Capitolo 2

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Ansel
Quanto mi era mancata. La sua delicatezza, la sua pazienza, l'amore che ci metteva nelle cose, semplicemente lei.

"Ansel". Sussurrò, quanto mi erano mancati i suoi sussurri, la sua voce.

"Bella fanciulla, non hai idea ti quanto mi sei mancata". Confessai, in un sussurro, mi stupì di me stesso per non aver dato del lei come al solito. Forse ero stanco della sfida, volevo di più.
"Anche tu, ma sappi che mi hai fatto molto male " rispose, con le lacrime agli occhi, e in un istante la stringo.

Non volevo lasciarti sono stato costretto, non ti avrei mai abbandonato  bella fanciulla. Risposi in tono dolce ed esigente. Mi rivolge un sorriso onesto e inteso. Il cuore inizia a battermi talmente forte che avrei potuto avere un infarto in quel momento.

"Mi hai guarita Ansel, non sai quanto" confessa, è il mio cuore riprende a battere fortissimo. Mi avvicino a lei e gli sussurrò all'orecchio.
Tu hai illuminato il mio cammino bella fanciulla, lo hai fatto risplendere, era completamente buio. Sento il suo cuore battere, la prendo dai fianchi e gli faccio muore a ritmo.

Gli sistemo i capelli dietro l'orecchio, chiede con voce tremante
" Potremmo riprendere quello che abbiamo lasciato tempo fa" e con uno scatto rapido mi metto cavalcioni su di lei e la bacio. Quel bacio sembra durare un infinita, ma sono passati solo pochi secondi. Ci stacchiamo per prendere aria, ma lei non mi da tregua. Per troppo tempo ci siamo trattenuti. Gli strappo letteralmente il vestito che si ritrova, e non gli do pietà.

Apri di più le gambe. Gli ordino e lei sorride, e obbedisce, muove i fianchi alla velocità della luce a ritmo. Sorride e ansima allo stesso tempo in modo provocante.

Sei cosi attraente bella fanciulla, mi fa venire così forte che sono costretto ha tenermi da dietro.
Mi stai uccidendo bella fanciulla, dopo che avremmo finito, non ne rimarrà nulla di me. Sorride ricomponendosi all'istante, risponde in tono pacato.

"Vuoi che rallenti il ritmo ?" Chiede preoccupata, e allora in quel momento la prendo da dietro e la faccio mugolare così tanto che mi graffia con le unghie, appena se ne accorse dice.
" Scusate ... altezza" aggiunge alla fine, i miei occhi diventano pieni di stupore.

Tu sei la mia sovrana allora. Sorride e riprende a baciarmi, finché noto che si sta staccando.
"Con piacere sua altezza" la prendo ed entro di lei, la faccio mugolare così tanto che non sembra un mugolo ma un urlo.

Bella fanciulla, chiamami un'altra volta sua altezza e aumenterò il ritmo così forte che ti passerà la voglia di chiamarmi così, bella fanciulla, non sei una serva né tanto meno la mia. Sorride e risponde quasi subito.

"È una minaccia?" Mi provoca lei. Annuisco scuotendo il capo.
"Allora mi piace essere minacciata da te" annuncia e riprende a provocarmi.

Sulle tracce dell'omicidio 2 volume Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora