontrollo, lo so bene.

"Mi fai schifo, seriamente mi viene da vomitare. Quella puttana uscirà di qui carica di meraviglie, te l'assicuro"

E no, non te lo concedo.
Mi avvicino a passo svelto a lui, prendendolo per la gola. È più grosso di me, ma sono abbastanza incazzato da riuscire a contrastarlo, almeno credo.

"Non devi ferirla, non provarci Elia"
Lui sorride, il viso gli sta diventando viola per lo sforzo di respirare.

"Mi stai facendo eccitare"
Mi mette una mano sul culo e mi stringe a sé, sento chiaramente la sua erezione attraverso i pantaloni.
"Cazzo, sei un pervertito" Prende lo slancio verso di me e mi schiaccia contro il muro, mi tocca in mezzo alle gambe.

"Mi sa che siamo in due" Merda, sono eccitato anch'io.

"Non posso farle questo" Dico soltanto, il suo sorriso di scherno gli muore sulle labbra.

"E a me sì?"
Non so davvero rispondergli, è come se il mio cuore fosse diviso in due perfette metà, una per Elia, l'altra per Aurora... E niente per me.

Dei passi lungo il corridoio ci impongono di staccarci velocemente, una cameriera ci passa accanto e cogliendo la palla al balzo mi allontano immediatamente da lui.

Alle venti siamo tutti seduti a tavola, il mio sguardo passa da Elia ad Aurora, che fa l'andirivieni tra la sala e la cucina.
Quando serve Elia ho sempre un moto d'ansia, temo in ogni momento, ma poi lei mi guarda e mi sorride e in qualche modo il mio cuore si calma, come se mi dicesse 'sono sempre io e tu sei sempre tu, va tutto bene'

Per quanto riguarda Elia è stranamente silenzioso, mangia fissandomi di tanto in tanto, cosa che mi preoccupa enormemente perché quando è silenzioso diventa cattivo.
Dopo circa mezz'ora lo sento chiamare Aurora per la quarta volta di fila, lamentandosi di una stronzata. Punire lei per colpire me è la cosa più infantile che possa fare.

"Possiamo goderci un pasto in santa pace? Te la scopi più tardi la cameriera" Ci voltiamo tutti verso mio padre, io sono esterrefatto. Non credo di averlo mai sentito dire parolacce davanti ad altre persone, deve essersi davvero spazientito.
"Chi, questa? Si sarà passata mezzo paese per essere qui stasera"
Sono livido di rabbia, vedo Aurora tremare visibilmente, quello che le stanno facendo mio padre ed Elia non è giusto, lei non se lo merita.

"Elia, ora basta" Interviene Francesca, sua madre. Lo vedo sussultare, forse si sta rendendo conto solo ora della situazione.
Si scusa con Aurora ma lei guarda me, come se si aspettasse una mia difesa.
Probabilmente avrei dovuto intervenire, ma Elia è sul filo del rasoio e so che finirebbe in rissa, lei purtroppo non lo capisce perché sono un idiota pieno di segreti.

A fine cena ci alziamo tutti con un sospiro di sollievo, esco dal retro e mi sembra di essere approdato alla vera festa. Francesca ha concesso a tutta la crew il giardino esterno, chiuso nel patio, per poter passare insieme le festività anche se a lavoro. È davvero una brava donna, non ho mai capito cosa ci trovi in mio padre.

Aurora è intenta a mangiare quando mi vede, si pulisce le mani e beve velocemente. Tutto attorno al patio è pieno di luci, anche se fa freddo sembra ci sia più calore qui che dentro la villa.
C'è musica natalizia, Sara e Domenico indossano dei maglioni con le renne, Aurora ha appuntato in testa un fermaglio con le luci colorate. Perfino quella che credo si chiami Monica, che a dirla tutta un po' mi intimorisce, sembra felice e spensierata.

"Ma cosa hai creato qui?"
Stringo Aurora tra le braccia, fregandosene altamente del giudizio degli altri per la prima volta nella mia vita, ho troppa voglia di stringerla.
Lei non dice niente, si vede che si fida ciecamente di loro, del resto non stiamo facendo niente di male.
Vedo Elia uscire per fumarsi una sigaretta, è poco distante da noi. Mi fulmina con lo sguardo ma ormai il danno è fatto, non posso fingere che Aurora non esista se il cuore mi esce dal petto ogni volta che la vedo.

"Mi dispiace tanto per prima, davvero. So che avrei dovuto intervenire ma sono già ai ferri corti con mio fratello e sarebbe finita male"
Alza il viso verso di me, non sembra arrabbiata.
"Ho la sensazione che tuo fratello ti intimidisca, in qualche modo"
Non ha tutti i torti, in certi momenti Elia è davvero imprevedibile.
"Comunque è tutto a posto, so quanto sia difficile avere a che fare con la propria famiglia" È un sorriso malinconico quello che mi rivolge, forse non sono quello adatto per proteggerla.

Da lontano vedo Elia camminare nella nostra direzione, nello stesso momento Sara ci fa notare che siamo sotto al vischio, non ci penso più di tanto, malgrado lo sguardo di fuoco di Elia, prendo il viso di Aurora e la bacio con tutto l'amore di cui sono capace, lei non merita niente di meno della perfezione e non mi farò condizionare da Elia, lasciandola indietro.


Note*
Ci stiamo avvicinando al drama (come se non ne avessimo avuto abbastanza) tenetevi pronti 🤣

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