57. IRI' KESHILLIS (NUOVO CONCILIO DEI 13)

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Ho convocato un nuovo Keshillis per oggi. Insieme ai vellèzerit scortati dalle solite guardie ci dirigiamo verso l'edificio dove si svolge il consiglio. Ilush è un po' in ansia, è la sua prima volta. Androsh lo rassicura.

- "Questi 12 Priftes non mordono, stai tranquillo e poi ci sono qui io, sono il futuro Kreukishes, nessuno ti farà mai più del male..."

Androsh fa il gradasso e sghignazza, Ilush sorride al vellài.

- "Non mi pare che l'ultima volta la tua protezione abbia impedito a quei 5 bastardi di drogarci... forse hai dimenticato che per poco non ci sgozzavano come 2 capretti qualunque."

- "Hai ragione vellài."

Ridono entrambi. Forse non c'è nulla da ridere, nella nostra posizione siamo sempre esposti in un modo o nell'altro, ma non possiamo certo chiuderci sotto una campana di vetro. Spero solo che questi nuovi Priftes e i legami che ho stretto con tutti diano frutti più sani.

Entriamo nella sala del Keshillis. I 12 uomini sono già tutti presenti e ci accolgono con sorrisi autentici e con saluti calorosi. Il saluto elimo tra uomini di livello sociale simile consiste in una stretta dell'avambraccio. Sembrano tutti alleati, amici, speriamo che quest'armonia duri a lungo, dovrò sugellare il legame con ognuno di loro in modo definitivo, non dovrò commettere mai più l'errore di covare serpi in seno o sottovalutare i pericoli e le minacce.

- "Zoteris prendete posto per favore, così possiamo iniziare."

Mi sono posizionato dietro lo shtol, ho in mano le pergamene con gli appunti di ciò che devo dire, ma so tutto a memoria, li tengo solo per sicurezza. So che tutto questo può sembrare una formalità, non ci saranno votazioni, ma voglio comunque sottoporre ogni mia decisione ai 12, un giorno potrei perdere il senno e portare la Kòmbis alla distruzione, ma loro potrebbero farmi ragionare o togliermi la possibilità di creare caos e ingiustizie.

- "Mìqe Priftes, siamo qui oggi per discutere di alcuni cambiamenti che ritengo importanti per migliorare la qualità della vita nella nostra Kòmbis."

So bene che non si tratterà di una vera e propria discussione, ma mi auguro che, se non si troveranno d'accordo con le mie idee, abbiano il coraggio di dirlo apertamente.

- "Ci tengo a ribadire che sono seriamente interessato al vostro parere e siete dunque pregati di esprimere il vostro punto di vista dopo che avrò esposto le mie proposte. Voglio conoscere il vostro pensiero, non voglio che ci siano più sotterfugi o complotti. Siete liberi di comunicare con me nella massima onestà e rispetto, qualunque cosa voi pensiate, la accoglierò e se ne parlerà insieme. La decisione spetterà sempre a me finché sarò il vostro Shembret, ma vorrei che condividessimo ogni riforma o nuova legge che uscirà da questa sala esattamente com'è sempre stato."

Li guardo uno ad uno in faccia. Sembrano concordare con quanto ho detto. Uno dei giovani Priftes di nuova nomina si alza. Vuole dire qualcosa, gli faccio segno di venire al mio fianco dietro lo shtol, mi raggiunge con passo deciso. Mi sorride come per chiedere il mio permesso, gli faccio un segno con la mano per dire di procedere.

- "Zoteris, Shembret (fa un inchino nella mia direzione), sono onorato di essere qui oggi con tutti voi al mio primo Keshillis. Sarò ben lieto di esprimere con fiducia e onestà la mia opinione sulle proposte che verranno fatte oggi e in futuro. Siamo qui per confrontarci e per prendere decisioni in nome e per il bene di tutto il popolo Elimo. I complotti e le falsità lasciamole alle persone infide che si aggirano per le cloache del mondo. Qui dentro cerchiamo di elevarci sopra le umane miserie."

Fa una pausa, osserva gli altri Priftes che sembrano d'accordo con lui. È probabile che si siano accordati precedentemente su questo discorso. Poi mi guarda, fa un sorriso a mezza bocca, non capisco cosa stia pensando...

EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora