32. MISTICA VISIONE

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Sono a letto con Ilush che dorme sereno al mio fianco. Teniamo sempre un minimo contatto fisico, spesso durante la notte, anche se ci allontaniamo, ci cerchiamo le mani e le teniamo strette l'una nell'altra. Non ho sonno, non riesco proprio a chiudere gli occhi. Una candela è come sempre accesa nella stanza, non amo dormire nella completa oscurità. Mi alzo per andare a prendermi un bicchiere di vino cotto con le spezie, forse mi aiuterà a dormire. Nell'aria avverto un profumo che mi è familiare, ma non è il mio e nemmeno quello di Ilush. Sento uno strano rumore provenire dalla finestra che dà sulla valle, mi alzo di scatto dal letto, voglio andare a vedere da dove proviene lo strano suono che ho sentito, le tende si sollevano come spinte dal vento, si aprono repentine ed un surreale bagliore inonda la stanza. Dalla luce emerge una figura per me familiare e inconfondibile, Ximenciur. Il profumo che sentivo era il suo. Non sento nessuna paura, non so spiegarmi perché ma mi sembra normale che un essere come lui possa fare ritorno dalla morte e venire a trovarmi. Sento che però questa visita non annuncia gioia, al contrario percepisco chiaramente che l'aria si è fatta pensante, pregna di oscuri presagi.

Non mi avvicino a lui per abbracciarlo anche se vorrei farlo, già in vita non amava il contatto fisico. Faccio qualche passo nella sua direzione, ma mi fermo davanti alla sua figura quel che basta per vederlo chiaramente in viso. Mi sorride. Stranamente è lui che apre le braccia come per accogliermi. Mi faccio coraggio e lo abbraccio, mi sento avvolgere nella sua luce ed è come se ci sollevassimo da terra. Non vedo nulla tanta è la luce. Quando l'abbraccio si interrompe ed esco dal suo bagliore non siamo più nella mia stanza ma ci troviamo al centro del tempio non finito. Faccio qualche passo per capire meglio che cosa sia successo e guardarmi intorno.

Senza proferire parole, Ximenciur alza le braccia verso il cielo stellato e da esso un vortice scende verso di noi, non c'è ancora il tetto ed è quindi possibile, non mi so spiegare come abbia evocato un vortice d'aria. La cosa tuttavia non mi spaventa, sento che non c'è nulla da temere. Il vortice ci avvolge. Noi restiamo al centro immobili. Dal grigio dell'aria che si muove attorno a noi, si stagliano simboli luminosi. All'inizio faccio fatica a riconoscerli sono sfocati, ma poi diventano più nitidi avvicinandosi. Riconosco chiaramente i 2 gigli intrecciati che ho fatto scolpire su diversi gioielli come simbolo del legame tra me ed Ilush. Compare il simbolo del sole che aumenta di intensità fino quasi ad accecarmi. La luna con le sue fasi, e 3 facce. Il toro che corre veloce verso di me. La colomba che vola intorno a noi e poi va sempre più in alto formando una specie di spirale. L'altare dei sacrifici impregnato di sangue innocente e gli occhi delle vittime che si sono susseguite anno dopo anno. Mi guardano una dopo l'altra, non c'è rancore o odio nel loro sguardo, solo la mia impotenza per non aver ancora portato a termine la missione di interrompere i riti, provo a scusarmi, ma non esce voce dalla mia bocca.

Ximenciur mi sorride e mi parla con amore, quello che in vita forse non è mai riuscito ad esprimermi.

- "Molti rezìqe (pericoli) ti attendono lungo il tuo drùga (cammino). La tua detùra (missione) è osteggiata da molti che temono il drishìmit (cambiamento). Ti chiameranno cionàr (rivoluzionario). Tu vuoi cambiare le zaconèt (abitudini), ma le zaconèt non vogliono essere cambiate e fanno resistenza. Coloro che ami come Vellèzerit presto ti si rivolteranno contro. Ti hanno mentito per anni fingendo un affetto che è solo tuo, mentre covavano un rancore profondo. Ti danno colpe che non hai. Presto le maschere cadranno e il loro vero volto deformato dall'odio verrà rivelato. Due vie ti si aprono davanti: Vivere o Morire. Solo tu potrai decidere se dare la tua vita per completare la tua detùra (missione) o vivere e lottare per essa fino in fondo. Tuttavia la fine dei riti è certa."

Una bilancia di luce si staglia dal vortice, su un piatto c'è una fleka di pura luce, nell'altro una sfera di pura oscurità. Ximenciur afferra la bilancia che adesso vedo che è d'oro, l'avvicina a me.

EONIOS DESMOS (LEGAME ETERNO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora