Quando torno da Elia, la sera, quei due hanno litigato. Aurora è incazzata nera per qualcosa mentre lui sorride con il suo solito fare da stronzo.
"Che le hai fatto?" Gli sussurro dopo averlo baciato.
"Ma niente, solo uno scherzo innocente..."Conosco benissimo i suoi scherzi del cazzo, capisco perché Aurora sia tanto arrabbiata.
Una volta per ripicca mi mise i ragni nel letto, avevo quindici anni.
Un altra volta ancora decise che era un ottima idea lasciarmi mezzo nudo in balcone per due ore e mezza.Vado da Aurora e le do un bacio, almeno con me non sembra incazzata nera.
"Amore stai b..."
"Non cominciare Edoardo"
Rettifico, è incazzata con il mondo.
Ritorno in soggiorno da Elia, sconfitto.
"Hai ottenuto qualcosa?" Stronzo, è tutta colpa tua.
"Niente, penso che ti voglia morto"
Ridacchia, il pezzo di merda, poi mi racconta della loro giornata, da una litigata con un suo ex fino alla doccia gelata."Sei proprio uno stronzo patentato"
Si pavoneggia, ne va fiero.
Torno da lei cercando di ammorbidirla un po', visto che almeno io non c'entro un cazzo.
"Amore, mi sei mancata tanto oggi"
Mi guarda, ma non cede.
Si è rintanata in camera da letto, sembra un baco da seta per come si è arrotolata nelle coperte.
Mi stendo accanto a lei, mi avvicino cauto perché so che potrebbe attaccare in qualsiasi momento.
"Domani ti va di venire con me in ufficio? Non sarà entusiasmante come insultare gli ex di Elia ma almeno starai tranquilla. Puoi portarti il computer per lavorare al progetto del ristorante"
Mi osserva dubbiosa, ma annuisce.
"Però stasera torno da Monica" Lo fa per dispetto, lo so perfettamente. Annuisco cercando il compromesso.
"Ora me lo dai un bacio però?"
Finalmente sorride, sciogliendo il groviglio di coperte.
Mi tolgo le scarpe e mi infilo sotto con lei, che ci copre fin sopra la testa."Mi dispiace, non volevo prendermela con te"
"Puoi prendertela con me tutte le volte che vuoi"Il loro odore è ancora impregnato nelle lenzuola, ricordo quella stessa mattina e mi eccito.
"Ti amo"
Non posso vincere contro di lei, la bacio all'istante. Il suo sapore dolce si mischia con il mio, dopo una giornata passata a gestire quel casino di azienda è come rigenerarmi. Mi accarezza i capelli, io faccio lo stesso con il suo viso.
"Sei bella da morire"
Anche se sono eccitato non ho intenzione di fare l'amore, voglio solo stringerla e coccolarla dopo il brutto scherzo di quello scemo di Elia.
Ci stringiamo forte e sento che non potrei vivere senza il profumo di questa donna."Siete proprio agli antipodi, voi due"
Le bacio il mento.
"Lui è un pezzo di merda irruento..."
Le bacio gli occhi.
"Tu sei così dolce"
La bacio il naso.
"Lo yin e lo yang" Le dico, prima di baciarle di nuovo la bocca."Mi sei mancato tanto amore mio"
Ci coccoliamo finché un tonfo sul letto non ci annuncia l'arrivo del guastafeste.
"Avete finito con queste smancerie da dodicenni?"
"Vaffanculo" Diciamo all'unisono io e lei.
Elia scopre il piumone e si tuffa su di noi, facendoci il solletico fino alle lacrime."Basta, basta" Aurora è sfinita, ma lui non demorde.
"Mi perdoni?"
"No"
Pessima mossa amore, non smetterà mai.
In qualche modo riesco a sgusciare via per riprendere fiato, quel coglione sa quanto sia sensibile al solletico.
"Dove scappi tu" mi tira per la caviglia a sale a cavalcioni su di me.
"Solletico"
"No"
"Solletico!"
E ricomincia. Stavolta è Aurora a cercare di scappare, ma riesce solo a mettere un piede fuori dal letto che Elia si tende verso di lei e l'acchiappa subito.
"Mi perdoni?" Ripete.
"Ti ho detto di no!"
Mi tiene bloccato con le cosce, mentre riprende a solleticare lei.
"Va bene, va bene ti perdono! Fermati stronzo!"Elia si ferma immediatamente.
"Vi amo"
È la prima volta che lo dice a entrambi, i suoi occhi blu ci mangiano completamente.
Ci tuffiamo su di lui e cominciamo a baciarlo ovunque, finché non sentiamo puzza di bruciato.
"Cazzo, la cena!" Elia salta giù dal letto, io e Aurora ci guardiamo prima di scoppiare a ridere.Se questa non è la felicità allora cosa dovrebbe esserlo?
Dopo cena Aurora si fa riaccompagnare a casa, il viaggio in macchina lo passiamo mano nella mano, con le canzoni di Mina in sottofondo.
Non me ne vado da sotto il palazzo di Monica finché non la vedo entrare dal portone, poi torno a casa dai miei per il mio meritato riposo.La mattina dopo sono di nuovo sotto da Monica, Aurora è puntuale come un orologio, totalmente diversa da Elia che di solito mi fa aspettare almeno venti minuti prima di palesarsi.
"Buongiorno amore"
Arriviamo in azienda e la sua espressione è come quella di un bambino in un negozio di giochi.
Ci stringiamo in ascensore, scambiandoci baci e carezze. È come se non riuscissi a starle lontano più di mezzo metro.
Entro in ufficio e sulla scrivania mi attende già una pila di scartoffie pronte da firmare.
"È proprio bello questo posto, forse un po' anni ottanta, però è così professionale!"
Sorrido al suo entusiasmo. Non ho mai visto questo posto in quel modo, sin da piccolo l'ho sempre considerato un labirinto per gli stupidi: chiunque entri qui, non ne uscirà mai più.In effetti è stato così anche per me, alla fine dei conti.
Chiedo alla segretaria di portarci il caffè, con tre bustine di zucchero a parte, ho voglia del rituale della mia Aurora.
Si siede di fronte a me e comincia a mettere lo zucchero nel bicchierino.
"Adoro quando lo fai"
Alza la testa verso di me e mi sorride, mi sembra di vedere la donna più bella del mondo.
"In verità ho cominciato con questi rituali senza volerlo, mi calmavano"
Mi appoggio sullo schienale della sedia, incuriosito.
"Dopo che Damiano è uscito dalla mia vita ho cominciato con dei tic nervosi, poi con le cose ossessivo compulsive, tipo camminare solo al centro delle mattonelle o contare i passi solo in numeri pari"L'ascolto in silenzio, con una rabbia dentro che poche volte ho provato in vita mia.
"Poi è iniziato il rituale del caffè, questo è il mio preferito"
"Anche il mio" Le rispondo sincero.
Mi rendo conto che ognuno di noi ha una storia, che inevitabilmente ci condiziona.
"Sei ancora convinta di essere di troppo?"
China la testa di lato, ci pensa un po' su prima di rispondere.
"Un po', a dirti la verità. È che non so tutto di voi e penso mi ci vorrà tempo per mettermi in pari"
"Ti amiamo follemente, questo non cambierà"
"Lo so amore"
Faccio il giro della scrivania, poggiandomi con le mani e il sedere sulla scrivania, lei prende il suo caffè diabetico e si alza."Non è stato facile nemmeno per me, lo sai, ma ho intenzione di rimediare ai miei errori. Solo se ho te al mio fianco però, perché certe cose Elia non le capirà mai"
Si stringe al mio petto, con il viso incavato nel mio collo.
"Forse siamo solo troppo frettolosi, facciamo un passo alla volta"Le do un bacio a stampo sulle labbra, sa tremendamente di zucchero e caffè.
STAI LEGGENDO
Con te o con nessuno.
RomanceL'amore supera ogni ostacolo, così ci raccontano sempre, tuttavia a Elia sembra una gran stronzata. L'amore della sua vita decide di mollarlo perché non riesce ad affrontare più gli ostacoli della loro relazione proibita. Edoardo è fermamente convin...