Cap 17

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Stamattina mi sono svegliata presto, verso le 8:00. Ero abbracciata a Davide e lui dormiva ancora, non volevo svegliarlo. Perciò cercai di alzarmi dal letto senza fare rumore ma la mia impresa fallì, dato che mi tirò per il braccio facendomi stendere di nuovo di fianco a lui.
D: dove stavi andando?
Disse con la voce roca, dato che si era appena alzato.
N: niente dovevo andare a cambiarmi e volevo lasciarti dormire ancora un po'
D: ma no tranquilla
Disse per poi stamparmi un bacio sulle labbra che allungammo "leggermente".
Dopo poco io mi staccai per andare a vestirmi, altrimenti facevo tardi.
N: mm- devo andare a cambiarmi, faccio tardi se no
D: ma chi ti viene a prendere? E sopratutto dove vai?
N: viene Carola, la sorella di Cris. Comunque ho una casa eh, mia madre è in Inghilterra ma ho un appartamentino tutto per me
D: ma tu starai da sola?
N: eh si..
Lui mi guardò sorridendo e io ricambiai lo sguardo.
N: che c'è?
D: niente solo pensavo che potrei venire io a farti compagnia quando esco di qui
Io lo guardai sorridendo e lo abbracciai subito.
N: veramente?!
D: si, non scherzo!
N: guarda che è una scelta complicata io-
D: tu non vuoi forzarmi?
N: esattamente
D: guarda che è una mia idea eh, poi se tu non vuoi-
N: NONO ALTROCHÉ
Dissi per poi metterci a ridere insieme con due scemi. Dopo andai in bagno a sistemarmi e mi cambiai. Scelsi questo outfit:

Uscì dal bagno ed entrò Davide per cambiarsi a sua volta

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Uscì dal bagno ed entrò Davide per cambiarsi a sua volta. Quando uscì, io stavo sistemando le ultime cose nella mia borsa (quella nella foto) e Davide mi abbracciò da dietro.
N: madò che colpo!
Lui si mise a ridere e mi sorrise, per poi girarmi verso di lui e baciarmi prendendomi per i fianchi.
D: ti amo
N: anch'io, non sai quanto
D: sei pronta per andare?
N: s-si...
Lui vide che ero un po' giù di morale e mi abbracciò di nuovo.
D: ehi nanetta non devi essere triste, verremo qui a trovare Leo e Rocco almeno due volte alla settimana. Ci regoliamo anche con gli impegni e con l'università va bene?
Eh si, io andrò all'università. La comincio a settembre, quindi tra due mesi, dato che ora è luglio. Mi ero diplomata lo stesso nonostante fossi in ospedale, la Lisandri mi aveva aiutata molto e mi aveva fatto uscire per gli esami dato che stavo anche migliorando e avevo sempre seguito le lezioni. Mi diplomai con 97 in un istituto tecnico economico. Ecco qui una foto:

Davide invece decise di prendersi una specie di anno sabbatico per decidere se iniziare l'università o meno

