50. LA MAGIA HA IL SUO PREZZO

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Eukenda ed Androsh mi aiutano a caricare sul carro Ilush, è svenuto ma ancora vivo, respira lentamente. Lo tengo tra le mie braccia, Eukenda è accanto a me, tiene il pezzo di stoffa premuto sulla ferita. Androsh si mette alla guida del carro e lo spinge a tutta velocità. Accanto a lui Dashrua mormora preghiere credo nella sua lingua natia, non riesco a capire ciò che dice. Nel frastuono che le ruote fanno sul selciato, si sente solo questa cantilena armonica.

Anch'io inizio ad invocare i Rendis. Ripeto la mia lutje (preghiera) senza sosta.

- "Lèvda Rendis. Thirràs iugàia mbrotèsh. Ishènte Trishès, mbajgjall Ilush." (Lode agli Dei. Invoco la vostra protezione. Sacra triade, salva la vita di Ilush).

Eukenda si unisce a me, in un'unica voce, all'unisono. Dashrua interrompe la sua preghiera e ripete la nostra lutje. Anche lei la conosce bene e sa che ha un potere magico, ce l'ha insegnata Ximenciur tanti anni fa, finora non avevo mai avuto bisogno di usarla, non mi era mai servita, non ho mai dovuto salvare la vita di nessuno. Anche quando Ilush era stato avvelenato non mi era sembrato così grave da usarla, sapevo cosa fare e l'ho fatto. Adesso è diverso, il suo corpo è trafitto da un coltello e ha perso molto sangue, anche se siamo riusciti ad arginarlo.

Il carro sembra volare sulla strada, Androsh sprona i cavalli con gesti risoluti e comandi efficaci. Siamo a casa in pochi istanti. Il Majishtari ci aspetta davanti al portone. Porto in braccio Ilush svenuto fino in cucina. Il tangrènies viene sgombrato e Dashrua vi butta sopra dell'aceto, poi asciuga con un panno pulito, vi depongo Ilush.

- "Uscite tutti adesso per favore."

Mi rivolgo ai servi. Eukenda vuole restare nella stanza, anche se per il momento la sua presenza non è necessaria, resterà in disparte. Androsh deve apprendere ciò che mi accingo a fare e Dashrua sa come aiutarmi a preparare tutto ciò che mi servirà per salvare la vita al ragazzo.

La porta viene chiusa col chiavistello, cosa che di solito non si fa mai, tuttavia ci sono gesti che dobbiamo compiere che devono rimanere segreti. Eukenda si rassegna ad essere esclusa.

Taglio la tunica insanguinata di Ilush e la getto nel fuoco con rabbia.

- "Lèvda Rendis. Thirràs iugàia mbrotèsh."

Devo calmarmi. Continuo a ripetere la Thirrje, Androsh la ripete con me senza che glielo debba chiedere. Dashrua ha messo subito a scaldare dell'acqua con dentro erbe magiche segrete. Anche lei ripete le parole magiche insieme a noi.

Quando la mistura è pronta la versa in una ciotola filtrandola, poi la depone sul tavolo con 3 panni anch'essi caldi. Ne do uno ad Androsh, prendo l'altro, Dashrua ha già in mano il suo. Iniziamo a pulire il corpo di Ilush, soprattutto la zona dell'addome intrisa di sangue. Il pugnale è ancora conficcato nella carne del mio amato. Dalla ferita esce poco sangue per fortuna. È il momento di estrarre il coltello. Io e Androsh coi panni caldi premiamo sui 2 lati del coltello. Dashrua prepara un ago ricurvo e il filo che servirà al Majishtari per cucire la ferita.

Come un'unica voce ripetiamo tutti e 4 la frase magica per 3 volte.

- "Lèvda Rendis. Thirràs iugàia mbrotèsh. Ishènte Trishès, mbajgjall Ilush."

Finiamo di ripetere la frase per la terza volta e con un gesto fulmineo il Majishtari estrae il coltello. Lo porge a Dashrua che gli dà l'ago col filo. La ferita viene ricucita con grande maestria.

Dashrua posa il coltello e mi porge un vasetto con dentro la poltiglia di erbe che ha preparato insieme all'acqua calda. La porgo al Majishtari che ne prende una certa quantità con 3 dita e la cosparge intorno alla ferita. Ci mettiamo in cerchio intorno ad Ilush ancora svenuto, ci teniamo per mano. Ripetiamo ancora per 3 volte la frase sacra.

EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora