Lo spettacolo termina. Ogni cosa è fluita armoniosamente fino alla fine, i mesi di prove estenuanti hanno dato risultati eccellenti, il pubblico ne è entusiasta. Anch'io che di solito sono molto critico, sento di essere soddisfatto. Ilush ha brillato più di tutti, padroneggiava la scena con quella sicurezza che spesso nella vita di tutti i giorni non mostra. In più di un'occasione mi è sembrato che si rivolgesse a me. Ho scritto io alcune di quelle parole e so cosa vogliono dire, lui ne ha colto perfettamente il senso e me le ha rivolte. È un gesto che non potrò mai dimenticare.
Anche Xenjesh ha dimostrato un grande talento, certo non poteva sperare di brillare più di tanto, accanto aveva una stella, ed è giusto che sia così.
Gli applausi sono durati davvero parecchi minuti, tutti si sono complimentati, gli unici due che non hanno mostrato grande entusiasmo sono stati Potresh e Kalaja e non capisco perché, forse semplicemente lo spettacolo non ha riscontrato il loro gusto personale. Però ho notato che si sono molto complimentati con Eukenda, forse hanno saputo che è stata lei l'artefice del testo. Non capisco il loro comportamento ma non ho tempo per preoccuparmene, voglio andare dietro le quinte e complimentarmi con i miei ragazzi. Molti mi vengono incontro e mi abbracciano, cosa più unica che rara, il mio ruolo ma anche la mia personale volontà non mi concedono simili contatti così ravvicinati, ma è davvero piacevole rompere gli schemi a volte. Non vedo Ilush, lo cerco con gli occhi ma non lo trovo.
Xenjesh mi si fa incontro, mi si ferma davanti.
- "Posso abbracciarvi anch'io Mjèshter?"
- "Adesso possiamo abbracciarci. Complimenti, sei stato bravo, hai dato un gran contributo allo spettacolo."
Penso anche che non ha certo brillato come Ilush, ma gli ha di certo conferito più luce standogli accanto con la sua sufficienza. Tengo per me questo pensiero.
Mai finora gli avevo permesso di avvicinarsi a me. Mi stringe in un abbraccio che in realtà vorrei finisse subito, provo disagio. Lui mi tiene stretto e non molla la presa. Poi si discosta un po', mi guarda negli occhi, vedo in lui le fiamme dell'eros. Si avvicina e mi bacia sulle labbra. Lo allontano bruscamente prima che Ilush se ne accorga.
- "Ma che fai? Come ti permetti di baciarmi così in pubblico."
- "Perdonatemi Mjèshter, non sono riuscito a trattenermi, sono anni che desideravo farlo."
- "Per questa volta ti perdono, ma che non succeda mai più. Di solito questi gesti vengono puniti con la frusta. Ma non voglio rovinare i festeggiamenti per un tale successo. Tuttavia ti proibisco di avvicinarti ancora a me e alla mia casa."
Mi accorgo che Ilush ci sta guardando, mi allontano da Xenjesh e vado verso di lui, voglio abbracciarlo, lui ha un'espressione molto contrariata.
- "Tu non vuoi abbracciarmi?"
Non dice nulla ma mi stringe in un abbraccio in cui si scioglie ogni tensione, gli do un bacio sul collo, lui lo dà a me e all'orecchio gli sussurro:
- "Per me tu sei l'unico sole. Nessuno può neanche lontanamente eguagliarti."
Sento che adesso è tranquillo, nessuno potrà mai mettersi tra di noi, neanche una Rendesha capricciosa, men che meno uno scialbo ragazzo come Xenjesh. Se si permetterà un'altra volta di fare una cosa simile e soprattutto in pubblico, nessuno mi impedirà di infliggergli la giusta punizione per un gesto così irrispettoso, che consiste di solito in 12 frustate, ma gliene farei dare con piacere molte di più, anzi gliele darei io stesso, ma questo potrebbe piacergli, meglio un rude soldato.
Quando tutti coloro che hanno lavorato allo spettacolo hanno dismesso e riposto gli abiti di scena, ritorniamo sul palcoscenico dove è stato allestito un banchetto. Ci sono anche tutti i Priftes e le Priftereshe di Eriks, i dignitari, i ricchi mercanti, le persone più in vista della Kòmbis. Ci accolgono con altri applausi e lodi, al mio fianco mi tengo stretto Ilush, lo prenderei volentieri per mano come la prima volta al rito degli Honomàze in cui ci siamo incontrati ma voglio evitare di fornire materiale succoso alle male lingue per sta volta.
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EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)
FantasyNel 1999 due ragazzi sono in gita a Segesta, Aurelio si allontana dall'amico Giulio e all'alzarsi di una strana nebbia viene sbalzato indietro nel tempo. Si ritrova nello stesso luogo ma parecchi secoli prima, nel 509 a.C. Vive una vita di 20 anni t...