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Davide invece decise di prendersi una specie di anno sabbatico per decidere se iniziare l'università o meno.
Ma ora torniamo a noi:
N: è una promessa?
D: si, è una promessa
Dopo ciò lo baciai e lo sentì sorridere. Poi mi aiutò a prendere le mie cose e le portammo all'uscita dell'ospedale, dove ad aspettarci c'erano i braccialetti.
C: ma ciao piccioncini!
N: ciao tata!
Dissi io mentre Davide le sorrise e la salutò con un gesto della mano.
N: ragazzi ma Leo?
V: è rimasto un secondo in camera...
C: non so perché ma stamattina non l'ho visto come il solito Leo allegro e spensierato..
N: vado un secondo da lui, torno subito
Io mi incamminai verso la sua stanza mentre gli altri rimasero lì ad aspettarci.
Arrivai a destinazione e bussi alla porta.
N: ehi re leone! È permesso?
L: per te quella porta è sempre aperta
Entrai e mi sedetti accanto a lui nel letto.
N: non vieni a salutarci? Ci sono tutti, anche i medici!
L: sisi ora arrivo..
N: ehi che hai?
L: niente è solo che sarà difficile affrontare certe situazioni senza voi al mio fianco.. sarà strano entrare in camera mia e non vedere Vale o non addormentarmi con Cris la sera in camera sua... oppure prendere in giro te e Davide e chiamarvi Romeo e Giulietta...
N: ehi! Potrai sempre prenderci in giro, dormire con Cris e vedere Vale, Tony e Rocco. Resteremo in contatto e io e Davide ci siamo promessi che verremo a trovarvi almeno due volte a settimana, quasi tutti i giorni in pratica
L: veramente?
N: eh certo io non dico bugie lo sai
Lui mi abbracciò forte e io ricambiai.
N: sai ho fatto il test per l'università..
L: e?
Io lo guardai e poi sorrisi.
N: mi hanno presa!
Lui balzò dal letto e mi prese per mano e corse per tutto l'ospedale urlando "LA MIA SORELLINA ANDRÀ ALL'UNIVERSITÀ! LHANNO PRESAAA!" fino ad arrivare dai braccialetti, che ci guardarono straniti.
Dopo avergli spiegato tutto loro si misero a ridere.
N: ma ragazzi voi che farete?
C: anch'io andrò in università, però prima mi prendo un anno sabbatico. Devo capire che facoltà scegliere
D: anch'io come Cris
T: io finirò il liceo e aiuterò mio nonno in officina. Quando posso verrò qui promesso
V: anch'io andrò in università, a studiare sistemi informatici
R: io quando uscirò riprenderò la scuola! Non vedo l'ora di rivedere tutti i miei amici
L: io credo che mi fermerò un attimo eh! Poi si vedrà...
Passò qualche attimo di silenzio e poi parlò Cris.
C: Nicki ma te che facoltà hai scelto?
N: comunicazione imprese e relazioni pubbliche
R: che?!
N: capirai quando sarai più grande Rocchetto mio!
Ci mettemmo tutti a ridere e poi vale mi chiese:
V: ma te andrai nell'Università che c'è qui dietro l'ospedale?
N: si perché?
V: anch'io vado lì!
N: GIURA!
V: GIURO!
D: apposto Vale tienimela d'occhio eh
N: MA OH!
Ci mettemmo a ridere di nuovo ma venimmo interrotti dalla Lisandri, che venne a salutarci.
Lis: ragazzi, mi spiace interrompere questo momento di gioia ma volevo salutarvi prima che andate
Noi ci staccammo dall'abbraccio ed io corsi ad abbracciare la Lisandri insieme a Cris, era diventata una seconda mamma per noi.
N: grazie di tutto dottoressa
Dissi dopo esserci staccate dall'abbraccio e lasciare spazio a Tony e Vale.
Dopo aver salutato sia la Lisandri sia il dottor Alfredi e il dottor Carlo, ci salutammo noi braccialetti e ci riuniamo tutti in un abbraccio.
L: mi mancherete ragazzi
Disse con le lacrime agli occhi mentre io ero già in lacrime.
N: ci vediamo presto, promesso?
Tutti: promesso
Cris e Leo andarono un secondo di là per salutarsi da soli e io presi in disparte Davide.
N: vengo a prenderti con Lilia tra due giorni, va bene?
D: sì tranquilla
N: verrei domani ma devo mettere a posto la casa e-
D: ehi starò bene, ci sono Leo e Rocco qui, non sono solo
N: va bene
N: ma quindi sei sicuro che vuoi venire a stare da me dopo? Amore devi essere sicuro, non voglio obbligarti
D: ehi tu non mi stai obbligando, poi ne parliamo con Lilia e papà quando venite a riprendermi che ne dici?
Io annuisco sorridendo e poi lui mi lascio un bacio sulle labbra che io allungai un po'.
C: Nicki- oh scusate
D: tranquilla, dai andate
Disse guardando prima Cris e poi me sorridendoci.
N: ci vediamo dopodomani promesso, vengo con Lilia
D: ciao nanetta, ti amo tanto
N: io di più
Dissi stampandogli un bacio e abbracciandolo per poi seguire Cris in macchina da carola.
C: ehiii ciao ragazze belle!
N: carolaaaa!
Corsi abbracciandola dal finestrino della macchina per poi salire insieme a Cris.
C: ciao sorellona!
C: ehiii!
Partimmo e iniziammo a parlare.
N: ragazze devo dirvi una cosa importante
C: vai dicci
Disse Cris mentre si giro verso di me, nel sedile posteriore.
N: Davide si trasferisce da me quando esce dall'ospedale!
Dissi tutto d'un fiato mentre le due sorelle mi guardarono scioccate ma felicissime.
C/C: SERIA?!
N: sii!
C: verrò a trovarvi spesso sappilo!
Mi dice Cris mentre mi sorride.
Dopo poco arrivammo a casa mia. Io salutai le due sorelle e salì in casa. Un po' mi era mancata, d'altronde ho il mio mondo qui dentro!
Ero appena arrivata ed era già ora di pranzo. Così andai in cucina e notai che non c'era niente in frigo. Ma siamo seri?
Alla fine decisi di ordinare il mc donald, non lo mangio da troppo!
Il rider arrivò dopo una ventina di minuti e nel frattempo io ero in videochiamata con Davide.
Lui sentì suonare il citofono e subito mi chiese:
D: chi è?
N: il rider, ho ordinato il mc
D: mangia tutto
N: eh certo, l'ho preso apposta!  Aspetta che vado a prendere il sacchetto
Dopo due minuti risalì e mangiai insieme a Davide, che invece stava mangiando la pasta al pesto.
Passò un'ora e io Davide eravamo ancora in chiamata, ma lui si era addormentato e io non volevo chiudere la chiamata senza salutarlo.
Dopo poco sentì la porta della sua stanza aprirsi.
L: ehi David- ah dorme
Ero Leo!
N: ehi Leo! Leo mi senti?
L: Nicole???
N: prendi il telefono di Davide, siamo in chiamata ma lui si è addormentato
Lui lo prese e finalmente lo potevo vedere in faccia. Parlammo per qualche minuto fino a quando Davide si risvegliò.
D: oh ciao Leo
L: ehi, guarda che c'è ancora Nicole qua eh
Disse indicando la mia figura sul telefono.
N: dai ragazzi io vado, devo sistemare casa
D: va bene, ci vediamo domani allora
L: ciao Nicki!
N: ciao Leo! Ciao amoree!
Dissi mandandogli un bacio per poi chiudere la chiamata.
Posso il telefono e iniziai a rimettere a posto tutti i vestiti. Questa è la mia camera comunque:

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora