Cap 41

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La cerimonia era iniziata.
Ognuno di noi era al propio posto: Cris, Leo e Tony all'altare; io, Carola e Bella di fianco a Cris mentre Davide, Bobo e Vale di fianco a Leo; gli invitati, compresi i medici e gli infermieri e alcuni pazienti che arrivarono poco dopo, seduti ai loro posti.

Subito dopo, Bobo suonò la marcia nuziale e poi Tony iniziò a parlare.
Dopo il discorso, arrivò il momento principale.
T: eh mo siamo arrivati qua.. Leone Correani, vuoi tu prendere come legittima sposa Cristina Valli?
L: lo voglio
T: Cristina Valli, vuoi tu prendere Leone Correani come legittimo sposo?
C: lo voglio
T: bene, allora, in nome di noi braccialetti rossi, vi dichiaro marito e moglie
Detto ciò Cris e Leo si stavano per baciare,  ma Tony li bloccò.
T: no no ragazzi! Mancano le fedi!
Cris si girò subito a guardare me e Carola. Entrambe non sapevamo che dirle.
Dopo un istante di silenzio, la dottoressa Lisandri e il dottor Alfredi salvarono letteralmente il matrimonio!
Lis: Leo, prendi
Alf: ecco a te Cris
Gliele avrebbero ridate subito dopo, poi sarebbero andati a comprare quelli veri eh!
Detto ciò, riprendemmo la celebrazione.
C: Nicki! Prendi!
Disse Cris lanciandomi il bouquet di fiori. Io le sorrisi mentre tutti si girarono a guardare Davide, che era un pochino in imbarazzo.
Tralasciando ciò, Cris e Leo si baciarono di nuovo mentre Alfredi e la Lisandri fecero un piccolo discorso.

Dopo ciò, tutti ci alziamo in piedi e lanciammo il riso e i petali di fiori che erano all'interno dei cestelli.
Festeggiammo ancora un po' ma poi la Lisandri comunicò a Leo una cosa importante...
Lis: è ora Leo
Scommetto che si stava riferendo all'operazione.
Così tutti noi braccialetti ci riunimmo intorno a Leo e Cris e ci abbracciammo mentre la Lisandri andò dentro a prepararsi.
L: ragazzi venite
Disse prendendo Cris per mano e facendo segno a noi di seguirlo.

Andammo nella sua stanza, ci mettemmo tutti seduti: Cris e Leo sul letto, io e Davide e Vale e Bella sui divanetti mentre gli altri sparsi un po' sulle sedie della stanza.
L: ragazzi.. prima di entrare là dentro, volevo parlarvi qui, dove tutto è iniziato. Insieme abbiamo vissuto le miglior cose, siete stati gli amici che ho sempre sognato di avere. Abbiamo riso, scherzato, pianto ma l'abbiamo sempre fatto insieme ed è questo che conta. Sposare Cris oggi è stata una delle cose più belle e giuste che io abbia mai fatto in vita mia... Fondare i braccialetti è stato davvero così importante per me che ora non riesco a fare a meno di voi ragazzi... vi voglio bene, ve ne vorrò sempre

Dopo le parole di Leo, io stavo ormai piangendo a dirotto mentre Davide mi abbracciava cercando di trattenere le lacrime.
L: quando sarò là, in quella stanza, non voglio che voi stiate lì davanti a quella porta per sapere se io ce l'ho fatta o meno. Andate da qualche parte, qui dentro o fuori, ma andate. Fate qualcosa di bello, così sarò io a starvi vicino va bene?
Tutti noi annuimmo e poi ognuno di noi si alzò e mise il proprio braccialetto rosso al polso di Leo. Il primo fu Vale, che poi abbracciò il ragazzo e si rimise a sedere abbracciato a Bella.
Io e Davide fummo gli ultimi. Andammo insieme dato che io ero in lacrime.
L: ehi aspettate voi due. Prima cosa, Nicki smetti di piangere per me ti prego; seconda cosa, Dà prenditi cura di queste due
Disse lui indicando me e Cris.
L: ti prego Dà, non abbandonarle mai per nessun motivo
D: non ho intenzione di farlo
Disse per poi abbracciare di nuovo Leo mentre io tornai a sedermi.
Dopodiché Davide tornò vicino a me e mi abbracciò, tenendomi stretta a se.
L: ragazzi allora io vado-
C: amore aspetta.. io vengo con te, rimango lì ad aspettarti con tuo padre
L: Cris-
C: no, io vengo con te.
Dopo varie prediche, Leo cedette e lui e Cris si dirisero in sala operatoria. Noi altri ci salutammo e andammo tutti in parti diverse dell'ospedale:
Vale e Bella andarono in giardino, agli ulivoni;
Chicco, Rocco e Flam andarono in camera di quest'ultima; Bobo restò in camera sua e di Leo mentre io e Davide andammo nella nostra vecchia camera.
Non appena arrivammo, entrammo e io mi sdraiai sul quello che un tempo era il mio letto.
Davide si mise vicino a me e io mi appoggiai sulla sua spalla.
D: stai un po' meglio?
N: adesso sto bene; prima non riuscivo a smettere di piangere...
D: nanetta è normale sentirsi così, d'altronde si parla di Leo...
N: già...
Dissi io mentre mi stringevo sempre di più a lui.
D: sai che un po' mi manca stare qui?
N: manca anche a me. Non che ora non sia felice a casa con te, ma qui era diverso
D: si, lo so...
N: ti ricordi i nostri primi giorni qui?
Gli chiesi io dopo qualche attimo di silenzio.
D: ricordo a memoria ogni momento con te qui
Mi disse lui facendomi sorridere mentre io alzai lo sguardo lasciandogli un bacio sulle labbra.
Fu qui che ci vennero in mentre tantissimi ricordi:

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora