Capitolo 40

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Shennon
Avevamo chiamato il medico una mezz'ora dopo, non riuscivo a smettere di piangere e singhiozzare, la mia testa era piena di pensieri malati e preoccupati. Non poteva morire,ad interrompermi dai miei pensieri era il re, che disse.
"Cos'è successo?" Domando in tono spazientito e nervoso. E in quel momento tutti guardiamo Flora. E lei capisce che deve parlare, pensavo che avrebbe raccontato la verità, e avrebbe rivelato che è stata lei ha pugnalarlo, ma come al solito avevo troppa fiducia nelle persone. Flora, fa un passo avanti che fa indietreggiare il re, e io Ansel ci mandiamo una scia di sguardi interrogativi. E in quel momento il re domanda vendendo che Flora non staccava lo sguardo da me.
"È stata lei?" Domando mandandomi un occhiataccia, e lei così mi ha punito, fa cenno alle guardie, e annuisce con il capo per dire si, io mando un occhiata confusa ad Ansel. Ma anche lui scuote il capo, era la loro vendetta. Cercai in tutti i modi di spiegare che non ero stata io e che amavo Iacopo e che non avrei mai fatto una cosa del genere, ma Flora interviene e dice.
"Mio re, non vorrà mica crederle, sono io che ho sempre amato il principe anche dopo il tradimento con la fanciulla" stava cercando di convincerlo era ovvio. Il re guarda suo figlio e risponde.
"Guardie portatala nelle segrete" mi sento il mondo cadere addosso, per la seconda volta ero stata accusata di omicidio, e la seconda volta per colpa di un uomo. Forse era destino che non debba innamorare, pensai mentre le guardie mi fecero strisciare sul pavimento, facendomi un male cane.
Ahi. Mi lamenti per il dolore ma mi arrivo un occhiataccia e una risposta a tono.
"Non hai nemmeno diritto ha lamentarti dopo aver tentato di uccidere il  principe" dicono tutto ciò scaraventandomi per terra nella cella.
Il principe, è vivo? Chiedo speranzosa, ma la guardia apre la cella, e mi tira uno schiaffo.
"Hai anche il coraggio di parlare?, hai diritto ha un solo pasto" cambia discorso.
Non ho cercato di uccidere io il principe, come posso ? Io lo amo. Affermo, e lui scoppia in una risata sarcastica, e se ne va, lasciandomi osservare le segrete. Dall'altra parte c'era una persona che mi stava fissando, era inquietante.
Puoi non guardami ? Domando scettica, la guardo male. Lei apre le braccia, e si mette a sedere, ero stata troppo dura? Mi misi sul letto con le lacrime fino al collo.

Sulle tracce dell'omicidio 2 volume Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora