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«che hai fatto ti vedo strana» «mi ha chiamata la comunità domani mia madre mi vuole vedere» annuisce e mi rassicura «vorra solo rivederti non la vai a trovare da tanto» «mh speriamo» la serata passa veloce e all'una sono già a casa. É il primo giorno senza scuola, il primo giorno d'estate e io devo andare in una comunità a trovare mia madre, chiudo la porta di casa e inizio a scendere le scale e dalla sua porta esce Mattia «ti accompagno» «cosa?» «é il primo giorno di vacanze e lo dobbiamo passare insieme » sospiro e andiamo con il motorino. Una volta entrate una signora ci accompagna nella camera di mia madre. É più curata e si vede che sta meglio, come mi vede corre ad abbracciarmi ma io non ricambio il suo affetto «sono contenta che sei venuta, e anche che tu l'abbia accompagnata Mattia » lui le sorride ma io mantengo la mia espressione fredda. «come mai mi hai fatto chiamare?» «la scuola è finita e volevo rivederti sapere come stai» «sto bene piuttosto tu come va?» «benissimo non avrei mai pensato che ne sarei potuta uscire» «sono orgoglioso di lei signora » mia madre sorride a Mattia poi torna a chiedermi «per l'anno prossimo ti hanno dato la borsa di studio?» «si sono stata promossa e ho i libri gratis» «perfetto tesoro e hai pensato a cosa fard dopo quest'anno hai anche la maturità » «non lo so ancora » «e tu Mattia?» «io penso che lascio la scuola» «per fare cosa?» «vorrei ricevere un contratto discografico suonare in qualche bar avviare la carriera » «ah ma allora mia figlia sta con un giovane artista!» muoio dall'imbrarazo e per fortuna dopo mezz'ora riusciamo a tornare a casa. «oggi pomeriggio che facciamo?» «io devo guardare mia sorella» «ti faccio compagnia?» «ovvio» «perfetto». Mentre stiamo sdraiati sul divano a vedere la televisione suonano alla porta «vado io!» mi alzo e apro la porta. Davanti i miei occhi mi ritrovo Nina, ancora lei. Mattia scatta in piedi e mi raggiunge sulla soglia della porta «Mattì ti devo parlare» «non abbiamo niente da dirci smettila di stressarmi» «noi due ci siamo amati a modo nostro» «una volta ho detto a una ragazza che l'amavo poi mi sono svegliato e non l'amavo più, questa ragazza sei tu Nina » «quindi mi hai amato?» «non era amore era attrazione fisica» nel mezzo di questa conversazione Rebecca era andata in camera e io ero li in mezzo senza sapere come comportarmi «quindi per te quello era solo sesso?» «si Nina e tu lo sapevi» «hai ragione Mattia, io lo sapevo ma speravo che le cose erano cambiate che ti mancavo, tante care cose » esce dal cancello e Mattia chiude la porta senza replicare. «scusa per quello che hai dovuto sentire» «figuarati» mi abbraccia e ci ributtiamo sul divano.
«non ci credo che oggi è il primo luglio» «non ti lamenatre mattì» «l'estate sta finendo è l'ultima estate da liceali!» «quindi?» «l'anno che arriva e quello che ci lancia sul futuro» «non mi ci far pensare che mi metti l'ansia » «io ho deciso di prendere la patente» «serio?» «si vuoi fare la scuola guida con me?» «meglio di no ho appena imparato a portare la bici una macchina è troppo per me» «hai ragione, domani ho la prima lezione di teoria» «diventerai il mio tassista personale» «ti prometto che quando mi daranno la patente ti porto in vacanza» «sai che non sono mai stata in vacanza? » «serio!? Allora dobbiamo rimediare ti farò girare tutta l'Italia » «una vacanza basta per me» «ok» mi abbraccia poi si alza dal letto «l'estate scorsa che hai fatto?» «meglio non parlarne» «ok amore scusa non dovevo chiedertelo» «dai andiamo Emiliano ci aspetta» «hai ragione prendi le chiavi» scendiamo e con il motorino lo raggiungiamo ad ostia e ci buttiamo immediatamente in acqua, dopo il bagno facciamo una passeggiata per il lungo mare e alla fine torniamo a casa
Spazio autrice
Questo capitolo mi fa proprio schifo ma il prossimo sarà molto bello e poi andranno in vacanza quindi mi rifarò♥

Tirami fuori dai guai •BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora