L'inverno volge ormai al suo termine e non piove da diversi giorni. Con Ilush ci siamo messi in viaggio per andare a trovare i suoi genitori, me lo chiede da diverse settimane, ho pensato di accontentarlo in vista di un possibile quanto probabile viaggio senza ritorno, forse vuole dirgli addio, ma non ha espresso una motivazione, solo il desiderio di vederli.
Androsh a cui abbiamo chiesto di accompagnarci, ha preferito non venire con noi, non vuole rivedere il padre, teme che le vecchie ferite possano riaprirsi.
Scortati da due soldati affrontiamo il viaggio galoppando velocemente sulla strada polverosa. I verdi campi sfilano intorno a noi. L'aria non è più fredda. Siamo partiti di prima mattina e arriveremo per mezzogiorno. Abbiamo indossato tuniche pesanti e mantelli di lana. Qualche giorno fa abbiamo avvisato la zamilièt della nostra visita con una lettera.
Varchiamo il cancello di ferro che un servo apre quando ci vede arrivare e ci dirigiamo verso la casa che si erge su una collina che domina il paesaggio. Davanti alla porta di casa aperta i 2 prinderìt ci stanno aspettando con braccia aperte e grandi sorrisi, con loro c'è anche una bambina di circa 6/7 anni che si nasconde dietro le vesti della madre, mi sembra di rivedere la scena del primo incontro con Ilush. Mi giro verso di lui, lo guardo e gli sorrido, anche lui mi sorride, avrà inteso il mio pensiero.
- "Non sapevo che i tuoi genitori avevano avuto una vàiza (bambina)".
Ilush risponde che ne era al corrente perché ha sempre mantenuto un rapporto epistolare con la madre. I due genitori si stringono a lui, sono commossi e sorpresi di vedere quanto è cresciuto, è un uomo ormai, ne ammirano le fattezze, gli accarezzano i capelli, si complimentano per le vesti. È più alto del padre e li sovrasta entrambi.
Finito di abbracciare, baciare e complimentarsi col figlio, si rivolgono a me, intimoriti mi chiedono se possono abbracciarmi, ricordano bene che durante i riti non mi si può avvicinare nessuno.
- "Solo quando ricopro il mio ruolo istituzionale di Kreukishes non posso essere né avvicinato né toccato, nella vita di tutti i giorni e nel privato sono un comune kytetar (cittadino)".
Entrambi mi si avvicinano e mi stringono in un caldo abbraccio. Uscendo dall'abbraccio, chiedo loro chi è la timida vàiza che si nasconde dietro le vesti della madre. Mi spiegano che hanno avuto la bambina pochi mesi dopo che hanno ceduto a me entrambi i loro figli.
- "Anche se non ne ero al corrente, ero già incinta quel giorno ad Eriks di quasi 8 anni fa."
- "Se da un lato i Rendis tolgono, da un altro danno con generosità." (Aggiunge il padre).
Ci invitano a entrare in casa, ci conducono a quella che sarà la nostra stanza per quella notte, ci fermeremo solo un giorno, non possiamo stare di più. Chiedo dove possiamo lavarci perché nella stanza non vedo la vasca. La madre fa cenno ad un servo che scosta una tenda che cela la vasca di pietra posta davanti ad una finestra che dà sul retro della casa dove si trova il giardino, in lontananza scorgo verdi campi a perdita d'occhio.
Si congedano per lasciarci lavare e riposare, la cena verrà servita al tramonto.
- "Se avrete fame prima lì sul tavolo potete trovare del cibo, vino e acqua. Se avete bisogno di altro chiedete pure."
Ci affidano alle cure di un giovane e aitante servitore dalla pelle ambrata, ha capelli ricci lunghi tenuti in ordine da una stretta fascetta di cuoio. Ha occhi brillanti che ci guardano attentamente direi con una certa lussuria. È giovane, suppongo la stessa età di Ilush, non ha la barba né peli sul corpo.
La vasca inizia a riempirsi, l'acqua calda scorre fumante in un solco nel pavimento e ricade nella vasca. Gli chiediamo come funziona e da dove provenga l'acqua. Ci spiega che in una stanza attigua c'è una grande vasca sotto la quale viene alimentato un fuoco, quando raggiunge la temperatura giusta viene convogliata nelle varie vasche presenti nella casa. Davvero ingegnoso, voglio assolutamente ricreare lo stesso sistema anche a casa nostra.
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EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)
FantasíaNel 1999 due ragazzi sono in gita a Segesta, Aurelio si allontana dall'amico Giulio e all'alzarsi di una strana nebbia viene sbalzato indietro nel tempo. Si ritrova nello stesso luogo ma parecchi secoli prima, nel 509 a.C. Vive una vita di 20 anni t...