Capitolo 103

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*qualche giorno dopo*
In ospedale è andati tutto bene ed ora siamo a casa, come una vera nuova famiglia felice.

La mia famiglia e quella di Harry arriveranno presto da noi, sia per vedere noi e il nuovo arrivato, sia per festeggiare il capodanno insieme.

Ora mi trovo sul divano con Jake in braccio. È molto più tranquillo di quanto immaginavo, grazie al cielo.

-Harry, mi serve la copertina di Jake. Ha le manine un po' fredde, me la puoi passare per favore?-

-Certo, è in camera?-

-Sì, sul comodino. Grazie-

In pochi secondi Harry va in camera, prende la coperta e me la porta.

-Così va meglio, vero?- chiedo a Jake.

-Credo che dovrai aspettare ancora un po' per sentirlo parlare- ride Harry e io alzo gli occhi al cielo.

-Tieni un attimo Jake. Ecco, vai un po' da papà- dico passandogli delicatamente Jake.

Harry si siede sul divano con Jake in braccio.

-Ma guarda com'è tranquillo... Speriamo che vada avanti così- rido.

-Di sicuro... Allora quando arrivano i nostri famigliari?- chiede.

-Verso le 18 penso-

-Bene. Sono le 14.10, che ne dici di mettere a letto Jake e coccolarci un po'?- dice facendo un sorrisetto malizioso.

-Che ne dici invece se faccio mangiare Jake, lo metto a letto e dormo con lui? Harry non posso, non ancora...- abbassa i lo sguardo.

-Ok, hai ragione- dice per poi baciarmi.

-Mi dispiace-

Riprendo Jake in braccio e lo porto in camera per dargli da mangiare. Appena digerisce, lo metto nella culla e si addormenta subito.

Harry mi raggiunge e subito ci abbracciamo. Aggancio le braccia attorno alla sua vita e appoggio la guancia sul suo petto mentre lui appoggia il mento sulla mia testa.

-Sai che ti amo tanto, vero?- chiedo dopo un po'.

-Certo. Altrimenti non saremmo qui abbracciati, nella tua camera, a New York, con nostro figlio che dorme nella culla-

-Nella nostra stanza- lo correggo.

-Allora, dormiamo?- mi chiede.

Annuisco e insieme ci sdraiamo sul letto.

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Il pianto di Jake mi sveglia bruscamente. Mi sono addormentata subito, sono veramente stanca...

-Shh, non piangere. C'è mamma che dorme non vorrai svegliarla... Vieni con papà- dice Harry.

Mi giro verso di loro.

-Troppo tardi- rido.

-Ho cercato di non farlo piangere ma.. sai com'è-

-Tranquillo... tanto dovevo svegliarmi lo stesso. Dobbiamo andare a prendere i nostri famigliari e una macchina di sicuro non basta-

-La prossima volta vengono in taxi-

-Dai, sono le 17.30- dico guardando l'orologio.

-Ok, ora arrivo. Devo solo tranquillizzare questo birichino- dice facendo il solletico al piccolo, che ride.

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