Cap 2

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La mattina dopo arrivò presto. Mi alzai prima di Davide, così decidi di andare in bagno e cambiarmi. Scelsi questi vestiti, abbastanza comodi anche per la visita:

Dopo circa venti minuti svegliai anche Davide, erano ormai le 8:40

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Dopo circa venti minuti svegliai anche Davide, erano ormai le 8:40.
N: Davide svegliati
D: ....
N: andiamo Davide sveglia!
D: che c'è????!!
N: sono le nove meno venti dobbiamo fare la TAC sbrigati e cambiati!
Uscì dal bagno circa dieci minuti dopo.
Due infermieri, Ulisse e Jonny, vennero a prenderci per la TAC dopo poco.
Durò circa mezz'ora per ciascuno. Ci mettemmo di più per aspettare le buste per i risultati.
Dopo 20 minuti uscì finalmente un'infermiera per consegnarci il tutto.
Inf: Davide questa è tua, Nicole questa te...
L'ho sentito il modo in cui ha detto il mio nome, ho sentito come ha detto <questa te>. L'ho sentita. Lo sapevo, ero peggiorata, come ogni mese d'altronde...
Inf: aspettate che chiamo qualcuno che vi riporti in camera.
Disse per poi rientrare ma Davide inizio a lamentarsi.
D: basta sono stufo di aspettare! Io vado da solo!
N: coglione I risultati vanno ci segnati ad un medico!
D: sai quanto me ne frega!
E che diavolo, è propio testardo eh!
Io iniziai a correre e lo raggiunsi alle ascensori.
Tra noi calò di nuovo il silenzio, fino a quando l'ascensore si bloccò di scatto.
N: no no no apriti, cazzo, apriti!
Dissi continuando a tirare pugni all' ascensore e continuando a premere il pulsante d'emergenza.
D: non vedi che è bloccata? È inutile che continui a spaccarti le mani
N: cazzo!
Dissi sedendomi a terra. Non sapevo che fare, propio con lui dovevo rimanere chiusa qui?!
Dopo qualche minuto passato in silenzio decidi di iniziare una conversazione, o almeno provarci.
N: allora? Non mi hai ancora detto perché sei qui
D: certo che rompi eh! Comunque niente di che: stavo giocando a calcio a scuola con i miei compagni ma ad un certo punto ho sentito una fitta al cuore e sono svenuto. Qui la fanno troppo tragica!
N: per come rompi, anch'io credo che non sia niente
D: stronza haha
Dopo ciò cominciamo a ridere e scherzare e a prenderci in giro.
N: sai, non sei così antipatico come pensavo riccio
D: neanche tu nana
N: EIII non sono così bassa!!
D: si invece haha
N: no
D: si
Andammo avanti così per una decina di minuti! Alla fine vinse lui 😒
N: sentiii stavo pensando, ti andrebbe di far parte di un gruppo?
D: un gruppo? Qui in ospedale? Voi siete pazzi!
N: si, allora? Entri? Tanto sei sicuro che per la prossima settimana non ti dimettono, almeno non ti annoi
D: è sentiamo che ruolo avrei in questo gruppo?
N: beh a noi manca il bello, ma tu tanto bello non sei eh
D: sicuro più di te!
N: ...
Cazzo! Perché l'ha detto... so già di essere uno schifo, non c'era bisogno di ricordarmelo così tanto.
D: s-scusa io..
N: no tranquillo non importa
N: beh allora ti va?
Dissi sperando di cambiare argomento.
D: si dai, perché no
N: perfetto! Allora appena usciamo da qui ti faccio conoscere gli altri
D: va bene
Passarono circa 15 minuti e io nel frattempo gli parlai un po' dei braccialetti e di come ci siamo conosciuti e lui sembrò ascoltarmi. Poi ricominciò a parlare anche lui.
D: che ti devono dire le analisi?
N: se sono peggiorata....
N: tu?
D: se c'entrano i ventricoli
Ci scambiammo alcuni sguardi quando poi io mi aprì con lui.
N: senti Davide io ho paura ad aprirle, so di essere peggiorata.. non mangio da giorni. Ma ho paura di QUANTO io possa essere peggiorata...
D: se vuoi le apriamo insieme, d'accordo?
N: si ti prego...
D: ok.. dai forza
N: 3..2..1
N/D: apriamo!
Lo sapevo. Appena lessi quell'esito rimasi pietrificata, non riuscivo a respirare bene. Ero peggiorata il doppio di ciò che mi aspettavo...
Almeno a Davide era andata bene..
D: evvai! Non sono i ventricoli!
N: cazzo..
L'ho detto, non riesco più a tenermi tutto dentro. Delle lacrime mi stavano già rigando il viso...
D: oh che succede??
N: i-io.. s-sono peggiorata
D: mi dispiace nanetta...
N: I-io..
Non riuscivo a parlare e a fare niente.
D: ehi va tutto bene
Disse lui abbracciandomi. Per una volta mi sentì al sicuro tra le braccia di qualcuno. Mi calmai dopo pochi minuti e incomincia a parlare staccandomi dall'abbraccio.
N: io ci speravo sai in un miglioramento...
D: lo so.. mi dispiace nanetta
Nel frattempo l'ascensore riprende a funzionare e appena le porte si aprirono...
N: dai andiamo dagli altri che te li presento
Dissi asciugandomi le lacrime e guardandolo annuire.
N: però Davide non devi dire nulla sulle mie analisi, non voglio farli preoccupare..
D: vabbene, sta tranquilla
Ok di lui mi potevo fidare, ne ero certa... Non era poi così male sapere?
N: dai seguimi
Dopo pochi minuti arrivammo davanti la stanza di Rocco, dove già c'erano gli altri braccialetti.
N: ehi ragazzi! Ho una bella notizia per voi
Tutti: cioè???
Dissero all'unisono impazienti di sapere.
N: ho trovato il bello per il nostro gruppo
C: davvero?! E chi è?
V: esatto chi è?
N: ragazzi calmatevi haha. Dai Davide entra!
D: ciao..
L: beh ciao Davide! Benvenuti nei braccialetti rossi, ora ti spetta questo.
Dice Leo mentre mostra il braccialetto rosso a Davide. Lui mi guarda per avere un segno di approvazione e io lo guardo come per dirgli di stare tranquillo e di fare come dice.
Dopo aver messo il bracciale a Davide, Tony propone di fare una foto tutti insieme!
L: si dai bell'idea!
Ci mettemmo tutti sul letto di Rocco: lui seduto al centro io, Davide e Cris da un lato e Leo vale e Tony dall'altro.
Io posai la fotocamera sul mobile davanti a noi e puntai il timer per poi mettermi in posa:

