È mattina, siamo a tavola a fare colazione. Siamo tutti stranamente silenziosi, immersi nei nostri rispettivi pensieri. È passato qualche giorno da quando il Prift è entrato nel mio studio. Il giorno fissato per il Keshillis è ormai prossimo, i 13 inviti sono prontamente ritornati nelle mie mani senza nessun intoppo. Sembra che tutto si svolgerà come da programma tra 6 giorni.
Mi sento stranamente sereno e fiducioso. Guardo la mia zamilièt mangiare in pace e me ne rallegro. Ma la felicità dura sempre troppo poco.
Dashrua viene verso di noi con un'espressione difficile da interpretare, sembra perplessa. Porta con sé una lettera sigillata con uno stemma che mi sembra familiare.
- "Un messaggero ha portato questa per Ilush. È da parte di Potresh. Non so dirvi perché ma la cosa mi sembra alquanto sospetta. Il ragazzo che l'ha consegnata aveva un'espressione inquieta ed è scappato via non appena me l'ha messa tra le mani. O forse sono solo troppo sospettosa dopo le rivelazioni del Prift? Tuttavia ho una forte sensazione negativa."
Senza aspettare che Ilush si alzi, prendo io la lettera, tolgo il sigillo di Potresh, la apro e la leggo. Solo dopo averla finita la porgo ad Ilush che mi guarda male.
- "Sembra una semplice convocazione per disputare una gara di tiro con l'arco che si terrà oggi. Non mi sembra che ci sia nulla di cui preoccuparsi. Ilush è il più bravo degli arcieri della kòmbis(comunità), mi pare normale che sia stato scelto per partecipare ad una competizione che serve per scegliere nuove leve per rimpinguare l'esercito Elimo."
Ilush legge la lettera e la porge al vellài. Mi guarda espressione di sfida
- "Non riesco a capire quale possa essere il pericolo. Devo solo recarmi al ginnasio come sempre e sostenere una prova insieme ad altri diales (ragazzi). Niente che non faccia tutti i giorni. La lettera mi comunica ufficialmente che sono tra i prescelti. È prassi che sia così."
Androsh dopo aver letto la lettera, dice che anche lui ne ha ricevute di simili quando faceva competizioni di lotta, non gli sembra che ci sia sotto qualche inganno.
- "È una semplice convocazione. Ma per precauzione accompagnerò io Ilush insieme alle 2 guardie che ci scortano abitualmente."
- "Mi sembra una buona soluzione, meglio essere prudenti."
Tuttavia non posso negare che anch'io come Dashrua ho delle sensazioni negative. Ma Ilush è felice di questa convocazione e non voglio rovinare questa sua gioia con le mie paure. Mi sforzo quindi di dissimulare la mia ansia, e cerco di mostrarmi sorridente.
Ilush corre in camera a prepararsi. Ne approfitto per parlare con Androsh, lo prendo sottobraccio e lo conduco in giardino. Gli espongo senza remore le mie paure.
- "Androsh fai molta attenzione, non perderlo di vista neanche per un secondo e non abbassare mai la guardia. Non sappiamo di chi possiamo fidarci..."
- "Certo lo farò, puoi stare tranquillo. Non c'è motivo di preoccuparsi. Potresh non farebbe mai nulla di sconsiderato nel ginnasio, ci sono troppi occhi e troppe orecchie. Non è così sprovveduto. E credo che dopo il drèkas non abbiamo più nulla da temere da lui."
- "Spero che tu abbia ragione e che le mie paure siano eccessive. Tuttavia se vedi anche solo un piccolo dettaglio che stona, prendi subito tuo fratello e tornate a casa di corsa. Se avverti un pericolo e non puoi allontanarti manda subito qualcuno ad avvisarmi che corro velocemente da voi con dei soldati. Non sottovalutare il pericolo, non fidarti di nessuno. Non è solo di lui che dobbiamo preoccuparci."
- "Stai tranquillo, so badare a me stesso e so come proteggere il mio vellài."
Ilush è pronto e ci raggiunge. Non vede l'ora di poter far parte dell'esercito Elimo. Non capisco questo suo entusiasmo, ma non esprimo il mio pensiero. Sento un enorme peso sul petto a lasciarlo andare. Lo tiro a me e lo abbraccio.
STAI LEGGENDO
EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)
FantastikNel 1999 due ragazzi sono in gita a Segesta, Aurelio si allontana dall'amico Giulio e all'alzarsi di una strana nebbia viene sbalzato indietro nel tempo. Si ritrova nello stesso luogo ma parecchi secoli prima, nel 509 a.C. Vive una vita di 20 anni t...