18/03
NICOLE:
Erano le 10:00. Stavo dormendo tranquillamente fino a tardi, come ogni mattina, fino a quando qualcosa, o meglio qualcuno, mi venne a svegliare.
L: NICKIIIIII SVEGLIAAAAA!
Mi disse Leo tirandomi un cuscino in faccia!
V: sono le 10:00 dai Nicki!
Continuò Vale, seguendo a ruota Leo.
N: eddai ragazzi ancora cinque minuti!
Dissi girandomi dall'altra parte del letto per provare a richiudere occhi ma Leo mi bloccò.
C: dai Nicki ti pregooo
Mi disse Cris- Aspetta Cris??? Ma c'erano tutti i braccialetti?! Non me ne ero accorta.
Dopo varie prediche cedetti e mi sistemai sul letto per poi mettermi seduta e ascoltarli.
N: beh che volevate?
L: siamo venuti a farti compagnia no?
N: ho capito ma non così presto
T: ue va che sono le 10:00!
N: appunto!
Nel frattempo tutti si sono seduti intorno al mio letto e abbiamo iniziato a ridere e scherzare come sempre. All'inizio sembro un po' stronza, sopratutto di prima mattina, ma in realtà gli voglio bene eh.
L: allora ragazzi, nel gruppo manca solo il bello. Lo dobbiamo assolutamente trovare, così saremo al completo no?
C: Leo non credi che tu sia un po' troppo fissato con la storia del gruppo? Tranquillo che poi lo troviamo
N: poi Leo non credo che sia tra le priorità di qualcuno entrare in un gruppo formato da un diciassettenne qui in ospedale
Dissi facendo ridere tutti tranne Leo, che mi guardo male.
L: stronzi!
Cominciamo tutti a ridere e scherzare fino a farci male la pancia e lacrimare gli occhi! Come sempre! È lo stile dei braccialetti no?
Dopo poco sentiamo bussare alla porta
N: avanti
Tutti ci giriamo verso la porta e vediamo Ulisse entrare insieme ad un ragazzo, probabilmente della nostra età, sulla carrozzina. Ero riccio, moro e con degli occhi color nocciola in cui mi potevo perdere dentro nel giro di due secondi!
* MA CHE MI PRENDE?! *
U: ciao ragazzi! Nicki ti ho portato un nuovo compagno di stanza, contenta?
N: si certo, beh ciao
Tutti lo salutarono ma a quanto pare lui girò la testa dall'altro lato mettendosi sul letto, ignorandoci completamente. Che stronzo!
N: cavolo Ulisse, un compagno di stanza piu simpatico potevi portarlo! Dove l'hai trovato questo, nel reparto stronzi totali?
Tutti scoppiarono a ridere abbassando la testa per non farsi vedere.
U: non farci caso, è fatto così
Disse per poi uscire dalla stanza e lasciarsi soli insieme al ricciolino di cui non so nemmeno il nome.
Dopo poco ricominciammo a parlare fino a quando arrivò mezzogiorno, l'ora di pranzo...
R: ragazzi noi dovremmo andare è quasi ora di pranzo
T: ci vediamo dopo ok?
N: ok... a dopo ragazzi
Salutai sapendo che ora Leo mi avrebbe fatto la ramanzina sul fatto che dovevo mangiare, eccetera...
L: Nicki
ECCALÀ
N: mm
L: mangia qualcosa, ti prego. Non voglio rivederti di nuovo a letto per un mese va bene?
Si sono stata a letto un mese perché, dato che non mangiavo, non riuscivo a stare in piedi e svenivo continuamente. Non avevo più forze in corpo praticamente...
N: non ti prometto nulla Leo, lo sai...
N: piuttosto aiuta Cris, lei si che ha bisogno d'aiuto
L: lo so ma anche tu, ci vediamo dopo!
N: a dopo...
Leo uscì e io rimasi sola con il ricciolino. Tanto male non sembrava, se fosse meno stronzo magari!
Guardai il mio piatto per una decina di minuti ma poi decisi di provare a conversare col riccio, che stava mangiando beatamente...
N: almeno il tuo nome ne lo vuoi dire?
X: ma un pacchetto de cazze tua?
N: senti se dobbiamo condividere la stanza per non so se uno o due giorni, settimane o mesi, almeno merito di sapere il tuo nome non credi?!
Dissi alzando un po' il tono della voce così che capisse con chi ha a che fare.
X: Davide, mi chiamo Davide
In risposta sorrisi leggermente
D: tu?
N: cosa?
D: come ti chiami?
N: ah, Nicole, ma puoi chiamarmi Nicki se te piace de più. È uguale
D: mhmh
Stemmo in silenzio per qualche minuto e io continuavo a osservare il mio piatto. Più lo guardavo più mi veniva da vomitare...
D: senti ma... tu non mangi?
Ecco che ha toccato il tasto dolente...
N: non ho fame.
Dissi tutto d'un fiato e fredda
D: so cos'hai, non volevo origliare prima ma ho sentito cosa diceva quel ragazzo prima di uscire.
N: intendi Leo?
D: non so come si chiama, penso di sì
N: si beh se allora sai cos'ho, non fare domande dolenti ti prego...
D: s-si scusa.. non volevo
N: tranquillo
D: P-però puoi provare a mangiare qualcosa? Ti prego, giusto un boccone
Perché. Perché l'ha detto. Ora come faccio a spiegargli che ho una voce in testa che non vuole farmi mangiare?!
N: no Davide io-
Iniziai a dire ma lui mi bloccò, venne verso di me e si sedette di fianco a me nel letto.
D: senti almeno prova un pochetto di mozzarella. Dai è poca poca, ti prego
Come fai a dire di no a quel faccino?
* ma che diamine sto dicendo?! *
N: e va bene ci provo ma poca
D: sisi quello che riesci, va bene lo stesso
Presi la forchetta posta di fianco al piatto e presi una fettina di mozzarella già tagliata. La presi e la portai davanti alla bocca: esitai all'inizio ma poi la misi dentro e la masticai. Appena sentì il sapore di cibo in bocca, mi misi una mano davanti, scesi dal letto e andai di corsa in bagno a vomitare.
Sentì Davide corrermi dietro e urlare <cazzo> ma non ci feci caso.
Entrai in bagno e mi lanciai subito sul wc.
Sentivo continuamente Davide bussare alla porta per chiedermi se fosse tutto ok ma non riuscivo a fare niente se non vomitare pure l'anima.
Dopo poco sentì qualcuno alzarmi i capelli, mi girai per un attimo e vidi Davide. Continuai a vomitare per altri due minuti buoni. Dopo aver finito mi sedetti per terra e appoggiai la testa al muro che avevo dietro mentre Davide mi guardava un po' preoccupato e io lo notai.
N: sta tranquillo sto bene, torna di là
D: no non ti lascio qua da sola, se dopo stai male? Non ci penso neanche, ti sei vista? Hai vomitato pure l'anima Nicole!
N: ...scusami
D: perché?
N: perché ci conosciamo da neanche un giorno e mi hai già vista in queste condizioni. Neanche i miei amici mi hanno mai vista così...
Lui non parlò, si limitò ad ascoltarmi.
Dopo poco uscimmo dal bagno e tornammo ognuno a farci i fatti propio con il telefono.
Passa qualche ora e Davide era andato a fare un controllo. Quando è tornato l'ho visto un po' agitato e provai a capire che aveva.
N: ei che hai?
D: niente fatti i fatti i tuoi
N: scusa volevo solo conversare
D: beh io no!
N: cavolo scusami! Sai fino a poco fa mi stavi aiutando a calmarmi e ora mi rispondi di merda! Grazie mille Davide, stronzo come all'inizio!
D/N: ma vaffanculo vah
Io mi incavolai subito, prima mi aiuta a calmarmi e poi fa tutto lo stronzo incazzato?! Ma dove simo finiti? Bah io sono sconcertata!
Mi alzo dal letto e vado in camera di Cris incavolata nera, come una bestia. Mi ha dato fastidissimo il suo atteggiamento che diamine!
Vado a parlarne con Cris ma non credo le racconterò del fatto del bagno.... Si è la mia migliore amica ma so come reagirebbe...
Appena Cris mi vede entrare nota subito il mio sguardo incavolato.
C: cia- oh che hai perché sei arrabbiata?
N: Davide, il mio compagno di stanza, non lo sopporto più! È solo uno stronzo! Provi a fare amicizia e ti risponde pure di merda, ma dove siamo finiti eh?
C: dai andiamo un po' sul tetto, così respiri un po' d'aria fresca e ti calmi. Che ne dici?
N: sai sempre come calmarmi tu
Dissi abbracciandola per poi andare sul tetto.
Cominciamo a parlare del più e del meno, a ridere e scherzare. Propio quando mi sono calmata vediamo entrare Davide dalla porta. ACCIDENTI! MA È OVUNQUE!
N: oddio ma sei ovunque!
D: si problemi? Ora vattene non ti voglio vedere pure qua!
N: senti riccio, non so chi tu ti creda di essere ma qua siamo arrivate prima noi, quindi se la nostra presenza ti infastidisce puoi anche andartene! Io da qui non mi muovo.
Come previsto, se ne va scocciato, senza neanche spicciare parola!
N: giuro che lo odio!
Cris mi guarda sorridendo maliziosamente.
N: ma che ti ridi te?! Guarda che sono seria, prima o poi lo ammazzo!Circa mezz'ora dopo...
Dopo la chiacchierata con Cris, decido di tornare in camera ma indovinate chi trovo?? LUI. DAVIDE.
Entro e me ne vado tranquilla sul mio letto senza neanche rivolgergli una parola o uno sguardo.
Appena mi sistemo nel letto, vediamo entrare la Lisandri per comunicarci qualcosa.
Lis: oh ragazzi vedo che siete entrambi qui, bene. Volevo avvisarvi che domani mattina avete entrambi una TAC alle 9:00, non fate tardi.
N: ok grazie dottoressa
D: d'accordo, magari mi dimettete da sta palla d'ospedale!
La Lisandri se ne va ignorando la frase di Davide. Io prendo il telefono e le cuffie e mi metto ad ascoltare la musica, lui invece si mette a giocare alla PSP.
La sera arrivò presto e la cena pure...
E(Ester): ragazzi ecco la cena, mi raccomando Nicki mangia, te prego voglio vederti fuori da qui!
Mi disse Ester entrando per portarci la cena.
Mi limitai a sorridere leggermente... lo sapevano tutti che non volevo mangiare.
Io continuai a fissare il piatto e Davide continuava a lanciarmi degli sguardi come per dirmi "mangia" ma io lo ignorai. Dopo poco mi alzai e buttai tutto nel wc e ignorai ancora una volta gli sguardi di Davide ed Ester, quando tornò a prendere i vassoi.
Dopo cena andai in bagno per sistemarmi, presi il pigiama e mi cambiai. Decidi di mettere questo:Nonostante fossimo a marzo, faceva abbastanza caldo.
Appena toccai il cuscino e chiusi gli occhi mi addormentai subito. Non sentì neanche Davide andate in bagno, caddi in un sonno profondo.Il giorno dopo...
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Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossi
FanficNicole Rossi è una ragazza di 18 anni, ricoverata in ospedale da ormai sei mesi per anoressia, una brutta bestia, mangia e vomita... Li dentro però troverà molti amici che la supporteranno e la aiuteranno sempre nel momento del bisogno. Nel momento...