Buona lettura🥀🖤
Sono stressata e in ansia, tra poco ho la prima esibizione qui in Russia.
So che non dovrei agitarmi così tanto... ma che dico si che devo, insomma...
Mi fido di Ivan e questo è il massimo per lo stile di coppia, andiamo bene insieme.
Viktor prova ad aiutarmi standomi vicino, facendomi da spalla e dicendomi che dovrei riposare di più, ma non ci riesco.
Questa sono io prima di un' esibizione, nevrotica e stressata.
Ivana lo sa bene, prima di un' esibizione sono così.
La paura di fallire c'è sempre, proprio per questo mi alleno così tanto.
I miei genitori odiano questo sport, ogni volta dopo l'allenamento quando vivevo con loro quelle rare volte, mi chiudevano nell'armadio, stavo lì ore, fino al giorno dopo.
Ivana lo sapeva, era lei a salvarmi ogni volta, entrava in casa quando i miei non c'erano per lavoro e mi liberava.
Non potevo stare da Ivana quando mi allenavo vicino a casa, fortunatamente era poche volte.
Ancora oggi quando l'ansia mi divora mi chiudo nell'armadio, ormai è un vizio, a volte esco da sola, mentre altre mi trova Ivana.
L'ultima volta è stata prima delle olimpiadi, mi succede sempre prima di una gara.
Guardo Viktor accanto a me e mi accorgo di quanto fortunata io sia.
Mi è stato accanto questa settimana anche se non era obbligato, e questa cosa mi ha dato forza a non mollare.
Gli accarezzo i capelli soffici, mi stringe nella sua presa ferrea e sbuffa piano come un bambino.
Provo ad allontanarlo per andare in bagno ma non me lo permette.
«Viktor devo andare in bagno» scuote la testa e mi stringe di più a sé.
Se qualcuno lo vedesse in questo momento penserebbe che è un'altra persona, e invece no è proprio lui.
Il grande e spaventoso Viktor Ivanov che non lascia la sua ragazza andare in bagno.
«Viktor» gli mordo l'orecchio facendolo ridacchiare «Così non ti faccio proprio alzare» «Ma devo andare in bagno» mi lamento io.
Alza il viso per guardarmi e sbuffa «E va bene ma torna subito» lo bacio e mi alzo «Va bene brontolo» mi chiudo in bagno, faccio pipì e mi lavo i denti.
Quando esco lo trovo davanti la porta che mi guarda «Sbaglio o mi hai chiamato brontolo?» «Non sbagli» mi tira su in spalla facendomi ridere mi dà una sculacciata sul sedere «Ei!» «Questo è per avermi chiamato brontolo, e poi so che ti piace bambina è inutile che fai finta che non sia così» mi butta sul letto per dopo mettersi sopra di me.
Mi bacia tutto il viso facendomi il solletico «Dai Viktor» dico ridendo cercando di fermarlo.
Mi bacia le labbra in modo delicato quando si stacca, fa per parlare ma qualcuno entra in camera.
Ci giriamo entrambi a guardare era Dimitri «Cosa vuoi?» dice rabbioso Viktor, gli accarezzo il braccio per calmarlo «C'è suo padre al telefono» Viktor si gira a guardarmi.
Entrambi ci mettiamo a sedere.
Dimitri si avvicina e si siede sul letto, passa il telefono a Viktor che mette vivavoce.
«Cosa vuoi?» chiede Viktor guardandomi «Un accordo, lascia Veronika e ti do tutto quello che vuoi» deglutisco a fatica, aspettando una sua risposta.
Che non arriva, mi guarda e sta in silenzio.
Gli strappo il telefono dalle mani «Ci penserà» e metto giù.
Entrambi mi guardano incazzati «Non avresti dovuto farlo» dice incazzato «Ah io non avrei dovuto farlo? Non tu che appena te lo ha proposto sei stato in silenzio come un idiota?» mi alzo in piedi nervosa.
Avrebbe dovuto dire subito di no se tiene a me, non esitare.
«Non avresti dovuto farlo» ripete, gli do le spalle «Hai esitato» mormoro piano con le lacrime agli occhi.
Prendo le mie cose e mi chiudo dentro.
«Veronika apri la porta!» «Vai a farti fottere Viktor!» batte i pugni sulla porta «Apri questa cazzo di porta» mi vesto di fretta.
Apro la porta è davanti a me con il viso contratto e duro, è incazzato.
Dietro di lui c'è Dimitri che mi guarda.
«Non sono stupida Viktor, hai esitato, se ti importasse qualcosa della nostra relazione avresti subito detto di no, invece sei stato li impalato come un'idiota a guardarmi, non voglio essere messa al secondo posto di un affare» lo spingo via e esco dalla camera con lui che mi segue.
«Ti puoi fermare cazzo?» «Te lo ho già detto Viktor» mi giro a guardarlo «Vai a farti fottere» detto questo torno a camminare e vado da Ivana.
Entrambi ci guarda «Andiamo a mangiare fuori?» chiedo a lei «Tu non vai da nessuna parte dobbiamo parlare» «Di cosa? Del tuo affare? Fallo pure, ti darà quello che vuoi se mi lasci, fallo, tanto cosa eravamo noi? Un passatempo no?» lo dico con la voce rotta dalle lacrime «Smettila di dire cazzate, non sei mai stata un passatempo, mettitela via ok?» prova ad avvicinarsi ma non glielo permetto «Mi fai schifo Viktor stammi lontano» Dimitri viene da me, mi prende il polso e mi trascina via.
«Dimitri lasciala andare cazzo» «Vai in macchina e aspettami lì» annuisco con le lacrime che mi escono dagli occhi.
Vado in macchina e sto qui ad aspettarlo.
Non pensavo potesse farmi questo, dopo tutto quello che è successo lui ha comunque preferito il lavoro a me e va bene così.
Ho una carriera davanti e non ho intenzione di fermarmi per colpa sua.
Cosa ne pensate? Avreste reagito anche voi come Veronika?
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How Deep Is Your Love
RomanceVeronika è una ragazza tranquilla di 23 anni, aspira a vincere per la seconda volta le olimpiadi di pattinaggio artistico sul ghiaccio. Viktor è il capo di un associazione in Russia a livello mondiale. Lui la rapisce e la vuole solo per sé. Più gran...