Un'altra giornata in quella scuola di merda, oggi Mattia non era venuto quindi mi ritrovai da sola. Alla ricreazione andai in bagno a fumare una sigaretta mi sentivo molto triste ormai mi ero abituata alla compagnia di Mattia ed è brutto ritrovarsi ad affrontare cinque ore soli. Alla fine la campana suona e io ritorno a piedi a casa. Mi viene in mente di citofonare a Mattia o di chiamarlo ma non voglio essere un peso per lui quindi vado dritta a casa. Mia madre dorme sul letto e puzza di alcool, io apro una scatoletta di tonno e la mangio seduta da sola. Durante il pomeriggio non faccio niente e guardo la porta sperando che Mattia mi chiami per uscire con lui ma non è così. Lo sapevo tutte quelle promesse di amicizia ma alla fine se n'era andato come fanno tutti, forse l'ha fatto per la mia famiglia o forse sono io l'errore. Mi sento malissimo e l'unica soluzione che mi viene in mente è la lametta quindi inizio a fare tagli per alleviare il dolore di Mattia e della mia vita in generale.
Sono le 23 e mia madre dopo essersi svegliata e aver vomitato tutto il whisky che si era bevuta è uscita con il suo compagno lasciandomi a casa da sola. Decido di scendere a buttare l'immondizia per prendere un po d'aria e fumarmi una sigaretta. Quando scendo la scalinata vedo Mattia seduto sulla panchina che fuma ma decido di ignorarlo, è la cosa migliore. «Lena!» continuo a camminare verso i bidoni senza girarmi e sento gli occhi pizzicare, lui si alza e viene verso di me «Lena ehy fermati» mi giro e una lacrima mi attraversa la guancia «che succede?» mi abbraccia ma io rimango immobile mentre lui mi stringe a sé, molla la presa e continuo a camminare poi mi prende per il braccio premendo sui tagli che fanno male «Lena m che fai mi eviti?» «lasciami il braccio» molla la presa e lo guarda «veramente tu eviti me» «che scemo che sono» lo guardo interrogativa «scusami ma oggi non ci sono stato avrei dovuto avvertirti» «sei sicuro o sei come tutti gli altri che dopo qualche giorno si allontanano da me?» «ma che dici» «tu non sai quello che ho passato» «ascolta sediamoci e dimmi tutto perché io ci sono» «non so se mi fido» «ti conviene farlo perché ormai tu sei la mia migliore amica» mi prende per mano e andiamo verso la panchina «allora raccontami del tuo passato» «bhe come sai io non ho un padre e all'asilo i bambini iniziarono a demominarmi come "quella senza papà" e se mi si avvicinavano era per farmi domande a cui una bambina di quattro anni non sa rispondere, lo stesso alle elementari dove alle riunioni veniva mia madre e non era impeccabile come tutte le altre quindi in classe mi guardavano male e nessuno voleva stare con me. Alle medie erano tutti dei gran stronzi che mi prendevano in giro avvolte anche pesantemente, solo in prima media una ragazza mi si avvicinò ma dopo essere venuta a casa mia non mi rivolse più la parola perché si ritrovò mia madre ubriaca con un tipo. Ed è alle medie che iniziai a...» non potevo dirglielo mi avrebbe presa per una pazza «a...continua » «no niente» «dimmelo ormai devi farlo» lo guardai impaurita della sua reazione «a tagliarmi» il suo sguardo non cambiò ma mi abbracciò fortissimo per poi guardarmi le braccia «e lo fai ancora?» annuii «chr merda di società tu sei la persona migliore che io conosca e tutto quello che hai passato non lo meriti» «e poi alle superiori fu come alle medie sono andata avanti con le borse di studio» «piccola tu non meriti tutto questo ma ora ci sono io a prendermi cura di te» «vuoi davvero essere l'amico di una pazza incasinata» «tu non sei pazza e io ti tirerò fuori dai guai» mi abbracciò poi ci alzammo mi abbracciò ancora e mi baciò sulla testa «non sarai più sola» «ti voglio bene Mattì» «anch'io non sai quanto» salii in casa e mi sentii più leggera e sicura che lui ci sarebbe sempre stato
Spazio autrice
OK ora che tutti si conoscono inizieranno a succedere delle cose. Vi anticipò che si metteranno insieme ma ancora non so ne quando ne come comunque non vi preoccupate che andranno oltre l'amicizia. Al prossimo capitolo♥
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Tirami fuori dai guai •Briga
FanfictionLena è una ragazza problematica che spesso si trova da sola ad affrontare la vita. Dopo essere stata rimandata decide di cambiare scuola e fra quei banchi conosce un ragazzo, che è anche il suo vicino di casa: Mattia Bellegrandi. I due instaureranno...