How Deep Is Your Love

28 Viktor

Buona lettura🥀🖤

Sono in ufficio da poche ore e già voglio andarmene.

Ho pensato di chiamarla di nuovo, sono stato brusco nel chiudere la telefonata così.

Quando mi ha detto chi avrebbe dovuto guardarla in biancheria intima, ho dovuto stringere forte il bracciolo della sedia per non urlare io.

Ho visto quella biancheria intima, e cazzo mi è venuto duro ad immaginarla con essa addosso.

Sono curioso di vedere come si vestirà questa sera.

Mi aveva detto che non era mai stata in una discoteca, così ho pensato di portarla questa sera, solo che ci saremo solo noi e i camerieri dentro.

È assurdo lo so, ma lei si sente a disagio con le persone, e non penso che stare in mezzo ad una massa di persone che ballano la possa fare sentire bene.

Quindi saremo solo noi.

A piccoli passi la farò abituare ad uscire, ieri è stata brava.

Stasera lo sarà ancora ne sono sicuro.

Non scopo da troppo tempo, e l'idea di farlo con una donna qualsiasi mi disgusta, e stiamo parlando di me.

A me non ha mai disgustato una donna, ma ora che quella bambina è entrata nella mia vita come un uragano non riesco ad immaginarmi a letto con nessuna donna se non con lei.

Mi piace dormire con lei, abbracciarla, proteggerla.

Ieri sera per la prima volta ho dato un bacio, non un bacio che urlava sesso, un bacio che urlava dolcezza.

E cazzo se mi è piaciuto.

Mi sta facendo scoprire una parte di me che neanche pensavo esistesse sinceramente.

Finalmente esco dall'ufficio prendo la macchina e vado verso casa.

Non mi piace avere l'autista, quindi quando posso guido io.

Arrivo a casa e appena entro le trovo pronte, peccato per me che lei abbia già indossato il cappotto.

Guardo il suo volto truccato.

Non si trucca mai e penso odi farlo.

Infatti ha un trucco leggero, le guardo le labbra che per poco non mi fanno venire un'erezione.

Rosse, labbra carnose rosse... anche se a lei non serve il rossetto perchè la sua colorazione naturale è sublime, devo ammettere che le sue labbra mi piacciono anche con il rossetto.

Capelli che le scendono lenti sulle spalle con onde delicate.

Adoro i suoi capelli.

Le guardo le gambe, ha dei tacchi bianchi, riesco solo a vedere il laccio che le si intreccia su per la gamba.

Mi sorride imbarazzata «Pronte?» annuisce «Sì anche se devo ammettere che sono preoccupata di dove tu ci possa portare» ribatte Satine.

Entriamo in macchina, io alla guida, Dimitri al mio fianco mentre le ragazze sono dietro.

Ogni tanto la guardo dallo specchietto e noto che anche lei mi guarda con sguardo timido.

Avevo chiuso la chiamata bruscamente, magari pensa che io sia arrabbiato con lei, ormai ho capito come ragiona.

Arrivati scendo e le apro la portiera.

Le offro la mano che accetta e stringe.

Quando si tira su la stringo piano, affondo il viso nel suo collo annusando il suo buonissimo profumo per poi lasciarci un piccolo bacio.