 Io posai la fotocamera sul mobile davanti a noi e puntai il timer per poi mettermi in posa:

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Dopo la foto, rimaniamo un po' a parlare con i braccialetti nella stanza di Rocco.
D: Nicki si è fatto tardi dobbiamo tornare in camera
N: vero, vabbè ragazzi ci vediamo!
Prendiamo una copia ciascuno della foto che Tony ha fatto stampare e usciamo dalla stanza.

Pov Leo:

Appena Davide e Nicki sono usciti io e i braccialetti li continuavamo a fissare.
L: tra quei due nascerà una bella storia d'amore, che dite?
V: sono d'accordo hahah
C: speriamo! Almeno ne trova uno bono!
Tutti: CRIS!!!!
E ci mettemmo tutti a ridere per un buon periodo di tempo!

Fine pov Leo

NICOLE:

Mentre io e Davide stavamo tornando in camera continuavamo a scherzare per i corridoi e ridevamo per le facce buffe uscite nella foto!
Quando arrivammo in stanza trovammo la Lisandri ad aspettarci...
Avevo un brutto presentimento.
N: buongiorno dottoressa, che ci fa qui?
Lis: Nicole sono venuta a parlarti della tua situazione...
D: vabbè allora io esco, vi lascio sole
N: no Davide... resta
Lui mi guardò sorridendo leggermente e il ricambiai.
Lis: Nicole mi dispiace ma se entro qualche settimana la tua situazione non migliora dovremmo farti il più flebo possibile e non potrai vedere i tuoi amici, dovrai stare a letto come il mese scorso.
CAZZO! NO!
La Lisandri nel frattempo era uscita dalla stanza e io ero rimasta pietrificata. Ma tanto sapevo come andava a finire...
N: CAZZO!
Ecco che scoppiai a piangere davanti a Davide per la seconda volta in un giorno!
Lui mi vide, venne da me e senza dire niente mi abbracciò. Stemmo così per qualche minuto, finché non mi fossi calmata.
D: tranquilla Nicki andrà tutto bene io sarò sempre con te promesso
N: grazie di tutto riccio
D: non devi ringraziarmi
Disse staccandosi dall'abbraccio e passandomi un fazzoletto per asciugarmi le lacrime.
Dopo ciò mi sdraiai sul mio letto, provai a fare un riposino per schiarire un po' le idee.
Quando mi risvegliai era notte. Avevo saltato la cena ma poco m'importava.  Davide stava ascoltando la musica, ma dopo poco si girò verso di me.
D: Nicki
N: dimmi tutto
D: io ho fame
Ma sapete che vi dico? Anch'io avevo un po' di fame!
N: sai che anch'io poca poca?
Lui si meravigliò, si alzò di scatto dal letto, mi prese per mano e mi porto in mensa.
D: cazzo è chiusa!
N: aspetta io so il codice, me l'ha detto Leo nel caso avessi una fame improvvisa, come ora.
Entrammo e cercammo del cibo: prendemmo le fragole, qualche fetta biscottata e la nutella.
Ci mettemmo a mangiare, a ridere e scherzare e senza neanche accorgermene avevo mangiato due fette biscottate...
* Certo che potevi anche evitarne due eh *
No basta con questa voce del cavolo! Ora decido io!
D: Nicki! Hai mangiato due fette con la Nutella!
N: si lo so
Lui si alzò dalla sedia e forse ad abbracciarmi. Io rimasi sorpresa, non era l'emerito stronzo del primo giorno...
Dopo circa mezz'ora, mentre mettevamo a posto, sentimmo un rumore. Qualcuno stava venendo in cucina, dei passi.
N: cazzo Davide c'è qualcuno dobbiamo andarcene, ora!
Chiudemmo la porta della cucina, cercando di non fare rumore.
D: dai veloce andiam-
Dott. C( Carlo): e voi due dove credete di andare?
N/D: cazzo!
Dott. C: lo sapete vero che non potete stare qui? Sopratutto a quest'ora della notte
D: si ma Nicole aveva fame, come facevo a dirle di no aveva saltato la cena!
Dott.C: ok sentite, per questa volta non dirò niente, ma se vi becco ancora a girare per l'ospedale a quest'ora dovrò dirlo alla Lisandri!
N: si certo scusa Carletto!
Dissi mentre io e Davide correvamo via per tornare in stanza ridendo come due ebeti.
Entrati in stanza ognuno andò sul suo letto e si mise a dormire.
N: notte riccio
D: notte nana

La mattina dopo...

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora