51 Veronika

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Buona lettura🥀🖤


Eccomi qua, di nuovo nel mio loop.

Devo ammettere che non mi mancava per niente.

Sono chiusa nell'armadio, era da tanto che non succedeva, e oggi è successo.

Manca poco all'esibizione e io sono qui chiusa in un armadio.

«È lì dentro?» sento le voci fuori dall'armadio.

«Si... no entro io» «È la mia ragazza» «Si e io lo ho cresciuta come se fosse mia figlia... Viktor vado io».

Sento la porta aprirsi e chiudersi.

Qualcuno si siede davanti a me.

Io sono incucciata in me stessa quindi non vedo chi è.

«È l'armadio più grande in cui sei stata» alzo la testa e vedo Ivana sorridermi.

Apre le braccia e subito mi rifugio tra esse nel suo calore.

Mi accarezza la testa e cerca di tranquillizzarmi «Almeno ci stiamo in due questa volta» ridacchio e la stringo di più.

«Ogni volta mi sono chiesta il perchè tu non creda in te stessa, e ogni volta mi sono data una risposta... i tuoi genitori» alzo la testa per guardarla.

«Ti chiudevano in quell'armadio senza cibo né acqua e stavi ore li dentro anche quando eri più piccola... davanti a me vedo ancora quella bambina che salvavo da quell'armadio» le lacrime iniziano a scendermi sulle guance «Non sei più quella bambina Veronika, nessuno più ti dirà che non sei abbastanza, nessuno più ti chiuderà nell'armadio» mi sfogo con un pianto mentre l'abbraccio stretta.

«So che non è facile Veronika ma non sei più quella bambina, nessuno ti farà del male, non più...» sento che gira il viso verso la porta, immagino che Viktor ci stia guardando.

«Non dargli questo potere, tu sei più forte di lui, tu hai più potere di lui» Sento i passi di Viktor che si avvicinano.

Mi prende in braccio tirandomi su come una bambina, mentre io cerco di calmarmi.

Sento che si siede, Ivana mi da un bacio sulla testa per dopo uscire e lasciarci soli.

«Sai perchè ho iniziato a chiamarti bambina?» scuoto la testa.

«La prima notte senza che tu te ne rendessi conto ti sei attaccata a me e mi hai stretto a te, come una bambina... per questo ti chiamo così... non perchè ti comporti come essa ma perchè quando ti guardo la prima cosa che mi viene in mente è di proteggerti, proteggerti come una famiglia dovrebbe fare con la propria bambina» alzo il viso per guardarlo «Tu sei una donna Veronika, una donna forte e coraggiosa, so che hai subito dei traumi e che restano ma non puoi dare questo potere alla tua famiglia, tu sei più forte di questo» gli prendo il viso tra le mani e lo bacio «Come fai a stare con me?» sorride e si tira su.

«Intendi come faccio a stare con una ragazza giovane e sexy che ha fama mondiale?» inizio a ridere mentre mi porta fuori dall'armadio.

E penso che oggi io sia uscita da quell'armadio per sempre.

Siamo alla pista di pattinaggio, è pieno di gente già seduta.

Dimitri e Viktor staranno in tribuna.

Io e Ivan stiamo aspettando il nostro turno, c'è anche la tv nazionale infatti dobbiamo uscire.

Ivan mi prende per mano, lo guardo e sorrido.

Usciamo con Ivana.

Subito i giornalisti vengono da noi «Qui abbiamo la coppia che gareggerà per l'Italia signor Popov, non è triste partecipare per l'italia e non per la russia?» «Sono nato in Italia, mia madre è italiana, quindi no» andiamo avanti a parlare finchè non è il nostro turno.

Entriamo in pista salutando il pubblico, ci mettiamo in posizione e inizia lo spettacolo.

Abbraccio Ivan felice, non abbiamo neanche fatto un errore siamo stati bravissimi.

Salutiamo il pubblico e usciamo, una telecamera ci segue, salutiamo e poi ci sediamo sul divano con Ivana in attesa del punteggio.

Appena c'è lo dicono mi alzo in piedi e abbraccio stretto Ivan.

Abbraccio Ivana e piango.

Subito vedo arrivare Dimitri e Viktor sorridenti.

Corro da Viktor e lo abbraccio «C'è la hai fatta sono orgoglioso di te davvero bambina eri spettacolare la sopra».

Abbraccio anche Dimitri che si congratula con me.

«Veronika...» mi giro e vedo Ivan con il sorriso «Vieni con noi a festeggiare questa sera?» senza pensarci dico di si «Certo che sì a che ore?» «Alle 21 ci troviamo qui e poi andiamo insieme va bene?» «Certo».

Ivan va via e io mi giro a guardare i ragazzi.

Entrambi mi guardano male «Che avete da guardare così» «Tu non vai» lo guardo male «Come prego?» «Ne parliamo a casa».

Finito tutto torniamo a casa e subito lo attacco «Io vado» «No non ci vai, non sei protetta li» «Questo non vuol dire che io non debba andare può venire Dimitri con me» Viktor guarda Dimitri e poi me.

«Io ci andrò con il tuo permesso o no» mi guarda furioso.

«Come vuoi!» detto questo va via e si chiude nel suo studio.

«Perchè è sempre così nevrotico» mi lamento «Perchè vuole proteggerti ma non sa come dirtelo in modo meno burbero è un cavernicolo» ribatte Dimitri.

«Vieni con me quindi?» annuisce «Bene mi aiuti a scegliere cosa mettere?» annuisce di nuovo.

Andiamo in camera io mi siedo mentre lui va a cercare qualcosa.

Torna con due vestiti, uno rosso e uno nero «Nero» lo guarda bene e annuisce.

«Vai a farti una doccia» vado e mi rilasso sotto il getto d'acqua caldo.

Sono fiera di me, di come ho gareggiato è una bella giornata e non ho intenzione di farmela rovinare da lui.

Esco dal bagno in asciugamano e lo vedo sul divano con un bicchiere in mano.

Alza lo sguardo su di me e non dice niente.

Lo ignoro, prendo la biancheria intima e vado in bagno.

Mi asciugo i capelli, trucco, metto il vestito e esco dal bagno.

Lui è sempre nella stessa posizione.

Mi squadra dai piedi alla testa.

Mi guarda negli occhi, beve tutto in un sorso e si alza, fa per uscire «Hai intenzione di fare così? Davvero?» si gira a guardarmi e continua a non dire niente.

Mi siedo sul letto e mi metto i tacchi «Ho passato una bella giornata non ho intenzione di farmela rovinare da te sia chiaro Viktor» lo guardo e lui continua a dire niente.

Prendo la borsa e vado davanti a lui «Visto che non sai parlare, sai muoverti?» si sposta e mi lascia passare.

Non so a cosa sta pensando, so che quando arriverò a casa ci sarà da litigare.



E direi proprio che nel prossimo capitolo ne capiteranno di belle😏

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